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Omosessualità nell'AGESCI
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Autore Messaggio
85andre85



Età: 39
Segno zodiacale: Aquario
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MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 15:43    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:

Detto questo, indagare di più può essere un buon sistema, certamente prudenziale, ma nel frattempo? Non leggo niente che assomigli ad accoglienza e/o sforzo di comprensione.


l'ho detto prima, fondamentale è l'ascolto. se uno si sente ascoltato, se sente vicinanza allora si sente anche accettato. poi, come gia detto, penso conti molto la conoscenza dell'argomento perchè aiuta a capire l'altro. senza sforzi. poi, x quanto mi riguarda, non mi piace parlare di accoglienza: accoglienza mi sa di qualcosa di "sbagliato", fuori norma, che deve essere digerito. l'omosessuale non ha bisogno di essere accolto, l'omosessuale ha bisogno di esser considerato normale, perchè E' normale. non è il brutto anatroccolo...non so se mi spiego?!
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 16:10    Oggetto: Rispondi citando

Ti spieghi benissimo, ho utilizzato "accoglienza" perchè per me personalmente ha un significato molto profondo.
Faccio un esempio: quando, ogni giorno, accolgo la mia metà, le faccio posto nel mio cuore, non faccio uno sforzo per accettarla.
Non so se mi spiego Wink
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85andre85



Età: 39
Segno zodiacale: Aquario
Registrato: 14/05/07 20:06
Messaggi: 68

MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 16:29    Oggetto: Rispondi citando

Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy

ho capito cosa intendi! allora la penso come te! nessuno sforzo per accettare qualcosa o qualcuno che non ha bisogno di essere accettato perchè normale! Wink
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 17:06    Oggetto: Rispondi citando

Ti ringrazio, ma non è che accolgo tutti nel mio cuore così.
Come ci sono etero adorabili e etero detestabili credo sia così anche tra gli omo.
In effetti spesso trovo che il rischio sia di essere addirittura troppo accoglienti, per un senso ingiusto di pietà.
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85andre85



Età: 39
Segno zodiacale: Aquario
Registrato: 14/05/07 20:06
Messaggi: 68

MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 17:19    Oggetto: Rispondi citando

la famosa discriminazione positiva! la verità è che siamo tutti uguali, a prescindere dai nostri gusti...quindi si, ci sono un sacco di gay detestabili!
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 19:38    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
mi chiedo cosa cavolo ci fai a scrivere in questo topic.


per dire la mia sull'argomento "omosessualità nell'agesci". E grazie della gentilezza. Ho solo detto che PER BREVITA' e per non andare fuori tema, non andiamo a discutere su argomenti triti e ritriti perchè ognuno se ne arriva con le proprie verità e scusate ma in questo momento storico se ne esce con un nulla di fatto.
Se si vuole discuterne, andiamo in un altro topic (tipo quello della fede o in Off Topic).

Citazione:
la scienza sta progredendo lentamente, e pian piano toglie verità alla fede,

mah, in qualche caso mi sembra che dia ragione...e...mi sembra un pò grave come affermazione...e...SECONDO ME non toglie verità, dice la stessa cosa in modo diverso...e...poi basta che è OT...


Citazione:
tant'è che si è capito CON CERTEZZA che non è una malattia psichica o una devianza dovuta a qualche strano trauma.

No. Io ho semplicemente detto che vivono in uno stato di disordine. Tant'è vero che SECONDO ME (e secondo altri) l'omosessualità deriverebbe dalla psicologia del bambino\ragazzo nel quale, crescendo, si è andato a verificare un qualcosa che ha avuto come risposta una "compromissione" della percezione nel bambino della propria personalità, del proprio valore, della propria mascolinità o femminilità.
Ecco perchè, essendo proprio un fatto psicologico, non si può (ma come tanti altri fatti, come ricorda polvansen) eludere dalla coca (tanto per tornare in topic)
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85andre85



Età: 39
Segno zodiacale: Aquario
Registrato: 14/05/07 20:06
Messaggi: 68

MessaggioInviato: Giovedì 30 Agosto 2007, 21:16    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:


per dire la mia sull'argomento "omosessualità nell'agesci". E grazie della gentilezza. Ho solo detto che PER BREVITA' e per non andare fuori tema, non andiamo a discutere su argomenti triti e ritriti perchè ognuno se ne arriva con le proprie verità e scusate ma in questo momento storico se ne esce con un nulla di fatto.
Se si vuole discuterne, andiamo in un altro topic (tipo quello della fede o in Off Topic).


ribadisco allora ciò che ho detto all'inizio e ciò che mi ha spinto ad intervenire: il problema è la poca conoscenza dell'omosessualità. non vedo come si possa parlare del tema "omosessualità e coca" senza mettersi veramente in gioco nel capire non solo cos'è l'omosessualità ma anche cosa comporta

rinoceronte caparbio ha scritto:

No. Io ho semplicemente detto che vivono in uno stato di disordine. Tant'è vero che SECONDO ME (e secondo altri) l'omosessualità deriverebbe dalla psicologia del bambino\ragazzo nel quale, crescendo, si è andato a verificare un qualcosa che ha avuto come risposta una "compromissione" della percezione nel bambino


questa è una teoria che, come tante altre, non è mai stata confermata..anzi, tra parentesi, ormai è un po' superata, ma non voglio fare sterili polimiche
io trovo invece che vivano semplicemente una realtà diversa dalla tua, per esempio..non per questo meno ordinata, meno VERA e AUTENTICA nelle sue espressioni di AMORE e SENTIMENTI

rinoceronte caparbio ha scritto:


della propria personalità,


se una capisce e accetta di essere gay ti assicuro che comprende meglio la propria vera personalità, vive piu in pace, senza compromessi

rinoceronte caparbio ha scritto:

del proprio valore,


cosa centra il valore? un gay è una persona meno di valore rispetto ad un etero? un gay ha valori diversi?

rinoceronte caparbio ha scritto:

della propria mascolinità o femminilità.


qui abbiamo raggiunto l'apice!! cosa centra la mascolinità e la femminilità con l'orientamento sessuale? ci sono gay effemminati come etero effemminati, lesbiche mascoline e lesbiche femminilissime!



ad ogni modo, perchè un gay non puo far parte di una coca?! secondo me perchè non è pronta la società ad accettare la cosa, e l'agesci, essendo figlia della società, la rispecchia in pieno anche su questo argomento. ma altrimenti, trovo che un gay scout abbia gli stessi valori a cui educano i capi scout, li puo testimoniare senza problemi, perche, come scout che ha fatto la scelta di essere capo educatore, li incarna!
sai cosa notavo?! questo è uno dei topic piu letti, vuol dire che è un tema che interessa e tocca molti...tuttavia in pochi hanno il coraggio di dire cosa pensano,e allora mi spiace molto, oppure non hanno un'idea precisa,e allora va bene cosi! certo uno è libero di intervenire quando e come vuole
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lupo estroso



Età: 47
Segno zodiacale: Gemelli
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MessaggioInviato: Giovedì 30 Agosto 2007, 23:16    Oggetto: Rispondi citando

L'essere gay non vuol dire che hai una malattia gravissima che se uno ti tocca lo diventi anche tu all' istante!

Con questa premessa voglio dire che un capo con questo "problema" (scusate l' espressione ma non sapevo in che altro modo definire la situazione, guardate l' ora....) sicuramente non potrà lavorare in un' unità in quanto anche se ha delle capacità straordinarie di ralazione con i ragazzi comunque va contro quello che la nostra associazione propone, ma potrà benissimo farlo in altri settori o pattuglie.
Sappiamo tutti che non ci sono solo le unità come "area" dove fare servizio ma ci sono tantissime altre possibilità dove uno può esprimere tutte le sue capacità, campetti, eventi, pattuglie dai convegni fino alle più disparate attività.

Volevo anche aggiungere che uno quando sceglie di diventare capo in associazione dovrà sentire suo il patto associativo altrimenti farà difficoltà a fare il capo, perciò se un ha "questi problemi" sarà lui stesso a chiedere di fare un servzio diverso dall' unità, altrimenti trasmette il falso e sicuramente il suo essere falso avrà vita breve.

Questo significa essere fratelli di una guida o scout, dare ad una persona un' altra possibilità, sapendo che comunque ci sono delle limitazioni, sennò anch' io farei l' astronauta.....

buona notte a tutti....
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 31 Agosto 2007, 08:06    Oggetto: Rispondi citando

lupo estroso ha scritto:
Con questa premessa voglio dire che un capo con questo "problema" (scusate l' espressione ma non sapevo in che altro modo definire la situazione, guardate l' ora....) sicuramente non potrà lavorare in un' unità in quanto anche se ha delle capacità straordinarie di ralazione con i ragazzi comunque va contro quello che la nostra associazione propone, ma potrà benissimo farlo in altri settori o pattuglie.
Sappiamo tutti che non ci sono solo le unità come "area" dove fare servizio ma ci sono tantissime altre possibilità dove uno può esprimere tutte le sue capacità, campetti, eventi, pattuglie dai convegni fino alle più disparate attività.

Scusa, ma questa proprio non mi va giù.
Può fare servizio purchè lontano dai ragazzi? Meno male che essere gay non è infettivo, tu dici, perchè da come pensi di gestire i capi "problematici" sembrerebbero molto infettivi, soprattutto se in contatto con ragazzi in età di sviluppo.
Questa è la più grossa ipocrisia, che di tanto in tanto ritorna, ora per i gay, ieri per i divorziati, oggi per i conviventi.
Essere Scout e soprattutto FRATELLO DI OGNI ALTRA GUIDA E SCOUT significa questo?
Non lo accetto e non lo accetterò, perchè affonda le sue radici intolleranti in ragionamenti che portarono in passato a considerare normali che le donne fossero animali inferiori o che i neri dovessero avere sedili separati sui bus lontano dai "normali".
Citazione:
Questo significa essere fratelli di una guida o scout, dare ad una persona un' altra possibilità, sapendo che comunque ci sono delle limitazioni, sennò anch' io farei l' astronauta.....

Ti posso rispondere in un modo solo, e capisci da te:
Im-possibile.
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lupo estroso



Età: 47
Segno zodiacale: Gemelli
Registrato: 20/08/07 19:36
Messaggi: 10

MessaggioInviato: Venerdì 31 Agosto 2007, 09:41    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:

Può fare servizio purchè lontano dai ragazzi?


Io voglio dire che un/una capo che gay che lavora con una sua unità non sarà mai testimone dei valori di una famiglia (intesa nel senso classico del termine -> cioè uomo+donna) e quindi mi spieghi come lo fa passare ai suoi ragazzi? Non voglio dire non è capace di far passare loro il sentimento dell' amore perchè magari ci riuscirà benissimo, magari meglio di un qualsiasi altro capo.

Però capisci che c'è qualcosa che non va..... non stiamo troppo a raccontarcela la nostra associazione segue certe linee metodologiche cercando di portare i nostri ragazzi a raggiungere certi obiettivi.... bene non tutti possiamo farlo direttamente con i ragazzi in un' unità. Ci sono altre possibilità per tutti, ma uno deve capire (intendo ognuno per se stesso) che ci sono delle limitazioni. O un capo con dei litmiti (entrano in gioco tutti i limiti di qualsiasi capo) capisce da solo che certe aree di lavoro non fanno per lui o ci deve essere qualcuno che glielo fa capire, un "garante della qualità del servizio che proponiamo".... che guarda caso si chiama CoCa.

Noi siamo una associazione con dei limiti, è vero, con delle regole da rispettare, è vero, perciò non stiamo troppo a farci i giri attorno nessuno può avere la capacità e l' orgoglio di essere un ottimo capi con i ragazzi, intendo nel portarli avanti nella loro PP in modo egregio, tutti hanno delle limitazioni, secondo me quando uno si accorge che è troppo fuori dagli "schemi classici del buon capo" (scusate ancora ma passatemi il termine) il gioco non fa più per lui, c'è poco da fare!
Uno deve essere in grado da solo di capire che all' interno dell' associazione ci sono altre possibilità, altre occasioni, altre oppurtunità sempre e comunque in contatto con i ragazzi, è per loro il nostro fare servizio.
E con questo voglio far entrare tutti dai divorziati, a quelli che manifestano troppo esplicitamente fazioni politiche estreme, a quelli che non hanno più tempo per gestire una branca, a quelli che i campi di formazione non li vogliono fare, a quelli che portano avanti idee troopo stravaganti, a quelli ecc ecc

Qui mi fermo per non andare OT.....

ciao ciao
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lupo estroso



Età: 47
Segno zodiacale: Gemelli
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MessaggioInviato: Venerdì 31 Agosto 2007, 09:52    Oggetto: Rispondi citando

Volevo solo aggiungere una cosa.

Il metro di misura che un capo deve usare SEMPRE in ogni sua scelta e azione si chiama BUON SENSO che deve essere usato per tutto...
E aggiungo, tutto quello che facciamo, lo facciamo per i nostri ragazzi quindi dobbiamo pensare prima a loro che non a noi stessi, altrimenti siamo egoisti e ipocriti.
Con questi due campanelli, che ci dovrebbero sempre suonare all' interno della testa, dovremo essere capaci di comportarci di conseguenza facendo le scelte giuste.

Di nuovo ciao a tutti
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Veleno



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MessaggioInviato: Venerdì 31 Agosto 2007, 10:32    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Scusa, ma questa proprio non mi va giù.Può fare servizio purchè lontano dai ragazzi? Meno male che essere gay non è infettivo, tu dici, perchè da come pensi di gestire i capi "problematici" sembrerebbero molto infettivi, soprattutto se in contatto con ragazzi in età di sviluppo.


E' la coca che decide i ruoli. Un capo che non sa rapportarsi bene con i bambini più piccoli non lo metti in LC (se non per imparare ma questo è un'altro discorso)! Un capo che gestisce bene i ragazzi ma viene mal visto dai genitori non lo metti in branca se hai altre possibilità migliori!
Nella società italiana un capo omosessale spaventerebbe molti genitori e questo ricadrebbe sui ragazzi. Il nostro servizio è fatto per loro....quindi la coca dovrà valutare se non sia meglio dare l'incarico ad un'altro capo. Se poi non c'è altro o si ritiene comunque che la persona sia indicata a coprire il suo ruolo allora farà servizio! Nessuno lo vieta è la coca che decide in base alle proprie risorse ed al tipo di ragazzi/genitori con cui deve confrontarsi!

Una persona intelligente sa che l'omosessualità sia una malattia infettiva...è però altrettanto vero che pedagogisti, sociologi e psicologi ancora non hanno saputo definire come un educatore omosessuale possa condizionare la crescita di un ragazzo e se questo possa variare le sue attitudini sessuali. E' un discorso complesso! Non si può negare che un educatore dia una testimonianza e che questa possa indurre cambiamenti nei ragazzi....ci basiamo tutto il nostro metodo su questo! Se fossi un genitore non so come reagirei davanti ad un capo omosessuale....sicuramente un capo etero mi creerebbe meno paure da quel punto di vista! Mettiamoci anche nei panni dei genitori...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 31 Agosto 2007, 11:09    Oggetto: Rispondi citando

lupo estroso ha scritto:
Io voglio dire che un/una capo che gay che lavora con una sua unità non sarà mai testimone dei valori di una famiglia (intesa nel senso classico del termine -> cioè uomo+donna) e quindi mi spieghi come lo fa passare ai suoi ragazzi? Non voglio dire non è capace di far passare loro il sentimento dell' amore perchè magari ci riuscirà benissimo, magari meglio di un qualsiasi altro capo.

Uh...io credevo che il compito di un Capo fosse aiutare ad essere felici e buoni cittadini. Come questo passi esclusivamente (dal punto di vista dell'orientamento sessuale) attraverso l'esempio uomo+donna mi riesce difficile.
Non possono esistere gay felici e buoni cittadini?
Citazione:
Però capisci che c'è qualcosa che non va..... non stiamo troppo a raccontarcela la nostra associazione segue certe linee metodologiche cercando di portare i nostri ragazzi a raggiungere certi obiettivi....

Vero, ma apriamo gli occhi e leggiamo altri topic dove scrivono solo ragazzi...osservate come sono già oltre la barricata sui questi temi che noi consideriamo ancora tabù.
Citazione:
Noi siamo una associazione con dei limiti, è vero, con delle regole da rispettare, è vero, perciò non stiamo troppo a farci i giri attorno nessuno può avere la capacità e l' orgoglio di essere un ottimo capi con i ragazzi, intendo nel portarli avanti nella loro PP in modo egregio, tutti hanno delle limitazioni, secondo me quando uno si accorge che è troppo fuori dagli "schemi classici del buon capo" (scusate ancora ma passatemi il termine) il gioco non fa più per lui, c'è poco da fare!

E chi definisce "gli schemi classici del buon capo"?
C'è una scheda tecnica che definisce le caratteristiche del buon Capo? Io sono un buon Capo? Tu sei un buon Capo?
Citazione:
E con questo voglio far entrare tutti dai divorziati, a quelli che manifestano troppo esplicitamente fazioni politiche estreme, a quelli che non hanno più tempo per gestire una branca, a quelli che i campi di formazione non li vogliono fare, a quelli che portano avanti idee troopo stravaganti, a quelli ecc ecc

Forse questi ritieni non siano buoni Capi e come tali possiamo accettarli solo se i ragazzi non sanno della loro esistenza? B
Bella ipocrisia!
la stessa ipocrisia che prende a mazzate il Capo divorziato e che chiude tutti e due gli occhi sui Capi che hanno una vita sessuale disordinata ma che alla luce del giorno sono regolarmente sposati.
I primi devono nascondersi agli occhi dei ragazzi per fare servizio, i secondi invece sono del tutto accettati.
Veleno ha scritto:
Una persona intelligente sa che l'omosessualità sia una malattia infettiva...è però altrettanto vero che pedagogisti, sociologi e psicologi ancora non hanno saputo definire come un educatore omosessuale possa condizionare la crescita di un ragazzo e se questo possa variare le sue attitudini sessuali. E' un discorso complesso! Non si può negare che un educatore dia una testimonianza e che questa possa indurre cambiamenti nei ragazzi...

Se così fosse, mi spiace, ma tu sei un cattivo esempio: in quanto capo convivente sei un esempio che i tuoi ragazzi imiterebbero e in conseguenza del tuo ragionamento diventerebbero in prevalenza conviventi.
Dato che però credo che i ragazzi fessi non sono, alcuni potrebbero riflettere sul fatto che sei un Capo convivente e...sorpresa!: non sei mica il diavolo! Così come un Capo omosessuale potrebbe rivelarsi...sorpresa!: lontanissimo da quel che ci si aspetterebbe.
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Veleno



Età: 46
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MessaggioInviato: Venerdì 31 Agosto 2007, 12:11    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Se così fosse, mi spiace, ma tu sei un cattivo esempio: in quanto capo convivente sei un esempio che i tuoi ragazzi imiterebbero e in conseguenza del tuo ragionamento diventerebbero in prevalenza conviventi.
Dato che però credo che i ragazzi fessi non sono, alcuni potrebbero riflettere sul fatto che sei un Capo convivente e...sorpresa!: non sei mica il diavolo! Così come un Capo omosessuale potrebbe rivelarsi...sorpresa!: lontanissimo da quel che ci si aspetterebbe.

Ho detto che è la coca che deve decidere in base a tutti i pregi e difetti del capo! L'essere omosessale in se non è un difetto ma sicuramente complica il rapporto con i genitori! Se facessi servizio in una paese di bigotti tremendi in cui anche la convivenza da scandalo allora la coca si dovrebbe chiedere se sono il capo giusto per quel servizio!! Restando fermo il fatto che ne la convivenza ne l'omosessualità di per se rendono un capo "cattivo"!
Ovvio che se c'è un capo che è un perfetto esempio di stile scout, intelligente, con una buona dialettica, pedagogista, erede morale di BP e omosessuale...facilmente la coca deciderà di tenerlo in branca perchè una persona così saprà con certe capacità è una risorsa enorme e sicuramente saprà gestire i rapporti con i genitori. Un capo un po' pirla che manda i genitori a quel paese...omo o etero che sia...alla coca conviene non tenerlo in branca!!
BP ci ha insegnato a guardare alla persona e non ai "gruppi"...belli, brutti, ricchi, poveri, etero, omosessuali ecc....non neghiamo che certe caratteristiche possano essere di intralcio al servizio e giudichiamo se il capo può con le sue risorse (e l'aiuto della coca) superarli o conviene cambiare servizio!
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85andre85



Età: 39
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MessaggioInviato: Venerdì 31 Agosto 2007, 12:45    Oggetto: Rispondi citando

Veleno ha scritto:



Una persona intelligente sa che l'omosessualità sia una malattia infettiva...è però altrettanto vero che pedagogisti, sociologi e psicologi ancora non hanno saputo definire come un educatore omosessuale possa condizionare la crescita di un ragazzo e se questo possa variare le sue attitudini sessuali. E' un discorso complesso! Non si può negare che un educatore dia una testimonianza e che questa possa indurre cambiamenti nei ragazzi....ci basiamo tutto il nostro metodo su questo! Se fossi un genitore non so come reagirei davanti ad un capo omosessuale....sicuramente un capo etero mi creerebbe meno paure da quel punto di vista! Mettiamoci anche nei panni dei genitori...


In realtà studi ventennali dimostrano che non vi è alcuna influenza da parte dei genitori omosessuali sui figli, appunto perchè omosessuali si è, non si diventa.
Citazione:
Judith Stacey, ora docente di sociologia presso la University of Southern California: "Tutte le teorie esistenti - sostiene - fanno pensare che una significativa minoranza di figli di genitori omosessuali non crescerà esclusivamente eterosessuale".

ma a parte questo, voglio capire se noi siamo possibilisti? mettiamo il caso in cui i genitori, i ragazzi, la coca, non abbiano problemi ad avere un capo gay, noi lo accettiamo? oppure no perchè c'è una differenza di fondo di valori condivisi? una moralità piu bassa?
io non credo che un capo gay abbia una concezione della famiglia diversa da quella dell'associazione. non meno di un capo single quantomeno. mi spiego: se uno ha vissuto fin da piccolo in una famiglia che è stata di esempio positivo, nella sua testimonianza porterà questa, anche se sa perfettamente che non potrà ricostruirla nella sua vita, perchè gay per esempio, o perchè vuole rimanere single.
a me sembra che ci sia una diversa valutazione della "gravità dei peccati", per cosi dire. Sei gay? livello di gravità: 10. Sei divorziato? livello di gravità 8. Convivi? livello di gravità 5. invece non deve esser cosi. Accettiamo di avere in associazione capi IPOCRITI che non vanno a messa la domenica, che conducono una vita tutt'altro che "dello scout perfetto", razzisti, intolleranti ecc., ma che "di facciata" sono ottimi "elementi" e non riusciamo ad accettare la presenza di uno scout che è semplicemente omosessuale (non infettivo, tra l'altro).
per quanto riguarda l'idea di fare un servizio non a contatto coi ragazzi mi sembra un'idiozia. Noi dobbiamo pensare ai principi!! L'AGESCI può, in suo seno, accettare capi GAY?? SI O NO?! se si dice SI è perchè si ritiene l'omosessualità una caratteristica che in nessun modo può modificare l'attività di un capo e si considera un capo Gay degno quanto un capo etero. Se si dice NO è perchè non si accetta il principio di fondo, la "moralità" di un gay, e allora lo si esclude a tutti i livelli dell'associazione, una volta presa la partenza ovviamente (sempre che a sto punto i clanisti gay possano prenderla la partenza!). ma se cosi fosse, mi spiace, bisogna dichiarare che l'agesci è un'associazione omofoba, e gli scout non sono tutta quall'accoglienza e quella fratellanza di cui si vantano. e io in un'associazione così di certo non ci sto. sono stato un po' duro ma è giusto per spiegarmi ed essere incisivo e chiarificatore del mio pensiero

Citazione:
Vero, ma apriamo gli occhi e leggiamo altri topic dove scrivono solo ragazzi...osservate come sono già oltre la barricata sui questi temi che noi consideriamo ancora tabù.



i ragazzi sono avanti a noi anni luce!
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