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Diversamente abili
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Autore Messaggio
bagheera80



Età: 43
Segno zodiacale: Toro
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Messaggi: 77
Residenza: ascoli piceno

MessaggioInviato: Lunedì 08 Ottobre 2007, 11:17    Oggetto: Diversamente abili Rispondi citando

Molti di voi penseranno che mi stia riferendo ai bambini portatori di Handicap. Si e no. Oltre a sapere da voi come trattate i vari casi quando si tratta di bambini (e soprattutto mi interesserebbe qualche parere sul momento del passaggio agli E/G), volevo chiedervi se a voi è mai capitato di avere ragazzi che salgono in Co.Ca. che hanno delle problematiche e vogliono comunque entrare in qualche staff. Soprattutto (poichè noi abbiamo 2/3 casi del genere) perchè tutti nella staff L/C?
Purtroppo, ed è un fatto che molti non vogliono vedere, ci sono alcune di queste persone che nonostante la buona volontà portano più scompiglio che aiuto e ti ritrovi a dover badare a un lupetto (noi due) troppo cresciuto e che con i bambini non sa rapportarsi. A volte sono oggetto di scherno da parte dei bimbi e quando vogliono fare i capi diventano cattivi e ti senti costretto a richiamare più loro che i bimbi.

Datemi qualche vostra opinione
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kaa86





Registrato: 18/02/07 22:05
Messaggi: 62

MessaggioInviato: Lunedì 08 Ottobre 2007, 22:46    Oggetto: Rispondi citando

Nella mia staff abbiamo una ragazza con handicap. orami da quando è entrata in coca è sempre stata assegnata alla branca l/c perchè è l'unica dove può viversi un pò come capo e viene sicuramente meno presa in giro. In realtà è un altro lupetto da tenere.. è problematico a volte perchè ripete sempre quello che dici.. è terribile poi quando urli un lupi ottieni il silenzio lei ripeti il lupi e tutti scoppiano a ridere! i lupi però più che prenderla in giro la guardano con un pò di timore.. penso che per loro sia un esperienza valida sono totalemte disabituati a vedere il diverso nelle loro vite! Spesso ci chiedono di lei e noi gli raccontiamo semplicemente dei problemi che ha avuto alla nascita ma che resta un vecchio lupo da ascoltare e a cui voler bene. Penso che se però la staff stessa abbia problemi o i numeri dei capi siano veramnte all'osso questo possa rappresentare un ulteriore peso..
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bagheera80



Età: 43
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 29/09/07 16:18
Messaggi: 77
Residenza: ascoli piceno

MessaggioInviato: Martedì 09 Ottobre 2007, 00:02    Oggetto: Rispondi citando

Il nostro problema principale è che i ragazzi che abbiamo noi in staff non hanno handicap fisici e i bambini li vedono semplicemente come dei VV.LL. un po' strani e li prendono in giro; in più per noi a volte sono un peso perchè hanno attegiamenti, delle volte, fuori modo. Ad esempio, se Akela grida lupi per avere il silenzio, non si può pretendere di averlo in un secondo netto, ma uno di questi due ragazzi si gira e urla più forte possibile LUPI senza dare modo di rifiatare. Ci vediamo costretti a richiamarlo.
Uno dei due era un ragazzo autistico, viene a riunione, fa il lupetto (e fino a qui non da nessun problema) poi decide che sta lì per fare il capo. Oppure quando si trova in difficoltà si agita, soprattutto quando ha a che fare con bambini con handicap.
Il problema di fondo (per quanto mi riguarda) è il fatto che certe persone debbano essere trattate come "normali" quando purtroppo non lo sono, quando purtoppo non possono essere caricati di nessuna responsabilità e c'è magari chi pretende questo.
Inoltre bisognerebbe rendersi conto che le staff lupetti non sono un parcheggio per queste problematiche.
Scusate ma siccome da noi spesso è così e quando la cosa viene fatta notare si fanno orecchie da mercante, la cosa mi manda in bestia. Il sentirmi dire "in E/G non possono stare possono venire solo da voi" perchè così a questi ragazzi si da il contentino di poter fare i capi. Secondo me è controproducente per loro, per i bambini e anche per le staff che a volte non riescono a lavorare serenamente.
Spesso quando si fa il conto dei capi sulla carta per vedere quanti si è nelle varie staff, vengono contati al 100%
Ora non dico che debbano essere scartati del tutto perchè magari qualcosa possono fare, ma non possiamo considerarli a pieno, soprattutto in momenti come le uscite e i campi.
Scusate, su questo ho il dente un po' avvelenato. Io a questi due ragazzi voglio tanto bene perchè ci conosciamo da bambini, ed infatti non sono loro il problema, il problema sono gli attegiamenti che circondano la situazione Confused
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tuitt



Età: 45
Segno zodiacale: Cancro
Registrato: 21/06/06 12:37
Messaggi: 281
Residenza: Canobbio (Lugano - Svizzera)

MessaggioInviato: Martedì 09 Ottobre 2007, 07:23    Oggetto: Rispondi citando

Noi abbiamo una ragazza down. E' stata una lupetta, poi diventata esploratrice, e li si è fermata per qualche anno.
fra qualche mese compie 18 anni. E' stata tenuta in reparto cercando di trovare una mansione alternativa per lei, ma a volte "spariva", si impuntava a non voler far qualche attività proposta... insomma, un esplo in più da badare, in un periodo dove c'è carenza di capi.

Quest'anno abbiamo propoosto ai genitori di farle frequentare gli Esploratori ad Ogni Costo (unità esistente da anni, creata ad hoc per persone portatrici di handicap) ma non è stato possibile, poichè i genitori esigevano che la ragazza frequentasse un ambiente di persone "standard".

Peccato, perchè oltre al fatto che il gruppo è nelle vicinanze, sarebbe stata seguita da persone adeguatamente formate, in grado di farla sentire piu valorizzata e permetterle di esprimersi, mentre nel nostro gruppo io la vedo sempre come "un esplo in piu a cui dover badare"...

A partire da ora è stata integrata nella nostra equivalente della L/C in qualità di capo, pesonalmente non credo che sia stata una scelta oculata ( abbiamo solo spostato il momento in cui dovremo dire ai genitori che non siamo piu in grado di occuparci della loro figlia.

In tutti questi anni abbiamo messo tanta buona volontà senza conoscenze specifiche, ed è su questo che si basa lo scoutismo, ma, mi chiedo: Fino a che punto possiamo arrivare? So che nel vostro paese è nata una polemica grazie a Raitre, riguardante una storia analoga, ma come volontari non addestrati sarebbe da incoscienti voler andare avanti a tutti i costi, specialmente quando esistono delle unità formate ed adatte a trattare casi del genere.
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polvansen





Registrato: 01/06/06 17:10
Messaggi: 680

MessaggioInviato: Martedì 09 Ottobre 2007, 09:46    Oggetto: Rispondi citando

bagheera80 ha scritto:
Oppure quando si trova in difficoltà si agita, soprattutto quando ha a che fare con bambini con handicap.

Credo abbiate "semplicemente" sopravvalutato le vostre capacità di far fronte a persone disabili, o che non siate stati capaci di dire qualche NO al momento giusto. Non è certo una cosa facile: recentemente un gruppo che ha onestamente detto ai genitori di un ragazzo che non erano più _IN GRADO_ di seguirlo, lo ricorderai, è stato sbattuto come mostro in prima pagina.
Ma noi non siamo attrezzati per far fronte a carichi eccezionali che richiedono energie e competenze dedicate, che si parli di ragazzi o di adulti. E voi se capisco bene avete entrambe le situazioni.
Lo scautismo ha qualche carta da giocare, questo ormai è dimostrato, ma se si superano le proprie capacità si fanno danni.
Le pressioni sono forti, a partire dai servizi sociali, che in molti luoghi vedono nello scautismo l'unica possibilità di aggregazione, a finire con i genitori, che non arrivano a capire le nostre difficoltà e soprattutto che si rischia di fare del male ai ragazzi, anziché del bene. È necessario a volte trovare il coraggio di ammettere i propri limiti, soprattutto quando ne va della qualità del nostro servizio.
Per lo stesso motivo limitiamo i numeri delle nostre unità e diciamo dei no ai genitori che arrivano quando le unità sono piene (o almeno dovremmo farlo).
Citazione:
Il problema di fondo (per quanto mi riguarda) è il fatto che certe persone debbano essere trattate come "normali" quando purtroppo non lo sono, quando purtoppo non possono essere caricati di nessuna responsabilità e c'è magari chi pretende questo.

Questo è un problema diverso. Credo che ci siano casi in cui è bene trattare un disabile come una persona normale, altri in cui è necessario farlo misurare con i suoi limiti per imparare a superarli. Su ognuno ci deve essere un progetto adeguato, che si avvalga delle competenze necessarie.
Per gli adulti il discorso si complica, perché ci sono casi in cui un disabile presta comunque un servizio pieno, altri in cui è la coca che bene o male si mette al suo servizio. E come per uno staff di branco nel valutare quali e quanti bimbi accogliere, allo stesso modo dovrebbe fare una coca.
E qui la situazione è ancora più difficile, perché normalmente si tratta di ragazzi che hanno fatto tutto il percorso scout fin dai lupetti, e non si ha cuore di lasciarli al di fuori da quella che, a volte, è l'unica realtà aggregativa che frequentano.
L'agesci credo che in questo passaggio sia debole, avendo detto e sperimentato tanto sui ragazzi senza però dare una risposta compiuta alla continuità dopo la partenza. Oggi questa risposta l'hanno in mano le coca. A mio parere la priorità ce l'hanno i ragazzi, e quindi a volte qualche decisione scomoda dev'essere presa, che non vuol dire necessariamente buttar fuori qualcuno, ma eventualmente chiedergli di svolgere un servizio differente.
Non mi piacciono invece le soluzioni ghettizzanti come i gruppi dedicati ai disabili.
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Veleno



Età: 46
Segno zodiacale: Capricorno
Registrato: 05/12/05 09:41
Messaggi: 307
Residenza: Genova

MessaggioInviato: Martedì 09 Ottobre 2007, 09:47    Oggetto: Rispondi citando

Non ho esperienze dirette ma ne abbiamo parlato un mesetto fa ad un campo per capigruppo perchè uno dei partecipanti ha tre persone disabili in comunità capi!
Prima di tutto bisogna distinguere il disabile fisico da quello mentale....per i primi non ci sono problemi a far servizio e la branca dovrà essere quella in cui riescono meglio!
Per gli altri i problemi ci sono eccome...in pratica ogni caso fa storia a se e va valutata con attenzione ed assieme allo psicologo che segue la sua cura! Nei casi che ci hanno raccontato erano tutti ragazzi entrati in branco e poi cresciuti fino alla partenza. La prima, particolarmente autonoma, è entrata in coca ed ha anche partecipato ai campi di formazione!! Fa servizio in branco e sembra non ci siano grossi problemi! Ovviamente non viene brevettata perchè questo le addosserebbe troppe responsabilità penali in caso di incidenti!! Dalla nostra regione sta partendo la proposta di riconoscere in questi casi un attestato di "formazione completata" da dare al ragazzo-capo. Gli altri due ragazzi invece sono meno autonomi, la coca per loro diventa noiosa e non riescono a seguire e partecipare...
La cosa che più mi ha colpito è che per gli psicologi che seguivano questi ragazzi fare scoutismo li ha aiutati tanto e smettere (alla partenza) poteva diventare un trauma che si è preferito evitare!! Certo il problema resta portare un caso simile in CoCa dove col tempo ed il ricambio dei capi non si può avere certezze sul loro futuro....e per loro i cambiamenti possono essere difficili da accettare! L'importante è lavorare assieme al terapista, capire quali sono i loro bisogni e cosa realmente possono dare!
Non si può dire in generale se una persona "normale" può essere o meno un buon capo, con loro diventa ancora peggio...bisogna valutare i reali problemi e capacità e chiedersi cosa possiamo fare realente per loro e per i nostri ragazzi cercando di non far soffrire nessuno dei due!!
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aureliano



Età: 42
Segno zodiacale: Gemelli
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Messaggi: 516
Residenza: Fra Bolzano e Trento...

MessaggioInviato: Martedì 09 Ottobre 2007, 10:38    Oggetto: Rispondi citando

Quando ero Kaa una questione del genere l'abbiamo avuta; quello che più mi ha fatto imbestialire è che, nonostante la mia staff continuasse a portare in CoCa l'argomento, affermando che andava bene avere questo ragazzo in staff di branco PURCHE' si stabilisse un percorso o un progetto di CoCa riguardo lui, la CoCa non se en è mai interessata veramente, ne' delle esigeze sue ne' di quelle della staff ne' di quelle del branco.
Credo davvero che queste situazioni siano ottime solo se la CoCa dà un suo sostegno alla staff e se si cerca comunque di avere una progettualità nei confronti di queste situazioni.
Citazione:
Non mi piacciono invece le soluzioni ghettizzanti come i gruppi dedicati ai disabili.

Nemmeno a me.
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grilloallegro





Registrato: 16/11/07 12:51
Messaggi: 47

MessaggioInviato: Domenica 18 Novembre 2007, 17:47    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Mia Baghy(da Messua)!!!non potevo non riconoscere la situazione citata!!!
volevo ricordarti anche che ne prossimi anni un altro rover con handicap finirà il suo percorso e chiederà di entrare in Co.Ca, dato che è già qualche anno che scalpita!!!
ovviamente nesuna delle altre staff si ofrirà per accoglierlo...
e poi volevo far presente che oltre ai due capi con handicap fino all'anno scorso avevamo anche due ragazzi con handicap...più numerosi soggetti con problemi comportamentali!
io sono sicura che con le dovute"indicazioni"l'ultimo dei due aiuti ad essere entrato potrebbe avere una vita normale in branco ma purtroppo non abbiamo le forze necessarie perchè qualcuno gli stia dietro!!!!
SUGGERIMENTI?CONSIGLI?
sinceramente...non mi sento di chiedere lo spostamento alle altre branche ma...la situazione deve essere risolta!per noi e per i lupi che spesso si sentono a disagio per i richiami frequenti e inopportuni!

è possibile avere qulache notizia in più sugli"esploratori ad ogni costo"?per certi versi potrebbe essere un'esperienza interessante!!!
cat
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
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Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Domenica 18 Novembre 2007, 18:59    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
è possibile avere qulache notizia in più sugli"esploratori ad ogni costo"

penso che siano delle unità dello scoutismo svizzero.

In italia negli anni 70 mi pare ci siano stati degli esperimenti di questo tipo (reparti antares, può essere?) , ma l'agesci ha optato per una soluzione più razionale...l'attuale...
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tuitt



Età: 45
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MessaggioInviato: Lunedì 19 Novembre 2007, 08:29    Oggetto: Rispondi citando

Confermo, gli EOC (esploratori ad ogni costo) sono la parte che gli scout svizzeri dedicano ad una branca che offra la possibilità di fare scoutismo a persone diversamente abili.

La differenza rispetto ad unità comuni altro non è che una miglior formazione dei Capi in talune tematiche, nonchè attività adattate meglio all'esigenza dello Scout, ma se volete dettagli in più fatemelo sapere scrivendomi a mobiva(AT)gmail.com che inoltrerò la richiesta ad una dei responsabili della parte Ticinese EOC (nel forum non ci entro spesso).
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mangusta perspicace



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MessaggioInviato: Lunedì 19 Novembre 2007, 14:26    Oggetto: Rispondi citando

per me una persona disabile mentale NON deve fare il capo..
ricordiamoci cos'è un capo!
sarebbe bene che si pensasse a una qualche altra associazione o gruppo di sostegno o qualsiasi altra cosa in cui indirizzare il disabile dopo la partenza.
noi avevamo un ragazzo down che avrebbe voluto fare il capo..
per fortuna la proprosta buonista e poco realista di chi lo voleva inserire in qualche staff è naufragata.
questo ragazzo ha patrtecipato alle vdb come "aiuto"..
risultato: i lupetti lo prendevano in giro,gli altri capi hanno avuto un altro lupetto troppo cresciuto a cui badare invece di dedicare risorse ai lupetti, è capitato più volte che se la facesse addosso..
lo scoutismo non è la panacea di tutti i mali.
non siamo qualificati (ne lo dobbiamo essere) per affrontare tutti i problemi della società.. e a volte ilbuon senso o la pretesa di sapere tutto, non fa bene ma fa male ai ragazzi diversabili..
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Bombo



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MessaggioInviato: Martedì 20 Novembre 2007, 00:14    Oggetto: Rispondi citando

guarda io ti riporto l'esperienza del mio gruppo....noi abbiamo un ragazzo che ha preso la partenza e vuole entrare in Co.Ca. da qualche hanno...da quanto ho capito i capi non gli permettono di diventare un capo atutti gli effetti ma lo inseriscono come membro in più a volte nella staff di branco e altre nella staff di reparto....ultimamente però lo vedo di più con il reparto e molto spesso fa anche cambusa....al reparto penso che i ragazzi abbiano acquiisito quel minimo di maturità per saper gestire la situazione...certo in ogni caso dovevamo fare attenzione su determinate cose...per esempio..una cavolata...quando al mio ultimo campo facevamo le riunione di Consiglio Totem (apparte che spesso lui non partecipava perchè andava a dormire) ma non potevamo dirgli quando avremmo fatto i totem perchè lui lo dice sempre a repartini.....
o se no riordo che durante il campo aveva detto davanti a tutto il reparto che una del 4 anno era stata con un rover in servizio......riferendosi ad una cosa successa 2 anni prima....purtroppo prorpio durante quel campo i due stavano di nuovo insieme......e non lo sapeva nessuno tranne io, lei e pochi altri dell'ultimo anno....anche nella staff lo sapevano in pochi per evitare poleniche....

Ad ogni modo penso che soggetti del genere sono più gestibili in una staff di reparto rispetto che a quella di branco.....nella seconda si rischia di avere un lupetto in più a cui badare che spesso genera anche più problemi degli altri lupetti....
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serpentecombattivo





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MessaggioInviato: Martedì 20 Novembre 2007, 11:40    Oggetto: Rispondi citando

Been There, Done That...

Ho avuto a che fare con due casi di questo tipo:

In un caso il fratellone era in tutto e per tutto un lupetto, magari un po' più grandicello e con più buon senso, ma non ha mai pensato di sostituirsi ai VVLL. Ovviamente questa situazione era frutto di un compromesso: nome di caccia "Bigio" era una via di mezzo tra i fratellini di Mowgli e un VL.

Nell'altro caso un disastro... Adolescente mai cresciuto, aveva due passioni: l'Inter e le sigarette. E non c'è niente di più devastante di avere in un uscita domenicale l'"uomo transistor" che con la radiolina all'orecchio sacramenta sulle sfighe dei gioiellini di Moratti. Aggiungiamo a questo esempio di coerenza che aveva un senso distorto dell'autorità del Capo Scout per cui il suo concetto di correzione si avvicinava a quello delle punizioni fisiche del sergente istruttore di "ufficiale e gentiluomo", compresi commenti sarcastici sulle capacità dei ragazzi.
Risultati terrificanti in Reparto, dove nessuno se lo filava e questo lo faceva urlare ancora di più. Unica occasione in cui era portato a modello dagli E/G era quando qualcuno veniva beccato a fumare...
Non è difficile immaginare i danni che avrebbe potuto fare in Branco.

....

SC
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bagheera80



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Residenza: ascoli piceno

MessaggioInviato: Giovedì 22 Novembre 2007, 12:48    Oggetto: Rispondi citando

il problema è quando hai davanti una situazione ma non la vedi.
Mi spiego: i due capi che abbiamo noi sono uno con un leggero ritardo e l'altro è un ragazzo che è riuscito ad uscire da una forma di autismo ma è del tutto autosufficiente, porta la macchina, esce con gli amici e fa tardi la sera, come l'altro.
Il problema è comportamentale. Mentre col primo dei due siamo riusciti a fare un certo tipo di lavoro e adesso possiamo bene o male contare su di lui, sul secondo no.
Vi ripeto è un bambino a tutti gli effetti.
Aiuto dalla co.ca.? Se dico che è dall'anno scorso che presentiamo il problema e non è mai stato affrontato ci credete? Venerdì scorso io e Akela abbiamo preso il capo gruppo a "brutto muso" e gli abbiamo detto che se dobbiamo fare un certo lavoro su di lui devono darci una mano.
Se questo ragazzo viene solo alle riunioni, io questob lavoro non lo posso fare perchè il sabato devo pensare ai bambini. Deve esserci alle riunioni di staff e alle uscite dove non è mai venuto nè l'anno scorso nè quest anno, ma non perchè nessuno l'ha mai chiamato, per sua scelta personale, perchè non gli va, perchè preferisce uscire con gli amici. Benissimo, ma se dobbiamo responsabilizzarlo come c'è stato chiesto di fare abbiamo bisogno di aiuto.
Ha un buon rapporto col capo gruppo e quindi abbiamo chiesto a lui di parlarci perchè da noi prende le cose come dei rimproveri e...speriamo bene.
Per quanto riguarda l'anno prossimo (cara la mia Messua) cerchiamo di tendere le orecchie e preoccupiamoci del problema quando si presenterà.
Affrontiamo una cosa alla volta sennò non ne usciamo vivi.

Comunque si accettano suggerimenti dai fratellini e le sorelline di scout cafè Laughing
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bagheera80



Età: 43
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Residenza: ascoli piceno

MessaggioInviato: Giovedì 22 Novembre 2007, 13:08    Oggetto: Rispondi citando

Veleno ha scritto:
L'importante è lavorare assieme al terapista, capire quali sono i loro bisogni e cosa realmente possono dare!


E se non ce l'hanno un terapista e hanno condizioni familiari disastrose che fai? Lo so sembra un caso quasi impossibile ma noi non ci facciamo mancare nulla Smile
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