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Iter Formazione Capi
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aki81





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MessaggioInviato: Venerdì 30 Marzo 2007, 12:11    Oggetto: Rispondi citando

Cari capi, una cosa non mi è chiara... queste "proposte" fatte dalla Commissione, dalla Lombardia, ecc ecc... che fine faranno? cioè.. saranno discusse e votate nel Consiglio Generale 2007? L'altra sera in Consiglio di zona sono state illustrate tutte le proposte di modifica, con vari interventi da parte dei capi... chi favorevole in parte, chi sfavorevole in parte... e chi svaforevole in tutto e per tutto. Come potete capire, il fatto di aggiungere campi a quelli già esistenti non viene mandato giù da nessuno! Secondo me, si dovrebbe investire di più sulla formazione dei capi gruppo, perchè do molta importanza alla Co.Ca., come primo ambiente formativo. Con questo non voglio togliere nulla ai CF.. anzi.... sono stato e sarò sempre un fautore della formazione, spingendo i capi del mio staff o della Co.Ca. in generale (e me stesso) a completare o iniziare la formazione frequentando i vari CF. Perciò penso, che questo passo e queste modifiche, sarebbe meglio farle fra qualche anno, perchè al momento, l'unica modifica che potrebbero fare è di aggiungere un altro punto al regolamento..... lo STRESS ASSOCIATIVO! A buon intenditor.....
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
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MessaggioInviato: Venerdì 30 Marzo 2007, 13:51    Oggetto: Rispondi citando

Prendetela per una battuta.... Very Happy

<<... dev'essere confermato il proverbio che i mendicanti, a cavallo, fanno correre la bestia fino ad ammazzarla.>>

William Shakespeare, (Enrico VI)
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
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MessaggioInviato: Venerdì 30 Marzo 2007, 14:30    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ma se il mio capo in 3 ore mi faceva fare uno scoutismo "Range Rover" e io in 20 faticavo a far fare uno "Panada 4x4" ai ragazzi ti sembra normale?

Che c'entra? io interpretavo la domanda
actaris ha scritto:
Tu quanto tempo dedichi all'Agesci?

Ovvero quanto dò di tempistica all'assocazione.E' per questo che dico
Citazione:
Non ti interessa, come non mi interessa il numero di ore del tuo capo.
, nel senso che se lui dedica X ore all'associazione, non mi interessa, perchè lui è ciccio e io sono franco, con modi e tempi di ragionare diversi.



uomodelbosco ha scritto:
No, Rinoceronte, "ognuno ha i suoi tempi" non è corretto, nè per se stessi nè per chi si aspetta da te un impegno che serva a qualcosa.

Scusa, chi è che mi giudica? Essendo l'AGESCI (per ora, magari mi pagassero) un'associazione i volontariato, darò, in termini di tempo, modi e altro, quanto mi sento di dare, e se non va bene sarà mio dovere interrogarmi se vado bene così o è il caso che cambi qualcosa, in ossequio al mio progetto del capo in base alla correzione fraterna che ha luogo in coca.

uomodelbosco ha scritto:
Con un Capo [a disposizione, NDA] se la Coca funziona bene, i capi unità hanno a disposizione una risorsa in più che gli permette di concentrarsi meglio sul core-business: l'educazione e non di disperdersi, per esempio, in logoranti questioni logistiche
.
Bene, ma due cose: A le "logoranti questioni logistiche", mi piacerebbe sapere quali siano (organizzazione campi e\o uscite? pulmann genitori campo estivo?...), e perchè non debbano essere i capi della staff, essendo la loro uscita?
Chiaro che se sono nella pupù chiederanno una mano, ma è proprio necessario che ci sia un capo a disposizione in coca per queste cose?


actaris ha scritto:
Se la CoCa di cui andrò a far parte è ben organizzata sarà strutturata anche in modo da gestire l'unica settimana di ferie del capo in modo da consentirgli formazione e servizio. Quest'anno, magari, tocca a me la formazione. L'anno prossimo sarà un tirocinante a fare il CFM e io andrò in route ad Agosto.

ma intanto servizio con i ragazzi lo fai nel resto dell'anno!


giacco ha scritto:
La coca è anch'essa formazione anzi forse è la formazione migliore che un capo puo ricevere in quanto vissuta sulla propria pelle.

pienamente d'accordo. Ma se fai SOLO formazione in coca, che strumenti metodologici hai? Avrai una vaga idea di ciò che "professa" l'associazione, se non tocchi con mano ciò che detta associazione "professa?


aki81 ha scritto:
queste "proposte" fatte dalla Commissione, dalla Lombardia, ecc ecc... che fine faranno? cioè.. saranno discusse e votate nel Consiglio Generale 2007?

Si, perchè essendo inserite nei documenti preparatori al consiglio generale, a dette proposte il consiglio dovrà dire si o no.



giacco ha scritto:
COCA comunita capi,non specifica in servizio attivo o a disposizione

COCA=COmunità CApi.
Ovvero (in soldoni), soci adulti e capi, cioè chi lavora in unità.
Chi non è in unità, ovvero chi non fa servizio attivo, insomma chi non ha le mani in pasta con i ragazzi, che ci fa in coca?
Questo lo dico perchè, ribadisco, essendo la coca una comunità di CAPI (ovvero chi fa servizio con i ragazzi), chi servizio con i ragazzi non lo fa? Chiaro che sarà utilissimo (per una varia serie di ragioni), ma in coca lo vedo fuori ruolo, perchè aiuta a fare cose che potrebbero essere fatte anche se non inserito in coca.
Può anche essere chiamato una sera dalla staff per chiedergli se può offrire un'aiuto per queste cose, ma ribadisco che in coca non lo inserirei.

Sia chiaro che è una battaglia che ho anch'io nella mia coca: capi a disposizione che fanno il minimo indispensabile per problemi di varia natura, ma si limitano all'appoggio di parole o di voto, non si inseriscono in pattuglie e così via.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 30 Marzo 2007, 16:09    Oggetto: Rispondi citando

rinocerontecaparbio ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
No, Rinoceronte, "ognuno ha i suoi tempi" non è corretto, nè per se stessi nè per chi si aspetta da te un impegno che serva a qualcosa.

Scusa, chi è che mi giudica? Essendo l'AGESCI (per ora, magari mi pagassero) un'associazione i volontariato, darò, in termini di tempo, modi e altro, quanto mi sento di dare, e se non va bene sarà mio dovere interrogarmi se vado bene così o è il caso che cambi qualcosa, in ossequio al mio progetto del capo in base alla correzione fraterna che ha luogo in coca.


No, no, calma! Il fatto che sia volontariato non autorizza a fare l'elemosina e a dire "accontentatevi di questo".
E' ben altra cosa dire: "Io posso dare questo. Vi interessa? Che ruolo vorreste affidarmi nella vostra CoCa?"
E non sei tu a giudicarti, ma la Comunità (appunto) alla quale hai dato una disponibilità 10 e poi nei fatti sei stato presente 7, che avrà qualcosa da dire sul ruolo svolto.
Io posso giudicarmi un gran figo, ma non sono io a doverlo dire, devono dirlo i fatti. Se la mia disponibilità (per esempio) è poca e posso solo occuparmi delle quote associative, sarà certo mio impegno a farlo nel modo migliore (guarda caso: articolo 1 della legge) e sarà la Comunità a giudicare la qualità del mio servizio.
Questo è un modo onesto e coerente di porsi, come giustamente chiedevi in altro topic Wink

Citazione:
uomodelbosco ha scritto:
Con un Capo [a disposizione, NDA] se la Coca funziona bene, i capi unità hanno a disposizione una risorsa in più che gli permette di concentrarsi meglio sul core-business: l'educazione e non di disperdersi, per esempio, in logoranti questioni logistiche
.
Bene, ma due cose: A le "logoranti questioni logistiche", mi piacerebbe sapere quali siano (organizzazione campi e\o uscite? pulmann genitori campo estivo?...), e perchè non debbano essere i capi della staff, essendo la loro uscita?
Chiaro che se sono nella pupù chiederanno una mano, ma è proprio necessario che ci sia un capo a disposizione in coca per queste cose?

Non chiedere cose come questa. Sembra che tu non abbia mai organizzato un campo.
Sai bene che il risultato è dovuto ad una enorme massa di organizzazione, tempo, risorse economiche, eccetera che non si notano ma che hanno condizionato il risultato finale.
Personalmente se fossi Capo Unità e qualcuno mi sollevasse da alcune incombenze di questo tipo potrei dedicare maggiori risorse ai ragazzi. Credo che tu sia d'accordo con me che se ho a disposizione solo due ore è meglio se le spendo conoscendo la famiglia di un esplo piuttosto che cercare di contattare il proprietario del terreno per il campo, no?
Poi qui si potrebbe discutere ANCHE di r/s in servizio, ma è altro discorso...

Citazione:
Può anche essere chiamato una sera dalla staff per chiedergli se può offrire un'aiuto per queste cose, ma ribadisco che in coca non lo inserirei.


Sì, mi sembra il sistema migliore per far sentire un Capo qualcuno di indesiderato con una prospettiva di vita associativa vicina al semestre...
Poi non lamentiamoci che non ci sono Capi.
Chiaro che non potrà "comandare" gli altri capi Unità, ma a meno di essere in una psedo Comunità Capi che è in realtà una dittatura, un consiglio in più difficilmente viene rifiutato...
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Sabato 31 Marzo 2007, 01:24    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:

No, no, calma! Il fatto che sia volontariato non autorizza a fare l'elemosina e a dire "accontentatevi di questo".
E' ben altra cosa dire: "Io posso dare questo. Vi interessa? Che ruolo vorreste affidarmi nella vostra CoCa?"


Appunto:a inizio anno ho detto: io ho X disponibilità di tempo, e mi sento di continuare a essere capo unità LC. Il resto (pattuglie,zona ecc), starà alla mia disponibilità di tempo. Che ho detto di diverso?


uomodelbosco ha scritto:
Personalmente se fossi Capo Unità e qualcuno mi sollevasse da alcune incombenze di questo tipo potrei dedicare maggiori risorse ai ragazzi. Credo che tu sia d'accordo con me che se ho a disposizione solo due ore è meglio se le spendo conoscendo la famiglia di un esplo piuttosto che cercare di contattare il proprietario del terreno per il campo, no?
Poi qui si potrebbe discutere ANCHE di r/s in servizio, ma è altro discorso...

Per chiamare un terriero devo essere inserito in una comunità dove si raccolgono persone che svolgono un'educazione ai ragazzi? Battiamo il chiodo sempre lì...
Ah, gli RS NON fanno questa cosa.

uomodelbosco ha scritto:

Sì, mi sembra il sistema migliore per far sentire un Capo qualcuno di indesiderato con una prospettiva di vita associativa vicina al semestre...
Poi non lamentiamoci che non ci sono Capi.

Tuo pensiero: in coca mia abbiamo entrambi i casi (chi è uscito e chi non è uscito), ed a entrambi, se serve, chiediamo.
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uomodelbosco





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Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Lunedì 02 Aprile 2007, 07:55    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Appunto:a inizio anno ho detto: io ho X disponibilità di tempo, e mi sento di continuare a essere capo unità LC. Il resto (pattuglie,zona ecc), starà alla mia disponibilità di tempo. Che ho detto di diverso?


Guarda: o ci sei o ci fai.
Non puoi tritarci sbandierando coerenza ed integralismo ( vedi anche altri topic nei quali ti sei dimostrato inflessibile e duro), e poi dire una cosa così.
Per te gli altri devono essere dei campioni di perfezione altrimenti meglio che facciano altro, tu però ti riservi la possibilità di scegliere se partecipare o no agli eventi di zona.
Complimenti!
E poi vieni a tacciare chi sostiene non necessario l'aumento di richiesta-tempo per la formazione.
Certo, tanto poi tu scegli cosa fare e cosa no....

Citazione:
Per chiamare un terriero devo essere inserito in una comunità dove si raccolgono persone che svolgono un'educazione ai ragazzi? Battiamo il chiodo sempre lì... Ah, gli RS NON fanno questa cosa.

Ovviamente è un esempio, ma nemmeno troppo inutile.
Certo che puoi affidare la cosa a uno che non è in Coca, poi però quando il terreno scelto da chi non è al corrente delle attività si rivela inadeguato che fai?
E poi ribadisco: essere Capo non è esclusiva di chi fa "educazione" ma di chi fa servizio, e servizio lo fa anche il Capo senza unità. Se ti rileggi B.P. troverai questo passaggio spiegato meglio di me.
Da voi che fanno gli R/S in servizio associativo?
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giacco





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Messaggi: 82

MessaggioInviato: Lunedì 02 Aprile 2007, 09:48    Oggetto: Rispondi citando

giacco ha scritto:
COCA comunita capi,non specifica in servizio attivo o a disposizione


rinoceronte ha scritto:
COCA=COmunità CApi.
Ovvero (in soldoni), soci adulti e capi, cioè chi lavora in unità.
Chi non è in unità, ovvero chi non fa servizio attivo, insomma chi non ha le mani in pasta con i ragazzi, che ci fa in coca?
Questo lo dico perchè, ribadisco, essendo la coca una comunità di CAPI (ovvero chi fa servizio con i ragazzi), chi servizio con i ragazzi non lo fa?



Rinoceronte ma questi sono pensieri tuoi!!!!!
La forza della COCA,secondo me,è anche quella di mettere al confronto le esperienze dei vari capi.
RIPETO:
Possono esserci capi che ti aiutano in tanti modi anche non facendo servizio in unità (vari esempi sono stati fatti),per i capi che fanno servizio,e si confrontano con altri che non lo fanno ma magari lo hanno fatto per un po troppo tempo,la ricchezza che possono ricevere può arrivare dai consigli,i metodi,il confronto,la collaborazionema soprattutto la disponibilità di qualcuno che in un modo o nell'altro lo può aiutare.
Facciamo attenzione: Nessuno è indispensabile ma tutti siamo importanti E RIPETO TUTTI e TUTTI allo stesso modo, sbaglia chi si ritiene indispensabile,chi è accentratore e non delega.
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giacco





Registrato: 12/03/07 10:19
Messaggi: 82

MessaggioInviato: Lunedì 02 Aprile 2007, 09:55    Oggetto: Rispondi citando

Scusate volevo aggiungere:

Da noi gli R/S non vengono certo resposabilizzati di cercare,contattare,valutare e visionare un terreno per un campo.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Lunedì 02 Aprile 2007, 15:24    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Non puoi tritarci sbandierando coerenza ed integralismo ( vedi anche altri topic nei quali ti sei dimostrato inflessibile e duro), e poi dire una cosa così.
Per te gli altri devono essere dei campioni di perfezione altrimenti meglio che facciano altro, tu però ti riservi la possibilità di scegliere se partecipare o no agli eventi di zona.

Mi dici dove sono stato inflessibile e duro? forse mi sono impuntato nella formazione, ma solo qui (imputato, ho solo detto che la formazione fatta solo in coca non è sufficiente, non mi sembra di aver detto chissà che amenità.
ultima perchè è ot:
Citazione:
E non sei tu a giudicarti, ma la Comunità (appunto) alla quale hai dato una disponibilità 10 e poi nei fatti sei stato presente 7, che avrà qualcosa da dire sul ruolo svolto.

Ma la coca non mi deve giudicare! se ho detto che riucirò a essere capo unità e se proprio son messo male, chiederò alla coca di non essere inserito in pattuglie varie e a zona mi arrangerò con la staff.
io non dò dieci, io dico sarò capo unità e il mio impegno potrà essere solo questo, e null'altro perchè non riesco. Se alla coca non andrà bene, se ne parlerà.
Adesso basta perchè è ot.

Citazione:
E poi vieni a tacciare chi sostiene non necessario l'aumento di richiesta-tempo per la formazione.


ma se questa proposta non piace neanche a me,proprio perchè aumenta la tempistica, ma a mio modo di vedere hanno preso la questione da un altro punto di vista, ovvero la motivazione, non il tempo dedicato al servizio), mi dici dove ho tacciato?

Citazione:
però quando il terreno scelto da chi non è al corrente delle attività si rivela inadeguato che fai?

mi fai una domanda alla quale non so rispondere, ho sempre chiamato io per campi ecc...a logica, prima di far telefonare, gli direi cosa mi serve, e poi farò telefonare a chi è stato capo per qualche anno, fidandomi anche della sua esperienza, poi andando a vedere il posto, mi faccio un'idea più precisa.(ma basta che è OT)

uomodelbosco ha scritto:
E poi ribadisco: essere Capo non è esclusiva di chi fa "educazione" ma di chi fa servizio, e servizio lo fa anche il Capo senza unità.


giacco ha scritto:
Possono esserci capi che ti aiutano in tanti modi anche non facendo servizio in unità (vari esempi sono stati fatti),per i capi che fanno servizio,e si confrontano con altri che non lo fanno ma magari lo hanno fatto per un po troppo tempo,la ricchezza che possono ricevere può arrivare dai consigli,i metodi,il confronto,la collaborazionema soprattutto la disponibilità di qualcuno che in un modo o nell'altro lo può aiutare.

Chiaro, e d'accordo in parte. Ho spostato la discussione in questo topic.
uomodelbosco ha scritto:
Da voi che fanno gli R/S in servizio associativo?

Ecco questo topic.
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SCUTIGNU PIU



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MessaggioInviato: Mercoledì 11 Aprile 2007, 16:52    Oggetto: Rispondi citando

QUALCUNO VERRA' A FARE IL CFM DAL 21 AL 28 APRILE A SALISANO (RIETI)???
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uomodelbosco





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Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Giovedì 12 Aprile 2007, 07:53    Oggetto: Rispondi citando

Ieri sera stavo leggendo il Libro dei Capi e mi sono imbattuto in questo pensiero che vorrei condividere con voi:

<<Noi non siamo un club, nè una scuola di catechismo, ma una scuola dei boschi. Dobbiamo andare all'aperto ancora di più, per la salute del corpo come dell'anima, dello Scout come del Capo>>

Ritengo che i due passaggi fondamentali di questo pensiero siano:
1) Lo scoutismo passa attraverso lo Scouting e da li al pensiero di Dio. Non passa attraverso la catechesi diretta (stile oratorio).
2) La formazione che ne deriva coinvolge parimenti il ragazzo e l'adulto, mettendoli entrambi su di un cammino di crescita. Quindi non solo il ragazzo, ma anche il Capo beneficia di questa progressione.
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aki81





Registrato: 23/03/07 20:45
Messaggi: 50

MessaggioInviato: Giovedì 12 Aprile 2007, 12:00    Oggetto: Rispondi citando

Domenica ci sarà l'assemblea regionale e all'ordine del giorno c'è anche l'iter di formazione capi...... ne vedremo e sentiremo delle belle Wink
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aureliano



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Residenza: Fra Bolzano e Trento...

MessaggioInviato: Giovedì 12 Aprile 2007, 12:21    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Ieri sera stavo leggendo il Libro dei Capi e mi sono imbattuto in questo pensiero che vorrei condividere con voi:

<<Noi non siamo un club, nè una scuola di catechismo, ma una scuola dei boschi. Dobbiamo andare all'aperto ancora di più, per la salute del corpo come dell'anima, dello Scout come del Capo>>

Ritengo che i due passaggi fondamentali di questo pensiero siano:
1) Lo scoutismo passa attraverso lo Scouting e da li al pensiero di Dio. Non passa attraverso la catechesi diretta (stile oratorio).
2) La formazione che ne deriva coinvolge parimenti il ragazzo e l'adulto, mettendoli entrambi su di un cammino di crescita. Quindi non solo il ragazzo, ma anche il Capo beneficia di questa progressione.


Guarda, tocchi dei punti fondamentali.

Il primo è sicuramente il progressivo abbandono dello scouting e della vita all'aria aperta, di cui tanto si è parlato e tanto si dovrebbe ancora parlare, e la sua sostituzione con -a mio parere- troppa psico-pedagogia, carte su carte e chiacchiere su chiacchiere...

Il secondo: lo scoutismo educa alla spiritualità (=al pensiero di Dio) o alla confessionalità? E qui si torna ai due topic sulla scelta cristiana e sullo scoutismo confessionale.Ma anche sulla catechesi che troppo spesso è poco vissuta e troppo spiegata...

E, più in genere, sfiori un punto per me cruciale: la complicazione di un Grande Gioco che, secondo me, in quanto tale dovrebbe essere semplice:

<<Noi non siamo un club, nè una scuola di catechismo, ma una scuola dei boschi. Dobbiamo andare all'aperto ancora di più, per la salute del corpo come dell'anima, dello Scout come del Capo>>

E' proprio vero, anche se spesso si tende a dimenticarlo...
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giacco





Registrato: 12/03/07 10:19
Messaggi: 82

MessaggioInviato: Giovedì 12 Aprile 2007, 13:11    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Ieri sera stavo leggendo il Libro dei Capi e mi sono imbattuto in questo pensiero che vorrei condividere con voi:

<<Noi non siamo un club, nè una scuola di catechismo, ma una scuola dei boschi. Dobbiamo andare all'aperto ancora di più, per la salute del corpo come dell'anima, dello Scout come del Capo>>

Ritengo che i due passaggi fondamentali di questo pensiero siano:
1) Lo scoutismo passa attraverso lo Scouting e da li al pensiero di Dio. Non passa attraverso la catechesi diretta (stile oratorio).
2) La formazione che ne deriva coinvolge parimenti il ragazzo e l'adulto, mettendoli entrambi su di un cammino di crescita. Quindi non solo il ragazzo, ma anche il Capo beneficia di questa progressione.


Sono daccordo ma le prime persone che devono vivere in tal modo sono i capi e le devono vivere in toto con convinzione.

Il mio akela è tornato dal cfm a gennaio,non hanno fatto nemmeno un passo perche c'era troppo freddo,in un cfm lupi non hanno giocato all'aperto.
l'ultima caccia fatta con il branco HO insistito perchè si andasse a piedi anche e pioveva a dirotto(più di una ora di cammino sotto l'acqua battente) i genitori daccordo e un po invidiosi,i fratellini carichi come delle molle e non volevano tornare a casa,alcuni membri della coca invece mi a rimproverato di essere stato "IMPRUDENTE" i bambini si potevano ammalare (l'unico che si è ammalato e stato Kaa 22 anni tirocinante).
Abbiamo celebrato una "messa da campo" sotto l'acqua,Baloo ne è rimasto enstusiasta e noi tutti ancor di piu.

termino: Non so nello scoutismo quanto sia importante la teoria,ma sono certo che la pratica è molto imortante.
siamo noi capi i primi a doverci mettere in gioco ed interrogarci se VERAMENTE accettiamo di vivere "all'aria aperta" e questo quanto è importante per noi.
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Giovedì 12 Aprile 2007, 13:50    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Il primo è sicuramente il progressivo abbandono dello scouting e della vita all'aria aperta, di cui tanto si è parlato e tanto si dovrebbe ancora parlare, e la sua sostituzione con -a mio parere- troppa psico-pedagogia, carte su carte e chiacchiere su chiacchiere...

Si, sono d'accordo in toto.
Il crollo dello scouting è evidente. Io stesso, che non sono più di primo pelo, ho lacune molto pesanti su questi temi.
Il dubbio che mi viene però è: lo Scouting va scomparendo per comodità? (è più spiccia, per un Capo, una riunione in sede).
Oppure perchè viviamo tempi di paure ingigantite verso i figli? (oddìo! una sopraelevata! e se casca? no, non va bene!).
Oppure perchè, non nascondiamocelo, nelle città è praticamente impossibile trovare un bel prato, figuriamoci un boschetto dove ascoltare gli uccelli.

Ritengo, comunque, che un Capo non sia un pedagogista, ma un fretello maggiore con il quale giocare, che ha dalla sua parecchia strada percorsa in più, e con quell'esperienza può meglio indirizzare i più piccoli che gli vengono affidati.
Spesso però c'è come un senso di vergogna ad andare in giro in pantalocini corti, e allora, con un poco di compiacimento, ci diciamo "ma noi siamo educatori". A volte questo pensiero ci prende la mano e mettiamo nello zaino troppa teoria e poca pratica.

Citazione:
Il secondo: lo scoutismo educa alla spiritualità (=al pensiero di Dio) o alla confessionalità? E qui si torna ai due topic sulla scelta cristiana e sullo scoutismo confessionale.Ma anche sulla catechesi che troppo spesso è poco vissuta e troppo spiegata...

Bel tema, e parecchio delicato.
Io mi trovo nella mia posizione di Cristiano cattolico (a volte in conflitto, ma è un nuovo argomento), ma spesso mi sono domandato il senso di uno scoutismo confessionale, che in quanto tale fa una sola ed unica proposta di fede.
Questo, a mio avviso, si scontra con l'educazione all'uso della propria testa che dovrebbe essere una dei messaggi più importanti del fratello maggiore (Capo).
Quindi mi chiedo: uno Scoutismo che esista con lo scopo dichiarato di professare una confessione precisa non va contro lo Scoutismo stesso?
O come mi chiedevo in un altro topic: la parte confessionale non piega alle sue necessità lo Scoutismo relegandolo a poco più di un oratorio?

giacco ha scritto:
Il mio akela è tornato dal cfm a gennaio,non hanno fatto nemmeno un passo perche c'era troppo freddo,in un cfm lupi non hanno giocato all'aperto.
l'ultima caccia fatta con il branco HO insistito perchè si andasse a piedi anche e pioveva a dirotto(più di una ora di cammino sotto l'acqua battente) i genitori daccordo e un po invidiosi,i fratellini carichi come delle molle e non volevano tornare a casa,alcuni membri della coca invece mi a rimproverato di essere stato "IMPRUDENTE" i bambini si potevano ammalare (l'unico che si è ammalato e stato Kaa 22 anni tirocinante).
Abbiamo celebrato una "messa da campo" sotto l'acqua,Baloo ne è rimasto enstusiasta e noi tutti ancor di piu.

Ti quoto in toto.
Spesso il diavolo non è così brutto come lo si dipinge.
Ricordo che avevo 7-8 anni, e mia zia, all'insaputa dei miei, ha portato me e mio fratello a passeggiare sotto una mezza alluvione.
Stivali, ombrello, auto che schizzavano...
Beh, al ritorno mia zia fu mezza linciata, io ero alle stelle! Una esperienza pazzesca, stupenda e incredibile, al punto che ancora adesso la ricordo con piacere.
Dice un proverbio: <<se vuoi il bene per i tuoi figli fagli provare un pò di freddo e un pò di fame>>
Parole sante!
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