capi "diversamente" cristiani
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Comunità Capi

#1:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Lunedì 27 Agosto 2007, 13:19
    —
rinoceronte caparbio ha scritto:
E, SECONDO ME, (L'Agesci) è un'associazione di cristiani che sono scout (e non il contrario).


Dal sito Agesci:
"I soci adulti dell'Associazione, sono donne ed uomini che realizzano la loro presenza di servizio come Capi nei modi propri dello scautismo."

Nei modi propri dello Scoutismo: cioè di un valore che travalica ogni religione e che ci affratella tutti.
E non potrebbe essere diversamente, altrimenti se prima di tutto ci fosse la religione allora saremmo Acli o altro ma non Scout.

Leggo inoltre:
"La proposta religiosa come via alla felicità
Una religiosità che porta a riconoscersi figli di Dio ed a voler utilizzare al meglio la vita ed i talenti che ci ha donato: B.-P. non ha voluto associare lo Scautismo ad una confessione religiosa per non creare ostacoli all'universale fraternità, ma, da persona di fede riteneva la dimensione religiosa determinante per la felicità di ogni uomo ("Se vuoi veramente intraprendere la strada verso il successo, cioè verso la felicità, devi dare una base religiosa alla tua vita") ed invitava tutti gli scouts del mondo a vivere con gioia e fedeltà ciascuno la propria esperienza religiosa: "Gioca nella squadra di Dio".

Voglio vedere, dopo aver detto questo ad un Capo ortodosso, su quali basi pensi di rifiutarlo.

#2:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Lunedì 27 Agosto 2007, 13:45
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Citazione:
Voglio vedere, dopo aver detto questo ad un Capo ortodosso, su quali basi pensi di rifiutarlo.

accetterà e vivrà il patto associativo come ogni capo della coca?
testimonierà e vive gli ideali proposti dall'agesci?

#3:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Lunedì 27 Agosto 2007, 15:15
    —
rinoceronte caparbio ha scritto:
Citazione:
Voglio vedere, dopo aver detto questo ad un Capo ortodosso, su quali basi pensi di rifiutarlo.

accetterà e vivrà il patto associativo come ogni capo della coca?
testimonierà e vive gli ideali proposti dall'agesci?


La scelta Cristiana, così com'è nel P.A.:
"I Capi accolgono il messaggio di salvezza di Cristo, e in forza della loro vocazione battesimale, scelgono di farlo proprio nell'annuncio e nella testimonianza, secondo la fede che è loro donata da Dio"

Tu che dici?

#4:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Lunedì 27 Agosto 2007, 21:50
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eh, ma non hai risposto alla domanda, perchè OVVIAMENTE non puoi.

Quando dico che solo la coca può decidere, è per questo motivo, perchè ogni caso è un caso a sè. Ecco perchè ho detto che le coca hanno abbastanza spazio per auto-regolarsi.

#5:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 07:56
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rinoceronte caparbio ha scritto:
eh, ma non hai risposto alla domanda, perchè OVVIAMENTE non puoi.

Quando dico che solo la coca può decidere, è per questo motivo, perchè ogni caso è un caso a sè. Ecco perchè ho detto che le coca hanno abbastanza spazio per auto-regolarsi.


Un momento: a me sembra che la risposta ci sia, e la dà direttamente il Patto Associativo, senza alcuna mediazione della Coca.
Mi ricito:
La scelta Cristiana, così com'è nel P.A.:
"I Capi accolgono il messaggio di salvezza di Cristo, e in forza della loro vocazione battesimale, scelgono di farlo proprio nell'annuncio e nella testimonianza, secondo la fede che è loro donata da Dio"

Ciò significa che se io fossi un Capo protestante e una Coca mi rifiutasse potrei gettergli in faccia queste due righe, dove si legge che io posso fare il Capo testimoniando Cristo SECONDO LA FEDE CHE DIO MI HA DONATO, che può essere per me il protestantesimo, per te il Cattolicesimo, per un altro l'ortodossia.
Dov'è il problema?

#6:  Autore: gdlResidenza: Cornuda (TV) - 146 m slm MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 09:36
    —
mi spiace .. ma approvo in tutto rinoceronte....
prima di tutto siamo cristiani e ci dedichiamo allo scautismo per portare avanti i valori del vangelo...
altrimenti non siamo coerenti con il patto associativo! la nostra scelta di fede deve essere chiara e testimoniata.

#7:  Autore: gdlResidenza: Cornuda (TV) - 146 m slm MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 09:37
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ah un'altra cosa.. un pochino polemica..
il patto associativo bisogna leggerlo tutto insieme nella sua interezza e non le due righe che più ci tornano comode!

#8:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 11:27
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Sapete, credo che questo sia uno dei grandi dilemmi che ha dato il via alle due "scuole di pensiero" scout: quella confessionale (di qualunque confessione si tratti) e quella pluriconfessionale/laica...

siamo prima di tutto (nel caso dell'Agesci) Cattolici che utilizzano lo scoutismo per portare avanti le idee del Vangelo...
...o siamo prima di tutto scout che portano avanti l'idea stessa di scoutismo, includendo un orientamento spirituale e (nel caso Agesci per es.) confessionale? Question

Caspita...io non so darmi risposta...per coerenza credo che chi scelga di servire come capo in un'associazione confessionale dovrebbe essere più in linea con la prima visione...
...ma personalmente mi ritrovo più in linea con la seconda...

E' un punto che -ammettto- mi mette in crisi...

#9:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 12:03
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gdl ha scritto:
mi spiace .. ma approvo in tutto rinoceronte....
prima di tutto siamo cristiani e ci dedichiamo allo scautismo per portare avanti i valori del vangelo...
altrimenti non siamo coerenti con il patto associativo! la nostra scelta di fede deve essere chiara e testimoniata.


Quindi tu riesci a dimostrarmi che un protestante non è un Cristiano?
Citazione:
ah un'altra cosa.. un pochino polemica..
il patto associativo bisogna leggerlo tutto insieme nella sua interezza e non le due righe che più ci tornano comode!


Mmmm...posso anche essere stato superficiale nella lettura, ma aspetto che mi mostri dove sta scritto nel P.A. che un Cristiano di altra fede non può essere un Capo Agesci.

Aureliano ha scritto:
siamo prima di tutto (nel caso dell'Agesci) Cattolici che utilizzano lo scoutismo per portare avanti le idee del Vangelo...
...o siamo prima di tutto scout che portano avanti l'idea stessa di scoutismo, includendo un orientamento spirituale e (nel caso Agesci per es.) confessionale?

Aureliano ha messo il dito nel punto giusto, e ognuno di noi ha la sua risposta.
La mia è che lo Scoutismo, per sua natura, e per come è stato ideato da B.P. può (è preferibile) essere inserito in un contesto confessionale, ma NON è ad esso subordinato in quanto lo Scoutismo in sè racchiude valori transreligiosi e non può piegarsi ad una aderenza perfetta ad una fede perchè verrebbe meno lo spirito stesso dello Scoutismo.
Chi mette davanti l'aspetto religioso non fa scoutismo, ma catechismo, il che è molto diverso.
B.P, stesso sosteneva che i metodi dello Scoutismo possono dare e ricevere attraverso le religioni, ma non sono catechismo e non devono esserlo.

#10:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 13:22
    —
Citazione:
Chi mette davanti l'aspetto religioso non fa scoutismo, ma catechismo, il che è molto diverso.

io sono dell'idea che persegue gli ideali cristiani all'interno dello scoutismo.
E fa scoutismo.

Ricordando che in agesci un capo E' catechista...
Citazione:
Quindi tu riesci a dimostrarmi che un protestante non è un Cristiano?

cristiano lo è...ma che senso ha un socio non cattolico in un'associazione di cattolici? Sarebbe come ci fosse un socio non alpino nell'associazione nazionale alpini...

#11:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 13:52
    —
rinoceronte caparbio ha scritto:
Ricordando che in agesci un capo E' catechista...

Ah... annoso dilemma, ampiamente dibattuto...
Il Capo è un catechista? E allora a che serve l'A.E.?
Il Capo, con il proprio esempio di uomo con la sua spiritualità, prepara la strada all'intervento del catechista, cioè dell'A.E..
Citazione:
Citazione:
Quindi tu riesci a dimostrarmi che un protestante non è un Cristiano?

cristiano lo è...ma che senso ha un socio non cattolico in un'associazione di cattolici? Sarebbe come ci fosse un socio non alpino nell'associazione nazionale alpini...

L'esempio non calza, proprio perchè essere Scout, a differenza di altre attività umane come fare l'alpino o suonare la chitarra in un gruppo, non è funzionale all'attività stessa. Se non vado in montagna e sono astemio dopo un pò mi romperò le scatole di partecipare ai raduni di alpini, e se non so suonare la chitarra dopo un pò il gruppo mi lascerà indietro.
E' proprio nell'accettazione e nell'arricchimento con il contatto (stretto) con realtà diverse che lo scoutismo compie il proprio ruolo: sai andare in montagna ma sei lento? Il gruppo viaggia al tuo ritmo. Sai suonicchiare la chitarra? Due accordi sono abbastanza e puoi sederti con noi attorno al fuoco.
Quindi, tornando al topic, ha senso, e anche parecchio, essere (Capo) non cattolico in un associazione di cattolici. Primo perchè è proprio dal confronto tra diverse realtà che ci si arricchisce a vicenda, secondo perchè l'accoglienza è e deve far parte del normale bagaglio di un Cattolico, terzo (e forse più importante) qul Capo può seguire meglio di un Cattolico i ragazzi dell'altra fede che altrimenti sarebbero, nella migliore delle ipotesi, trainati al seguito di attività prettamente cattoliche che poco o nulla possono interessargli.

#12:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 14:10
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ampiamente dibattuto mica tanto, lo ritrovo in molti documenti...L'ae serve perchè..trova tu la risposta...c'era già ai tempi di bp..e il capo E' catechista. E non prepare nessuna strada, dovrebbe semmai preparare al discernimento delle strade...

il confronto c'è già, l'accoglienza pure (non apriremmo, altrimenti), terzo, non sono pienamente d'accordo che un non cattolico possa seguire meglio un ragazzo rispetto a un non cattolico...motiva questa affermazione...

E comunque, quel "secondo la fede", io la interpreto come "secondo quanta fede hai", non "secondo QUALE fede hai"...per quanto si possa quantificare. Nel senso che non credo che si possa essere di fede diversa..altrimenti non avrebbe senso la "scelta cristiana"...

#13:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 17:28
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rinoceronte caparbio ha scritto:
E non prepare nessuna strada, dovrebbe semmai preparare al discernimento delle strade...

Appunto: se mostro una strada sola, come faccio a educare al discernimento? Invitare il tale pastore per 1/2 ora di chiacchierata sui Valdesi è educare alla scelta della propria strada?
Citazione:
terzo, non sono pienamente d'accordo che un non cattolico possa seguire meglio un ragazzo rispetto a un non cattolico...motiva questa affermazione...

Allora un protestante può seguire benissimo un ragazzo Cattolico?
Citazione:
il confronto c'è già, l'accoglienza pure (non apriremmo, altrimenti),

Ah, si, si, sei mio fratello, ti accolgo, ma sei non sei Cattolico sei meno fratello degli altri e non so se ho voglia di accoglierti...
Citazione:
comunque, quel "secondo la fede", io la interpreto come "secondo quanta fede hai", non "secondo QUALE fede hai"...per quanto si possa quantificare. Nel senso che non credo che si possa essere di fede diversa..altrimenti non avrebbe senso la "scelta cristiana"...

Ma insomma...
Come fai a quantificare la fede altrui? Io non ne sono in grado, tu devi avere poteri che io non ho...
E comunque la tua mi sembra una lettura un pò forzata.
Non credi si possa essere di fede diversa...da essere Cristiano? ma infatti: non stiamo parlando di buddhisti o seguaci della religione Bahai...parliamo di CRISTIANI Cattolici, CRISTIANI Ortodossi, CRISTIANI Protestanti...

#14:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 18:00
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Sì,
ma parliamo di Associazione Guide e Scout CATTOLICI italiani,
non di Associazione Guide e Scout CRISTIANI italiani....

(Che poi la sigla sarebbe anche la stessa...AGESCI Very Happy Wink )

#15:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 21:46
    —
uomodelbosco ha scritto:
Invitare il tale pastore per 1/2 ora di chiacchierata sui Valdesi è educare alla scelta della propria strada?

mi sembra più informazione che altro.

uomodelbosco ha scritto:
Allora un protestante può seguire benissimo un ragazzo Cattolico?

saranno problemi E dell'associazione protestante (sbaglio, o ci sono gli scout valdesi?) E del ragazzo cattolico. Chi sono io per criticarli?

uomodebosco ha scritto:
Come fai a quantificare la fede altrui?


patto associativo ha scritto:
secondo la fede che è loro donata da Dio
[...]
Non credi si possa essere di fede diversa...da essere Cristiano?


Quel "secondo" è la chiave. Nessuno discute se si abbia poca o tanta fede. Ma non si discute che sia diversa da quella cattolica. Aureliano ben esplica.
Si, credo si possa essere persone di fede diverse, ma non se si VUOLE testimoniare il cattolicesimo come capo agesci.

Stiamo un pò eccessivamente travisando la sigla dell'agesci, secondo me...

#16:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Martedì 28 Agosto 2007, 22:20
    —
Ciao a tutti,
questo post mi ha dato spunto di guardare vei vari documenti dove si parla della scelta Cattolica in AGESCI, e caspita non c'e' scritto da nessuna parte!
Beh a parte il nome dell'associazione (il che mi pare molto importante).

Penso che il capo in Coca AGESCI debba essere Cristiano Cattolico, non ci sono mezze misure.
Quando nel patto associativo di parla di "secondo la fede che è loro donata da Dio", non si chiede a chichessia di valutarla, meno che meno la CoCa o un singolo capo. Perche' parte dal fatto che la fede e' un dono di Dio.
L'AGESCI fa una proposta religiosa di matrice Cattolica, punto. B-P diceva che non si puo' separare lo scoutismo dalla crescita spirituale in una confessione (=> non puo' esserci uno scout ateo propriamente detto), non che "non e' possibile unire una sola proposta di fede allo scoutismo" e nemmeno "che devono esserci tante proposte di fede". Ora non ricordo il post, ma e' stato affermato che se uno testimonia la fede cattolica non testimonia lo scoutismo, ditemi un punto in cui le due cose non coincidano!
Per come è strutturata la proposta spirituale dell'AGESCI non è possibile separare la proposta di fede dalla proposta scout, perche' la prima si appoggia e da significato alla seconda. Tanto che in branca RS i punti principali sono Strada, Comunità e Servizio, la fede non c'e' come punto a se, perche' lei e' nella strada, nella comunita' e nel servizio. (anche se nel mio gruppo siamo separatisti anche in questo...)

Tutto un altro discorso invece è per i ragazzi. L'AGESCI come associazione si propone a tutti, indipendentemente dalla religione, ma la proposta spirituale e' quella cattolica. Sta poi alla singola CoCa prevedere un percorso di crescita spirituale eventualmente differente per i ragazzi non cattolici, percorso che non può (purtroppo) concludersi con la Partenza.
In Italia siamo fortunati e possiamo anche scegliere di mandare i nostri ragazzi presso altre associazioni se la proposta cattolica non ci va bene (CNEGEI, ASSISCOUT, ex ARCISCOUT, e via dicendo ).
Io ho piu' di uno scout non cattolico, pero' a loro la proposta e' medesima che agli altri, quando proponiamo la confessione a loro proponiamo solo un dialogo con l'AE che e' un uomo ne piu' ne meno che un altro capo. Idem per messa e tutto il resto. Per ora non ho mai avuto ragazzi di una fede differente.

Uomodelbosco (se non erro) chiedeva che significato avesse avere un AE se tutti i capi sono catechisti.
Ogni laico cristiano cattolico (ma penso il cristiano in generale) ha 3 uffici da compiere:
- ufficio regale
- ufficio sacerdotale
- ufficio profetico

cito:

"I laici partecipano all’ufficio sacerdotale, per cui Gesù ha offerto se stesso sulla croce e si offre continuamente nelle celebrazioni eucaristiche, unendosi a lui nell’offerta di se stessi e della loro attività. Le preghiere, le buone opere, il lavoro quotidiano, le sofferenze, la vita familiare, il sollievo spirituale e corporale, se sono compiuti nello Spirito, diventano sacrifici graditi a Dio per Gesù Cristo. In quanto partecipi dell’ufficio sacerdotale di Cristo, i laici sono specificamente chiamati a consacrare il mondo a Dio, “operando santamente dappertutto come adoratori” (Lumen Gentium, 34).

La partecipazione all’ufficio profetico di Cristo rende particolarmente idonei a esercitare “una preziosa azione per l’evangelizzazione del mondo” (Lumen Gentium, 35) mediante la parola, la testimonianza, l’apostolato, la seminagione di quella sapienza e di quella speranza, alle quali l’umanità anela, spesso inconsapevolmente. Il Concilio sottolinea che principalmente nella vita coniugale e familiare - per il fatto che gli sposi sono essi stessi i ministri del matrimonio - i laici svolgono il loro ruolo profetico (cf. Lumen Gentium, 35).

Gesù Cristo è Re soprattutto perché, fattosi obbediente fino alla morte di croce, è stato esaltato dal Padre e costituito Signore di tutto l’universo. Ebbene, i fedeli laici partecipano alla sua missione regale sia attraverso la mortificazione per vincere in se stessi il regno del peccato, sia lavorando per far prevalere il regno della verità, della giustizia e della pace, diffondendo ovunque lo spirito del Vangelo. Essi, conoscendo da vicino il valore della creazione, riconducono ogni cosa alla sua vera finalità anche mediante le attività propriamente secolari, affinché il mondo raggiunga “il suo fine nella giustizia, nella carità e nella pace” (Lumen Gentium, 36). "
(http://www.vatican.net/holy_father/john_paul_ii/angelus/1987/documents/hf_jp-ii_ang_19870301_it.html)

Pero' l'AE e' un ministro di Dio, che e' diverso dal singolo laico. Il don, solo per il fatto di essere laureato in teologia, conosce sicurmente meglio le scritture ed e' testimone di una adesione alla fede diversa da quella del laico.

Riguardo alla pluralità di proposta, si e' vero che forse si perde a non avere capi di fedi differenti, pero' verrebbero meno al significato stesso dell'AGESCI, della proposta cattolica. Perche' la proposta si basa sull'esempio, se ho un capo che mi porta l'esempio mussulmano non puo' essere un capo agesci.
E un altro discorso se invece porti i ragazzi a interagire con le altre religioni, noi siamo andati con l'alta sq ad una veglia interconfessionale, iniziata dopo il tramonto del sabato per aspettare il riposo degli ebrei Smile

Spero di aver dato il mio contributo...

Leo

#17:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 08:12
    —
Leo79 ha scritto:
questo post mi ha dato spunto di guardare vei vari documenti dove si parla della scelta Cattolica in AGESCI, e caspita non c'e' scritto da nessuna parte!
Beh a parte il nome dell'associazione (il che mi pare molto importante).

Esattamente: non è detto in nessuna parte.
Il fatto che la C richiami con chiarezza Cattolico è certamente quanto definisce l'associazione, ma NON può essere sufficiente per diventare il discriminante per lasciare fuori qualcuno dallo scoutismo, men che meno se si tratta di Cristiani come noi.
Facciamo un gran parlare di P.A. e poi ci basta la C della sigla? ma allora che discutiamo di documenti a fare?
Citazione:
Penso che il capo in Coca AGESCI debba essere Cristiano Cattolico, non ci sono mezze misure.

Io penso, ovviamente, di no. E lo dice il P.A.
Citazione:
L'AGESCI fa una proposta religiosa di matrice Cattolica, punto. B-P diceva che non si puo' separare lo scoutismo dalla crescita spirituale in una confessione

Corretto, però guardava anche con apprensione al fatto che la crescita massiccia di scout cattolici potesse portare ad una divisione dello scoutismo.
Nel 1925 ci fu l'Anno Santo e una nutrita partecipazione di Scouts da tutto il mondo stava ad indicare la crescita dello Scoutismo cattolico, che non passò inosservata a B.P., il quale ebbe a dire che era molto contento che gli scouts andassero ad incontrare il S.Padre, ma che bisognasse fare attenzione a non voler fare "un movimento all'interno di un movimento" dato che questo sarebbe stato "contro alla sostanza stessa dello Scoutismo che non fa distinzioni tra scouts di religioni diverse".
E noi, ragionando così, stiamo appunto creando movimenti distinti all'interno di un movimento Scout.

Citazione:
In Italia siamo fortunati e possiamo anche scegliere di mandare i nostri ragazzi presso altre associazioni se la proposta cattolica non ci va bene (CNEGEI, ASSISCOUT, ex ARCISCOUT, e via dicendo ).

Mah, mica tanto direi. La capillare diffusione dell'Agesci fa si che spesso sia l'UNICA possibilità per fare Scoutismo. Nella mia provincia ci sono circa 10 gruppi Agesci, nessun altro gruppo di altra associazione. Esiste un solo gruppo Asci in tutta la regione (km. 50 circa), due gruppi FSE e alcuni CNGEI (circa 100 km).
Da me l'unica possibilità è l'Agesci.
Citazione:
Io ho piu' di uno scout non cattolico, pero' a loro la proposta e' medesima che agli altri,

E come puoi ben capire non si fa loro un buon servizio, perchè lo scoutismo funziona se è ad personam, non se il gregge segue indistintamente tutto lo stesso programma senza distinzioni.
rinocerontecaparbio ha scritto:
saranno problemi E dell'associazione protestante (sbaglio, o ci sono gli scout valdesi?) E del ragazzo cattolico. Chi sono io per criticarli?

beh, questo è come dire "fatti loro, se ci riescono..." ma come ben sai (sempre che esista una associazione valdese, cosa che dubito), le proporzioni di diffusione associativa non sono paragonabili e sono, di fatto, una esclusione se si ragiona così.

#18:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 09:21
    —
Ciao a tutti,

[quote="uomodelbosco"][quote="Leo79"]questo post mi ha dato spunto di guardare vei vari documenti dove si parla della scelta Cattolica in AGESCI, e caspita non c'e' scritto da nessuna parte!
Beh a parte il nome dell'associazione (il che mi pare molto importante).
[/quote]
Esattamente: non è detto in nessuna parte.
Il fatto che la C richiami con chiarezza Cattolico è certamente quanto definisce l'associazione, ma NON può essere sufficiente per diventare il discriminante per lasciare fuori qualcuno dallo scoutismo, men che meno se si tratta di Cristiani come noi.
Facciamo un gran parlare di P.A. e poi ci basta la C della sigla? ma allora che discutiamo di documenti a fare?
[/quote]

Se ho occasione cerco di chiederlo a qualche capo "esperto" di documenti vari e di storia associativa...

[quote][quote]L'AGESCI fa una proposta religiosa di matrice Cattolica, punto. B-P diceva che non si puo' separare lo scoutismo dalla crescita spirituale in una confessione[/quote]
Corretto, però guardava anche con apprensione al fatto che la crescita massiccia di scout cattolici potesse portare ad una divisione dello scoutismo.
Nel 1925 ci fu l'Anno Santo e una nutrita partecipazione di Scouts da tutto il mondo stava ad indicare la crescita dello Scoutismo cattolico, che non passò inosservata a B.P., il quale ebbe a dire che era molto contento che gli scouts andassero ad incontrare il S.Padre, ma che bisognasse fare attenzione a non voler fare "un movimento all'interno di un movimento" dato che questo sarebbe stato "contro alla sostanza stessa dello Scoutismo che non fa distinzioni tra scouts di religioni diverse".
E noi, ragionando così, stiamo appunto creando movimenti distinti all'interno di un movimento Scout.[/quote]

Considera il contesto, siamo agli albori dello scoutismo, era molto più piccolo (numericamente) di come e' ora, con il passare del tempo è inevitabile che si formino delle "correnti". E' sbagliato se lo scoutismo cattolico facesse scoutismo a se, invece non succede cosi', siamo parte del WOSM/WAGGGS ne più ne meno degli altri.
Io sinceramente faccio fatica a capire come riesca il CNGEI ad offrire una crescita spirituale di fede in fedi diverse. Se avessi un ragazzo mussulmano avrei grossi problemi a fargli catechesi islamica, per il semplice fatto che non la conosco...
Poi non e' solo catechesi, la religione e' un modo di vivere, modo di vivere che si riflette con quello che fai.
La nostra ragazza che e' stata al jamboree ha detto che quando stava con i ragazzi dei paesi islamici si sentiva portata in palmo di mano (non perche' era lei, ma perche' era ragazza), cosa che nel nostro reparto non succede!


[quote][quote]In Italia siamo fortunati e possiamo anche scegliere di mandare i nostri ragazzi presso altre associazioni se la proposta cattolica non ci va bene (CNEGEI, ASSISCOUT, ex ARCISCOUT, e via dicendo ).
[/quote]
Mah, mica tanto direi. La capillare diffusione dell'Agesci fa si che spesso sia l'UNICA possibilità per fare Scoutismo. Nella mia provincia ci sono circa 10 gruppi Agesci, nessun altro gruppo di altra associazione. Esiste un solo gruppo Asci in tutta la regione (km. 50 circa), due gruppi FSE e alcuni CNGEI (circa 100 km).
Da me l'unica possibilità è l'Agesci.
[quote]Io ho piu' di uno scout non cattolico, pero' a loro la proposta e' medesima che agli altri,[/quote]
E come puoi ben capire non si fa loro un buon servizio, perchè lo scoutismo funziona se è ad personam, non se il gregge segue indistintamente tutto lo stesso programma senza distinzioni.
[/quote]

allora puoi cominciare ad aprire una sezione CNGEI Smile
Per esempio a Longarone c'e' solo un gruppo FSE e nessun AGESCI, se vuoi andare in AGESCI devi scendere fino a Belluno.
Si indubbiamente l'AGESCI è diffusa maggiormente rispetto alle altre associazioni, ma risponde anche alla richiesta del territorio.
A Verona ci sono circa 30 gruppi AGESCI e due gruppi CNGEI (suddivisi in 3 sezioni), la scelta e' possibile, ma solo per il fatto che il rapporto sia 15 a 1 indica che il territorio preferisce la proposta cattolica a quella pluriconfessionale.

Ciao Leo

#19:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 09:59
    —
Leo79 ha scritto:
Se avessi un ragazzo mussulmano avrei grossi problemi a fargli catechesi islamica, per il semplice fatto che non la conosco...

Appunto, però nessuno mi direbbe che è bene rifiutare un ragazzo musulmano.
Quindi? Lui è lì, e noi gli facciamo un gran servizio per aiutarlo nella sua fede parlandogli di Cristianesimo...bah...
Capisci com'è pelosa la faccenda?
Capi Cristiani ma di altra confessione NO, ragazzi addirittura di altre fedi SI. E poi per cosa? Per una speranza che questo diventi Cristiano? Ma a lui può non fregare nulla del cristianesimo. Lui è lì perchè vuole essere Scout, ed è stato accettato percheè SPESSISSIMO l'unica possibilità è l'Agesci!
Citazione:
Si indubbiamente l'AGESCI è diffusa maggiormente rispetto alle altre associazioni, ma risponde anche alla richiesta del territorio.

Guarda, su questo sono molto dubbioso, vorrebbe dire che c'è una quantità di praticanti che invoca a gran voce uno scotuismo cattolico, ma da quanto vedo non è così.
E' la domanda che genera l'offerta o viceversa?
Siamo così sicuri che l'offerta di scoutismo cattolico non sia così elevata rispetto ad altre forme da generare - consentitemi l'esempio - una sorta di "mercato drogato"?
Per esperienza diretta, e parlo di genitori ex scout che attualmente hanno i loro figli negli scout Agesci: una minimissima parte è praticante e credo non avrebbero nessuna difficoltà a mandare il loro figli in altra associazione.
rendiamoci conto in primis che l'imponente disponibilità di strutture che la chiesa può mettere a disposizione - in tempi brevi - ad un gruppo scout non è paragonabile alla fatica che dovrebbe fare un gruppo non cattolico per crescere di numero.

#20:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 10:01
    —
Leo79 ha scritto:

A Verona ci sono circa 30 gruppi AGESCI e due gruppi CNGEI (suddivisi in 3 sezioni), la scelta e' possibile, ma solo per il fatto che il rapporto sia 15 a 1 indica che il territorio preferisce la proposta cattolica a quella pluriconfessionale.



Oppure che sia più facile dal punto di vista logistico fare una proposta confessionale...già a partire dalle sedi: quanti di noi hanno la sede in parrocchia o comunque in oratori o centri collegati ad essa? Credo la maggior parte...

#21:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 11:08
    —
Ultimamente sta diventando piu' semplice il contrario...
So di due realta' in cui la parrocchia tira indietro e rivuole/non concede gli spazi e dei rispettivi comuni/circoscrizioni che ne offrono.
Sicuramente e' piu' facile avere una sede in parrocchia, ma vi sono un'infinita di sedi che non sono parrocchiali (vedi CNGEI, ex ARCISCOUT, etc...)

Leo

#22:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 11:25
    —
E' su quell'infinità di sedi non parrocchiali che ho qualche dubbio, Leo79...pensa solamente alla burocrazia (e perchè no? motivi politici) che pesa su una simile scelta...
Però trovo interessante quanto hai citato. In base alla tua esperienza, quali sono i motivi che vedono parrocchie ritirare l'appoggio a gruppi scout?

#23:  Autore: Simone_T MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 12:31
    —
non credo che l'Agesci debba sentirsi in colpa perchè è più diffusa o perchè gli concedono delle sedi in parrocchia.
la scelta dello scautismo cattolico deve (dovrebbe?) basarsi su una adesione ben più importante che non a biechi vantaggi logistici.
quindi io sono un capo agesci perchè credo in questo scautismo e in questa proposta e non perchè c'ho il gruppo vicino casa.
inoltre confermo che sono molto numerosi gli episodi di "intolleranza" da parte dei parroci verso gli scout ed il loro modo di fare.
Molte sono le battaglie che si fanno nella propria piccola realtà per "farsi accettare" da una realtà, la parrocchia, che spesso ci vorrebbe più addomesticati.
Quindi non sono sempre rose, fiori e portoni spalancati per farci stare gli scout.
Poi ci sono gli scout che non si comportano come tali e a quel punto il parrocco fa solo ciò che è giusto.

3 anni fa in coca da noi chiese di entrare una ragazza cristiana-ortodossa.
grandi discussioni, opinioni diverse, alla fine, notando i molti riferimenti alla scelta cristiana sui vari documenti associativi, contattammo persone a diversi livelli chiedendo una loro opinione.
molti di loro ci confermarono, ed alcuni erano presenti fisicamente, che nel '74 al momento della nascita dell'Agesci si intendeva, di fatto, un'associazione cristiana-cattolica.
Vi riporto l'esperienza senza commentarla e solo per contribuire alla discussione.

#24:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 13:53
    —
Simone_T ha scritto:
non credo che l'Agesci debba sentirsi in colpa perchè è più diffusa o perchè gli concedono delle sedi in parrocchia.

Nessuno ha parlato di colpe.
Citazione:
la scelta dello scautismo cattolico deve (dovrebbe?) basarsi su una adesione ben più importante che non a biechi vantaggi logistici.
quindi io sono un capo agesci perchè credo in questo scautismo e in questa proposta e non perchè c'ho il gruppo vicino casa.

Ovvio, ma questo puoi chiederlo ad un Capo, non ad un ragazzo, che è interessato ad essere Scout. Punto. E spessissimo è una scelta di scoutismo cattolico solo perchè:
1) la sede è comoda vicina a casa
2) ci va già l'amico
3) non ci sono altre possibilità di scelta.
Citazione:
3 anni fa in coca da noi chiese di entrare una ragazza cristiana-ortodossa.
grandi discussioni, opinioni diverse, alla fine, notando i molti riferimenti alla scelta cristiana sui vari documenti associativi, contattammo persone a diversi livelli chiedendo una loro opinione.
molti di loro ci confermarono, ed alcuni erano presenti fisicamente, che nel '74 al momento della nascita dell'Agesci si intendeva, di fatto, un'associazione cristiana-cattolica.
Vi riporto l'esperienza senza commentarla e solo per contribuire alla discussione.

Beh, il fatto che "guarda, si intendeva una associazione cattolica, però non l'abbiamo scritto perchè mah...chi si ricorda più?...forse perchè il vicino di casa dei mei genitori non voleva fosse scritto"....beh...
Io mi attengo ai fatti SCRITTI e quelli non dicono che un ortodosso non può essere Capo in Agesci.
ma voi avete fatto di più, mi sembra: siete andati a chiedere alla memoria storica vivente della fusione Asci-Agi per dare il sigillo a cosa poi? Da come scrivi intendo che la ragazza non sia stata accettata. Lo confermi?

#25:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 15:06
    —
[quote="uomodelbosco"]E' su quell'infinità di sedi non parrocchiali che ho qualche dubbio, Leo79...pensa solamente alla burocrazia (e perchè no? motivi politici) che pesa su una simile scelta...
Però trovo interessante quanto hai citato. In base alla tua esperienza, quali sono i motivi che vedono parrocchie ritirare l'appoggio a gruppi scout?[/quote]

In un caso, un gruppo apre il branco, chiesta al consiglio pastorale una stanza la risposta e' stata che le stanze sono già tutte impegnate (ed e' vero) di utilizzare il magazzino come sede del branco. (stanza 3 x 4 con 4 gabinetti funzionanti senza sifone... (vi lascio immaginare l'odore...) )

Nel secondo caso, avviati i lavori di ristrotturazione delle opere parrocchiali, la sede del reparto non è più a norma (non lo era nemmeno prima), per cui niente sede al reparto, dato che non ve ne erano altre.

Si certo e' vero parlare di "infinita'" è eccessivo, pero' di sedi non parrocchiali ve ne sono.

Leo

#26:  Autore: Simone_T MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 15:11
    —
"Ovvio, ma questo puoi chiederlo ad un Capo, non ad un ragazzo, che è interessato ad essere Scout. Punto. E spessissimo è una scelta di scoutismo cattolico solo perchè:
1) la sede è comoda vicina a casa
2) ci va già l'amico
3) non ci sono altre possibilità di scelta. "


io offro una proposta e la presento chiara e tonda ai genitori (nel caso, maggioritario, in cui si entri negli scout da piccoli) o al ragazzo stesso.
la proposta è chiara, le alternative pure e le presento senza timori
Se li sento timidi sulla proposta di fede gli ricordo che ci sono nelle vicinanze gruppi appartenenti al cngei o ad altre associazioni che portano avanti una proposta in parte differente a quella nostra Agesci.
poi la scelta è la loro e non posso certo chiedergli ogni 3 riunioni se sono ancora convinti o se c'hanno ripensato.
ti posso assicurare poi che oggi, anno 2007, spesso la componente fede è più una negatività che altro per i genitori.
molti di loro sono non credenti o in aperta contestazione con la Chiesa e quindi dirgli che, ad esempio, tu porterai suo figlio alla Messa tutte le domeniche è un punto a tuo sfavore.
e allora se vogliono una proposta diversa che se la vadano a cercare anche se questo comporta magari diversi km in più.
io per una figlia/o li farei pur di fargli vivere l'esperienza che reputo migliore per loro.

il discorso dell'amico ovviamente vale per tutti.
anche nel cngei sarà pieno di ragazzi/e entrati perchè l'amichetto andava li.

sulla possibiltà di scelta, che dirti? a tutti piacerebbe essere diffusi su tutto il territorio nazionale.
siamo tutti impegnati come capi anche per diffondere il movimento no?

si lo confermo.
la ragazza non è entrata in comunità capi.

#27:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 15:30
    —
[quote="uomodelbosco"][quote="Leo79"]Se avessi un ragazzo mussulmano avrei grossi problemi a fargli catechesi islamica, per il semplice fatto che non la conosco...
[/quote]
Appunto, però nessuno mi direbbe che è bene rifiutare un ragazzo musulmano.
Quindi? Lui è lì, e noi gli facciamo un gran servizio per aiutarlo nella sua fede parlandogli di Cristianesimo...bah...
Capisci com'è pelosa la faccenda?
[/quote]

A me non sembra pelosa...
Ti spiego il mio punto di vista, io prima sono cristiano cattolico, poi scout.
Per cui nel mio fare scoutismo e' scoutismo cattolico in modo indivisibile.
Penso che anche l'AGESCI sia istituita così, scoutismo cattolico. E tornado sul discorso dell'esempio questo porta al fatto che non vi possano essere capi non cattolici in CoCa

I ragazzi e' un'altra cosa, quanto detto la missione di ogni fedele e' di evangelizzazione, certo non con la spada ed il libro alla veneziana, ma questo non toglie che è mio compito cercare di portare sulla (mia) retta via le persone.
Prima di tutto lo scoutismo (indipendentemente dalla religione) deve insegnare al discernimento, certo come dicevi puo' essere fazioso portare sempre e solo un modo di vedere, ma sta al capo offrire al ragazzo occasioni di autoeducazione. Da li le veglie multi confessionali, incontrare persone con idee religiose differenti e via dicendo.
Anche in coca ogni tanto festeggiamo la pasqua ricalcando alcuni riti ebraici, spiegandone le motivazioni e via dicendo. Questo perche' è giusto conoscere un po' le altre religioni.

Il ragazzo mussulmano, e' vero che dargli solo l'esempio cattolico certo non lo fa crescere nell'islam, sarebbe meglio cercare di offrirgli anche un po' di crescita nella sua religione, ma lui o i suoi genitori che lo hanno mandato sanno benissimo che per noi la fede "giusta" e' quella cattolica. Se accetti questo ben accetto in AGESCI, altrimenti la staff che riesce a dargli anche un po' di catechesi islamica fa una cosa sicuramente ben gradita ma in più.

Su un punto non ci piove, cioe' che bisogna rispettare le suoi precetti, nel limite che non prevarichino quelli della religione cattolica. (sembra cattolici di serie A, resto serie B, ma se parti dall'idea che l'AGESCI e' per cattolici la frase è giustificata).


[quote]
Guarda, su questo sono molto dubbioso, vorrebbe dire che c'è una quantità di praticanti che invoca a gran voce uno scotuismo cattolico, ma da quanto vedo non è così.
E' la domanda che genera l'offerta o viceversa?
[/quote]

Penso che la domanda/offerta sia un cane che si morde la coda Smile
Ti dico, se a Verona ci fosse cosi' poca adesione all'ideale cattolico certo il rapporto dei gruppi non sarebbe 15 a 1.
Avremmo tanti spostamenti da AGESCI a CNGEI, in particolare nella mia zona, che dista 5 km dalla sede del CNGEI. Zona in cui ci sono ben 6 gruppi.

[quote]
Per esperienza diretta, e parlo di genitori ex scout che attualmente hanno i loro figli negli scout Agesci: una minimissima parte è praticante e credo non avrebbero nessuna difficoltà a mandare il loro figli in altra associazione.
[/quote]

Puoi vederla cosi', l'AGESCI assume il tono del "male minore" per far fare dello scoutismo a mio figlio.
Mi spiace questo, pero' uno deve scegliere in base a quello che c'e', altrimenti si adopera per fare altrimenti.
Ad esempio aprire un nuovo gruppo CNGEI... (o di altra associazione) (poi il CNGEI mi deve la percentuale sui censimenti dei gruppi faccio aprire con questo post! Smile )
Un esempio, un mio amico sta cercandi di aprire un reparto AGESCI in un paese in cui la gran parte degli scout e' CNGEI, gli AGESCI presenti devono andare nel paese a 6-7 km di distanza, non per far concorrenza, ma perche' la parrocchia ne sente la necessita'.

[quote]
rendiamoci conto in primis che l'imponente disponibilità di strutture che la chiesa può mettere a disposizione - in tempi brevi - ad un gruppo scout non è paragonabile alla fatica che dovrebbe fare un gruppo non cattolico per crescere di numero.[/quote]

Ti faccio un esempio: FSE, perche' pur essendo cattolica, meglio vista dalla CEI in diverse province, non e' grande come l'AGESCI ?
A Verona non esiste, ma a Treviso si e convive con l'AGESCI (non so in che rapporti numerici).

Penso che stiamo divagnado, a mio avviso il nocciolo del discorso sta tutto sul fatto che:
- prima sei scout poi cattolico
- prima sei cattolico e poi sei scout

per quello che riguarda i capi in CoCa.

Leo

#28:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 15:57
    —
Leo79 ha scritto:
Penso che stiamo divagnado, a mio avviso il nocciolo del discorso sta tutto sul fatto che:
- prima sei scout poi cattolico
- prima sei cattolico e poi sei scout

Si, possiamo anche vederla così, nei minimi termini, e, come ho già avuto modo di dire, ognuno ha la sua risposta.
Ripeto la mia:
Prima si è Scout e poi si è cattolici. Per due evidenti motivi: Prima di tutto lo scoutismo è in sè un valore che sovrasta e completa le religioni cercandone un avvicinamento, e non viceversa. Secondo: cercando in tutti i modi di incasellare gli scout in base alla religione si va contro lo spirito stesso dello scoutismo che "non fa differenza, in pratica, tra religioni diverse".
Citazione:
Anche in coca ogni tanto festeggiamo la pasqua ricalcando alcuni riti ebraici, spiegandone le motivazioni e via dicendo. Questo perche' è giusto conoscere un po' le altre religioni.

Questro è fare dei piccoli assaggi, ma lo scoutismo non si nutre di questo, si nutre dell'imparare facendo, e nel caso specifico è facendo strada insieme ad altre fedi, ogni giorno, non una volta così, per vedere.
simone_t ha scritto:
ti posso assicurare poi che oggi, anno 2007, spesso la componente fede è più una negatività che altro per i genitori.
molti di loro sono non credenti o in aperta contestazione con la Chiesa e quindi dirgli che, ad esempio, tu porterai suo figlio alla Messa tutte le domeniche è un punto a tuo sfavore.

Beh, e allora che ci fanno in Agesci se non per i motivi detti prima?
Citazione:
si lo confermo.
la ragazza non è entrata in comunità capi

Mi spiace molto di questo, credo si sia persa una occasione di crescita reciproca e di diomostrazione che gli scout sono pronti alla frontiera per trovare risposte di unione e non di divisione.

#29:  Autore: Simone_T MessaggioInviato: Mercoledì 29 Agosto 2007, 17:09
    —
Citazione:

Beh, e allora che ci fanno in Agesci se non per i motivi detti prima?


questo dovresti chiederlo ai loro genitori.

Citazione:

Mi spiace molto di questo, credo si sia persa una occasione di crescita reciproca e di diomostrazione che gli scout sono pronti alla frontiera per trovare risposte di unione e non di divisione.


non ti nascondo che l'episodio mi ha fatto molto riflettere e di certo non l'abbiamo vissuto a cuor leggero.
sicuramente credo che non si possa andare ad "interpretazione" e che servirebbe un pronunciamento chiaro dell'associazione.
e questo proprio perchè i testi cardine non sono espliciti come su altri aspetti.

#30:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 30 Agosto 2007, 08:05
    —
simone_T ha scritto:
non ti nascondo che l'episodio mi ha fatto molto riflettere e di certo non l'abbiamo vissuto a cuor leggero.
sicuramente credo che non si possa andare ad "interpretazione" e che servirebbe un pronunciamento chiaro dell'associazione.
e questo proprio perchè i testi cardine non sono espliciti come su altri aspetti.

E' il maledetto vizio agesci di dare un colpo alla botte e una al cerchio per lasciare vie di fuga che poi si trasformano in confusione senza ottenere nè il colpo alla botte nè il colpo al cerchio.
Per restare in topic, per esempio, le due posizioni contrapposte hanno trovato giustificazione sia nell'accettazione del Capo diversamente cristiano, sia nell'esclusione. E alla fine, non essendoci chiarezza "dall'alto", uscendo dalle interpretazioni rimane un senso di delusione, come se cose ovvie debbano sempre essere conquistate con le unghie e con arrampicate logico-filosofiche.
Da lì l'escamotage "la coca è sovrana" da cui derivano 1.000 interpretazioni e 1.000 coca diverse con 1.000 risultati diversi. Con l'unico risultato finale che è: discussioni infinite e senso di sconfitta.
Citazione:
questo dovresti chiederlo ai loro genitori.

Vero, ma consentimi un riepilogo: il ragazzo, poverello, dobbiamo accettarlo perchè non capisce. I genitori, poverelli, prima o poi capiranno, il Capo poverello un bel niente, deve essere un tosto granitico senza alcun dubbio o cedimento, conoscere a memoria P.A., Sacre Scritture, e quant'altro e immolarsi sull'altare per consentire a gente che non gli frega niente di partecipare a smozzichi e bocconi ad una attività che viene vissuta spesso come una alternativa al corso di judo?
Direi che prima di seccare senza delicatezze i Capi non-perfettamente-cristiani-come-lo-intendiamo-noi bisogna scremare un pò di più i partecipanti all'avventura, no?

#31:  Autore: Simone_T MessaggioInviato: Giovedì 30 Agosto 2007, 11:54
    —
non credo sia un maledetto vizio dell'agesci.
in questo caso però credo si debba essere più chiari.
anche per evitare quello che dici tu e che io condivido e cioè che la risposta "la co.ca è sovrana"
a volte non basta.

si, al capo chiedo di conoscere i testi sacri.
è un suo dovere e non una facoltà
ai genitori, che sono degli adulti, spiego con chiarezza le cose.
di più non posso fare.
non ci vuole molto a capire che sono un gruppo cattolico, che porterò tuo figlio a Messa
e che gli farò vivere un percorso spirituale.
vivrà questo e tutto il resto che caratterizza l'educazione scout (avventura, servizio, gioco..)
è come se mi ponessi il problema del dormire in tenda.
io ti avverto subito che tuo figlio sarà fuori diversi weekend, 2 settimane l'estate e che
dormirà in una tenda.
se poi il padre a marzo decide che questo non gli piace...amen.
oltre a motivare la mia scelta e a cercare un dialogo non credo di poter fare di più.

#32:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 30 Agosto 2007, 13:05
    —
quoto simone...
e:
Citazione:
l'escamotage "la coca è sovrana" da cui derivano 1.000 interpretazioni e 1.000 coca diverse con 1.000 risultati diversi.

perchè molto spesso, le 1000 sono 1000 situazioni diverse...con 1000 persone diverse...

#33:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 30 Agosto 2007, 14:14
    —
rinocerontecaparbio ha scritto:
si, al capo chiedo di conoscere i testi sacri.
è un suo dovere e non una facoltà
ai genitori, che sono degli adulti, spiego con chiarezza le cose.
di più non posso fare.

Beh, non credo invece ci sia la facoltà per i genitori di scegliere se sta bene o no.
Io pretenderei la stessa coerenza che viene loro concessa. Qui si fa questo e quello siete d'accordo? Si. E poi si comincia con questo no, quello non mi va.
Io non sono assolutamente dell'idea che il Capo debba essere un Santo mentre i genitori (e anche i figli, a volte, và...) vengono li e dicono/fanno come vogliono.
Spiegare con chiarezza le cose e poi, mi spiace, ma per dovere verso chi le cose le ha ben capite, quella è la porta....
Citazione:
perchè molto spesso, le 1000 sono 1000 situazioni diverse...con 1000 persone diverse...

Questo va bene se ci sono 1.000 modi diversi di interfacciarsi con un problema specifico. Ma non può essere la stessa cosa sulle cose basilari. Quelle devono essere poche, nette e a prova di filosofia spicciola.

#34:  Autore: AKELA Mn MessaggioInviato: Mercoledì 05 Settembre 2007, 21:05
    —
Secondo me bisogna evitare di fare di tutte le erbe un fascio e di chiarire alcune cose.
E' vero che nel patto associativo si parla di scelta cristiana ma è anche vero che la sigla della nostra associazione ha una C che sta per Cattolici. Quindi pur rispettando le altre fedi se un rover o una scolta entra in comunità capi deve essere di questa fede anche perché il capo è anche un capo catechista e con la metodologia scout insegna i valori del cattolicesimo ai ragazzi.
Penso anche che prima di criticare bisognerebbe meglio conoscere la differenza tra la nostra e le altre fedi cristiane.
Si è parlato genericamente di Ortodossi e Protestanti. Ma la differenza dalla religione cattolica è ben differente. Le differenze presenti tra la Chiesa di Roma e quelle Orientali è soprattutto culturale (l'uso del Greco e dello Slavo come Lingua liturgica, il calendario, la celebrazione del battesimo per immersione, il modo di fare il segno della croce) più che dogmatica (anche gli Ortodossi hanno il Culto della Vergine Maria, dei Santi ed i Sacramenti come noi) a differenza dei Protestanti dove c'è una forte divergenza dottrinaria (assenza della S. Messa, mancanza del culto della Vergine Maria e dei Santi, l'unico sacramento riconosciuto è il battesimo).
In uno dei nostri due branchi tempo fa ci fu un bambino romeno ortodosso che poi lasciò il branco per il problema fede secondo me in questo si sarebbe potuto (magari con una maggiore conoscenza) da parte dei capi ovviare il problema, ma a volte anche i capi parlano tanto di tolleranza e di rispetto senza conoscere nulla dicendo castronerie (come un capo che confuse la fede di una ragazza indiana sikh con gli Sciiti).
Detto questo penso che un capo di fede ortodossa potrebbe anche essere accettato (ma con molti dubbi) così come uno della chiesa uniata (gli Ucraini) ma penso che avrebbe comunque problemi nei momenti di fede con la sua unità.

#35:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 09:29
    —
Concordo in tutto con AKELA Mn.
Mi meraviglia l'atteggiamento e l'impegno di uomodelbosco nel cercare di "cambiare" l'agesci....secondo me la sua è una lotta sbagliata, se un "aspirante capo" non è cattolico è meglio se va in un gruppo CNGEI piuttosto che AGESCI perchè vivrà meglio il suo cammino di fede, più liberamente....e soprattutto potrà portare meglio la testimonianza della SUA fede ai ragazzi! La scarsa diffusione di gruppi CNGEI in Italia è un problema....ma la soluzione non può essere quella di cambiare l'Agesci quanto piuttosto cercare di aiutarci reciprocamente!

In fondo concordo con BP, lo scoutismo "ideale" è quello che non si ferma su una sola religione ma preferisco presentare ai ragazzi un percorso di fede migliore (essendo la mia religione riesco a farlo più preciso ed intenso) e di cui riesco meglio ad essere testimone!

#36:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 10:33
    —
Veleno ha scritto:
... se un "aspirante capo" non è cattolico è meglio se va in un gruppo CNGEI piuttosto che AGESCI perchè vivrà meglio il suo cammino di fede, più liberamente....e soprattutto potrà portare meglio la testimonianza della SUA fede ai ragazzi! La scarsa diffusione di gruppi CNGEI in Italia è un problema....ma la soluzione non può essere quella di cambiare l'Agesci quanto piuttosto cercare di aiutarci reciprocamente!

A dire il vero la battaglia non è solo di uomodelbosco (... te pareva c'è pure porcellino...).
Spesso le battaglie nascono da situazioni vissute. Non è semplicemente un esercizio teorico.
Io ho fatto il lupetto in Asci (per età essendo nato nel 1960), lo scout in Asci e poi Agesci, il novizio rover capo (reparto e clan) in Agesci. La mia famiglia di origine è tutta cattolica. Io stesso, pur con i miei distinguo, sono cattolico e pure piuttosto religioso, anche se non bigotto. Mi sposo in chiesa, classico matrimonio "associativo", celebra il nostro AE, i canti organizzati dal clan ecc.
A 30 anni divento protestante. Ma non sono stato folgorato da niente. il mio è stato un cammino graduale.
Quando nascono le mie figlie, pur non essendo più cattolici né io né mia moglie, siamo credenti cristiani senza una comunità di riferimento. Decidiamo di far battezare le nostre figlie e ci rivolgiamo allo stesso AE perché, comunque, la chiesa cattolica, fino ad allora, era stata l'unica a cui noi avessimo partecipato.
In seguito ci siamo avvicinati ad un altra chiesa.
Se abbiamo iscritto le figlie in Agesci è stato sia per una questione di praticità, che per la scelta esplicita di far vivere alle figlie anche un esperienza che contemplasse un "diverso" annuncio di fede.
Lo spirito era, anche per noi, quello del Patto Associativo Agesci
Citazione:
In una realtà sempre più multiculturale cogliamo come occasione di crescita reciproca l'accoglienza nelle Unità di ragazze e ragazzi di altre confessioni cristiane, nello spirito del dialogo ecumenico

Ora la mia figlia maggiore, che sta per entrare in noviziato, è già dispiaciuta del fatto che non potrà mai essere capo nel gruppo che l'ha vista crescere. Comunque, come ho già avuto modo di scrivere, lo spirito ecumenico, in tutti questi anni è stato da parte del gruppo scout praticamente inesistente, anche se non certo per cattiva volontà.
Veleno ha scritto:
In fondo concordo con BP, lo scoutismo "ideale" è quello che non si ferma su una sola religione ma preferisco presentare ai ragazzi un percorso di fede migliore (essendo la mia religione riesco a farlo più preciso ed intenso) e di cui riesco meglio ad essere testimone!

Effettivamente ora sto pensando, anche personalmente, di rivolgermi ad altre realtà scout.

#37:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 10:44
    —
Scusate. mi era sfuggito: giusto una piccola precisazione.
AKELA Mn ha scritto:
... a differenza dei Protestanti dove c'è una forte divergenza dottrinaria (assenza della S. Messa, mancanza del culto della Vergine Maria e dei Santi, l'unico sacramento riconosciuto è il battesimo).

I protestanti riconoscono anche l'Eucarestia: anche se non credono nella transustanziazione, cioè nella trasformazione di pane e vino in corpo e sangue di Cristo.
Comunque, la più importante, a detta di molti teologi anche cattolici, differenza dottrinaria consiste nella non accettazione del Magistero.

#38:  Autore: FenicotteroResidenza: Parma MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 11:44
    —
Forse potresti semplicemente sentire qualche altro gruppo AGESCI vicino, magari con cui avete contatti così non è nemmeno uno sradicamento totale... Non credo che tutti siano così rigorosi da non accettare un capo cristiano anche se di confessione diversa.

#39:  Autore: AKELA Mn MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 13:20
    —
Sì mi era sfuggita - tra l'altro una cosa non da poco - la questione dell'Eucarestia.
Il problema comunque rimane invariato è vero che l'Agesci nel suo statuto invita al dialogo ecumenico, ma resta sempre il fatto, molto semplice secondo me da capire, che se un capo è di fede luterana o metodista come può poi gestire un momento di catechesi secondo i dettami della Chiesa cattolica di fronte ai lupetti o a un reparto ?
Voglio sottolineare che ho il massimo rispetto per le Chiese riformate, e anche per i padri della Riforma (tanto che a volte il mio A.E. fa un po' di ironia sulla mia simpatia verso i Protestanti)
trovandomi in Inghilterra per preparare il nostro campo di gruppo per il Centenario ed essendo andato lì alcuni giorni prima degli altri capi una domenica mi sono recato al servizio religioso di una Chiesa anglicana quando due anni fa feci un campo coi lupetti a Gilwell Park li accompagnai a visitare una chiesa metodista e sempre a Gilwell Park mostrai a loro una pagoda buddista lì presente donata dagli Scout della Thailandia. L'invito al dialogo alla tolleranza e alla condivisione (soprattutto con le altre fedi cristiane data la vicinanza di fede) penso sia importante, il fatto però che un capo che non sia di fede cattolica non possa essere capo mi pare però ovvio in una associazione confessionale, in Germania e in Danimarca ci sono associazioni scout luterane, in Francia associazioni di scout di fede ebraica o islamica ? Pensate che accetterebbero un capo di fede cattolica ? Credo di no e non per mancanza di rispetto o di intolleranza.

#40:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 14:16
    —
b'è ma si sa che noi italiani siamo razzisti al contrario...

#41:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 15:21
    —
porcellino è molto bella la tua storia ma forse ti rispondi da solo...

porcellinopacifico ha scritto:
Se abbiamo iscritto le figlie in Agesci è stato sia per una questione di praticità, che per la scelta esplicita di far vivere alle figlie anche un esperienza che contemplasse un "diverso" annuncio di fede.


porcellinopacifico ha scritto:
Ora la mia figlia maggiore, che sta per entrare in noviziato, è già dispiaciuta del fatto che non potrà mai essere capo nel gruppo che l'ha vista crescere.


Mi spiace per tua figlia, avrà tutto il clan per capire i motivi dell'Agesci e sono certo che ci riuscirà....ma la questione l'avete creata voi! Avete scelto l'Agesci per fargli fare un'esperienza cristiana cattolica.....se l'Agesci accettasse capi protestanti verrebbe a mancare questa caratteristica! Si dovrebbe passre ad un annuncio più "generico"...insomma a qualcosa di diverso da quello che avevate scelto per lei!

Io mi auguro che faccia un buon clan, che ne esca convinta ed entusiasta dello scoutismo e che apra (magari con l'aiuto dei genitori) un gruppo CNGEI che possa dare possibilità a chi vuole uno scoutismo multireligioso di vivere le sue esperienze!!

Comunque, come ho già avuto modo di scrivere, lo spirito ecumenico, in tutti questi anni è stato da parte del gruppo scout praticamente inesistente, anche se non certo per cattiva volontà.
Veleno ha scritto:
In fondo concordo con BP, lo scoutismo "ideale" è quello che non si ferma su una sola religione ma preferisco presentare ai ragazzi un percorso di fede migliore (essendo la mia religione riesco a farlo più preciso ed intenso) e di cui riesco meglio ad essere testimone!

Effettivamente ora sto pensando, anche personalmente, di rivolgermi ad altre realtà scout.[/quote]

#42:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Giovedì 06 Settembre 2007, 22:09
    —
Veleno ha scritto:
Avete scelto l'Agesci per fargli fare un'esperienza cristiana cattolica.....se l'Agesci accettasse capi protestanti verrebbe a mancare questa caratteristica! Si dovrebbe passre ad un annuncio più "generico"...insomma a qualcosa di diverso da quello che avevate scelto per lei!

Carissimo Veleno apprezzo molto, sinceramente, il tuo spirito.
Ma, a dire il vero, io non ho detto di aver scelto l'Agesci per fargli fare unìesperienza cristiana cattolica... ma un "diverso" annuncio di fede (cito da me stesso...). In un'ottica ecumenica, come da patto associativo. Questo non lo rimpiango. Oltre tutto ci sono diversi, la maggior parte a dire il vero, dei capi che si sono dimostrati sempre molto "accoglienti". Il problema è che spesso nei fatti l'accoglienza era più un non cogliere la differenza, il che, purtroppo, si è tradotto in una sorta "volemose bene".

#43:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Venerdì 07 Settembre 2007, 09:47
    —
porcellinopacifico ha scritto:
Ma, a dire il vero, io non ho detto di aver scelto l'Agesci per fargli fare unìesperienza cristiana cattolica... ma un "diverso" annuncio di fede (cito da me stesso...). In un'ottica ecumenica, come da patto associativo. Questo non lo rimpiango. Oltre tutto ci sono diversi, la maggior parte a dire il vero, dei capi che si sono dimostrati sempre molto "accoglienti". Il problema è che spesso nei fatti l'accoglienza era più un non cogliere la differenza, il che, purtroppo, si è tradotto in una sorta "volemose bene".


Forse ho capito male io ma se volevi per tua figlia "un diverso annuncio di fede" e per questo l'hai mandata in un gruppo cristiano cattolico...mi aspetterei che quel "diverso annuncio" sia appunto un annuncio cattolico!

La tua storia mi sta facendo riflettere parecchio, non mi è mai capitato un ragazzo non cattolico e quindi non saprei bene come comportarmi....se davanti ad un non credente la via è semplice, si prova a fare evangelizzazione...davanti ad un credente di altra fede la situazione si fa più delicata ma...dovrebbe restare comunque l'intento di evangelizzazione...davanti ad un cristiano vacillo ancor di più eppure dovrebbe restare sempre immutata la via dell'annuncio! Difficile poi chiedere ad un capo agesci (quindi preparato su una sola fede) di gestire momenti pluriconfessionali!
Diciamo che davanti al tuo particolare caso (cristiano non cattolico) chiedendo l'aiuto dell'AE e della famiglia....potrei provare a tenere una linea più ecumenica! Va da se che durante la crescita della ragazza si va sempre più nel dettaglio dei discorsi e si deve arrivare (direi in clan) a vedere le differenze fra le due chiese!

Tutto questo finchè si parla di ragazzi....ma che senso avrebbe come capo?? Ok il P.A. parla generalmente di Cristiani...la domanda che l'Agesci deve effettivamente farsi è "vogliamo dire cristiani cattolici o qualsiasi cristiano?" e quindi modificare il PA in modo che sia chiaro il senso! Per la storia dell'associazione, i suoi comportamenti, posizioni e soprattutto per quella C di cattolico nella sua sigla....direi che l'intento è evidente!

#44:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Sabato 08 Settembre 2007, 15:08
    —
Veleno ha scritto:
Per la storia dell'associazione, i suoi comportamenti, posizioni e soprattutto per quella C di cattolico nella sua sigla....direi che l'intento è evidente!
Questo è ero, ma io ho la mia storia e la mia evoluzione. La chisa cattolica ha la sua storia e la sua evoluzione, anche in anni recentissimi. Molti sono portati a ritenere che la chiesa cattolica sia un'istituzione omogenea da 2000 anni, ovunque e in ogni tempo. Per me invece è molto differenziata ora e molto è mutata nel corso degli anni. Senza volere esprimere giudizi di merito, ad esempio, constato che i dialoghi ecumenici e interreligiosi negli ultimi 2 anni hanno subito una battuta d'arresto.

#45:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Sabato 08 Settembre 2007, 16:25
    —
l'associazione mette a disposizione degli strumenti per "cambiare"....se nel corso degli anni l'Agesci sta diventanto più Cristiana che Cattolica....si chiede, si propone, si vota! Penso sia forte la voglia di stare vicino ad altre religioni (soprattutto quelle che con noi hanno molto in comune) ma dubito che si sia pronti all'allargamento.

#46:  Autore: roborob MessaggioInviato: Martedì 11 Settembre 2007, 19:20
    —
Oddio,quando leggo di genitori atei o poco interessati al messaggio cristiano che iscrivono i propri figli all'AGESCI mi sale la bile!
Possibile che ignoranza,pigrizia e disinformazione portino sempre a queste scelte sbagliate?
Sono un vicecapo reparto della sezione romana del cngei.
Avendo una ragazza capoclan nell'agesci capita spesso di confrontarsi sulle questioni che ci accomunano e ci dividono.
Parlando con lei esce fuori spesso questo discorso sui genitori: la maggior parte di loro non sa cosa sia realmente lo scoutismo,quali siano le attività caratterizzanti,le peculiarità del metodo educativo e sopratutto il significato della C nella sigla agesci.
Ho cominciato a credere che i genitori dei nostri ragazzi siano ben più consapevoli di quelli dei vostri.
Alla fine come associazione contiamo 4 gatti di iscritti,abbiamo una copertura ridicola sul territorio e una visibilità pari a 0.
Mi sembra normale pensare che le nostre (poche) iscrizioni arrivino più che dalla comodità di avere il gruppo sotto casa, da una ricerca attenta e meticolosa.
Questo è dimostrato anche dalle zone da cui arrivano i miei ragazzi: c'è gente che si fa anche bei chilometri per portare i figli a frequentare un gruppo multiculturale,laico e multireligioso.
Anche io abito ben lontano dalle sede del mio gruppo,in un altro quadrante di Roma.
Quello che mi fa veramente incazzare è pensare che la grandezza numerica di una associazione come la vostra sia in buona parte foraggiata da una massa di genitori caproni, che mandano i loro figli a Scout come li manderebbero in piscina.

#47:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Martedì 11 Settembre 2007, 21:13
    —
roborob ha scritto:
Oddio,quando leggo di genitori atei o poco interessati al messaggio cristiano che iscrivono i propri figli all'AGESCI mi sale la bile!
Possibile che ignoranza,pigrizia e disinformazione portino sempre a queste scelte sbagliate?
Non so se ti riferisci a me. Ma a dire il vero, sebbene non ateo o poco interessato al messaggio cristiano, mi sembra di essere l'unico genitore non cattolico, che ha iscritto le figlie all'agesci e che sta partecipando al dibattito. Ti assicuro che la mia non è stata ignoranza né pigrizia nè disinformazione. Non sono neanche convinto di aver fatto la scelta sbagiata, allora 8 anni fa.
roborob ha scritto:
c'è gente che si fa anche bei chilometri per portare i figli a frequentare un gruppo multiculturale,laico e multireligioso
Questo, ad esempio è stato uno dei motivi che mi hanno spinto verso l'agesci: già per frequentare la nostra chiesa facciamo chilometri e siamo asslutamente "sradicati dal quartiere", almeno in tana, prima, e in sede poi potevano andarci da sole, non è tanto una questione di comodotià vedi da noi si chiama autonomia. Non è certo colpa del Cngei se il gruppo scout del quartiere e Agesci, ma così è. Quando abbiamo fatto la nostra scelta nonl'abbiamo fatta da caproni, ma da responsabili, può essere che abbiamo sbagliato. Ma la cosa non è poi così grave: se le mie figlie vorranno potranno venire nel Cngei a fare le capo visto che probabilmente non si convertiranno al cattolicesimo.

#48:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Martedì 11 Settembre 2007, 21:56
    —
e ci perde l'agesci in ricchezza.....

#49:  Autore: Gatto LaboriosoResidenza: Messina-Roma MessaggioInviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 09:24
    —
pacio ha scritto:
e ci perde l'agesci in ricchezza.....


E allora?
L'obiettivo dello scoutismo non è quello di creare "uomini e donne del domani"?
Dove essi facciano servizio (ammesso che sia la loro scelta alla fine del Clan), agesci o cngei, associativo o extra, è del tutto secondario.

#50:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 15:56
    —
pacio ha scritto:
e ci perde l'agesci in ricchezza.....


Hai ragione....visto che la divisione c'è....si potrebbero almeno organizzare più spesso momenti d'incontro, lavori in comune...

#51:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 18:45
    —
caro gatto
hai ragione : l'obbiettivo dello scoutismo non è quello di creare uomini e donne. ci mancherebbe altro.
non siamo mica dei Frankenstein.
al massimo, con un pò di sana e onesta conoscenza dei propri mezzi e limiti soprattutto, può accompagnare i ragazzi alle scelte future dando loro in mano esperienze e condividendole con loro.
ed è per questo che sono convinto che chi ci rimette di più siamo noi, proprio perchè la proposta che facciamo rimane monca.
ma non credo di dire niente di nuovo: è l'eterno problema che per alcuni diventa satana e per altri l'arcangelo gabriele.
è vero che dove, e se, faranno servizio è ininfluente.
non la è la mia proposta di capo se non la porto completa.
compreso, e soprattutto, l'incontro con chi non la pensa come me.
ma non era parte della coeducazione questa?
mah.....

#52:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 12:52
    —
Citazione:
ma non era parte della coeducazione questa?


che c'entra?

#53:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 13:44
    —
cosa?

#54:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 14:03
    —
la coeducazione: io la intendo (forse male) come uomo+donna...

#55:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 17:44
    —
dal patto associativo agesci

la coeducazione

.....omissis....."la coeducazione apre e fonda l'educazione all'accoglienza dell'altro".

certo sarebbe interessante chiedersi chi è l'altro per noi adesso.
o, forse meglio, qual'è l'altro che ci piace.

#56:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 20:01
    —
sbagliato io, allora...

#57:  Autore: roborob MessaggioInviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 17:22
    —
No,porcellino,non ce l'avevo assolutamente con te,tranquillo Smile
Mi ero letto attentamente le tue motivazioni,prima di postare quello che ho scritto.

#58:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 10:00
    —
Cerco di riodinare un pò le idee, anche dopo aver letto i vostri interessantissimi posts...
Premetto che sono Cattolico, proveniente da famiglia fortemente cattolica (ho pure uno zio prete), ma questo non può/non deve essere un comodo paravento che mi impedisca di vedere le differenze altrui, per cui questa per me è una "battaglia" diversa da quella di Porcellinopacifico, perchè basata su poche considerazioni che penso facilmente comprensibili:
1) Lo Scoutismo è portatore di valori che sono trans-religiosi, e nessuna fede può sovrapporsi ad esso senza correre il rischio di snaturarlo.
2)Se questo è condiviso, ne deriva che lo Scoutismo deve essere una opportunità di crescita nella quale formare uomini felici e in grado di scegliere.
3)Questo fine si ottiene attraverso un mezzo che è lo Scoutismo, che per essere in grado di svoglere la sua funzione DEVE essere aperto alle esperienze diverse (in questo caso parlando di fede, aperto a fedi diverse).
4) Se è vero che lo scoutismo Agesci è fortemente caratterizzato da una scelta di fede unidirezionale, è altrettanto vero che chiudersi in questa visione riduce la proposta da Scout a semi-oratoriale, venendo a perdere l'apertura che dovrebbe essere caratterizzante dello Scoutismo stesso.
5) Il punto non è che non accetto l'Agesci cattolica, ma semplicemente, che, per me, NON è una associazione cattolica ma una associazione Cristiana che segue un filone cattolico ma che non può aderire completamente ad esso per non perdere le proprie peculiarità Scout (se bastasse la C della sigla a che servirebbero i kili di papiri associativi? Non sarebbe stato motlo più semplice scrivere ovunque "cattolico" invece di "cristiano"?).
Si continuano a sottolineare le differenze tra Capi e ragazzi:
Accettare ragazzi di altre fedi, rifiutarne gli adulti.
Premesso che un Uomo in cammino lo è sia da ragazzo che da adulto e non credo esista questa rigida divisione, ma un fluire della propria crescita spirituale continua, non credo abbia senso accettare alcuni e rifiutare gli altri.
Ogni Capo in servizio può tranquillamente verificare che la crescita dei propri ragazzi provoca una crescita anche in lui stesso e questa è la prova più semplice del fatto che lo scoutismo è una reazione a doppio scambio, e credo che nessun Capo si interfacci con i ragazzi in modo impermeabile alla crescita che causa in lui.
Detto questo, si accettano ragazzi diversamente cristiani e poi? Li si lascia lì? Gli si propone una scelta di fede rigidamente cattolica? O forse è più rispettoso della situazione di crescita di quel ragazzo in particolare e del fatto che il metodo educativo Scout non è di massa portare avanti un sentiero per quella situazione particolare?
E se è questa la scelta più idonea, non è forse più idoneo un Capo non cattolico per accompagnare quel ragazzo su quel sentiero particolare? E non è forse ricchezza anche per gli altri la presenza di un adulto in cammino verso Cristo su un sentiero semplicemente parallelo ma in fondo non così diverso?
Ora una piccola considerazione pratica:
In tempi Asci il 99% della popolazione italiana era cattolica, ora non più. Come è nel tempo cambiata la società e l'Asci è diventata Agesci, così l'arroccarsi sulla "C" ora che la spritualità va frazionandosi è ben lontano da essere una ricchezza. Una ricchezza è accettare l'altro con le sue inevitabili differenze che sono limiti solo se si è così chiusi da non vederne più in alto la ricchezza.

#59:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 10:41
    —
uomodelbosco ha scritto:
diversa da quella di Porcellinopacifico, perchè basata su poche considerazioni che penso facilmente comprensibili
Uè, uomodelbosco, vuoi forse insinuare che le mie considerazioni non sono facilmente comprensibili? Shocked
io ti quoto al 100%. E mi sento anche coinvolto sia di persona che come genitore.
particolarmente mi ritovo con te quando sottolinei che
Citazione:
Si continuano a sottolineare le differenze tra Capi e ragazzi:
Accettare ragazzi di altre fedi, rifiutarne gli adulti.
Premesso che un Uomo in cammino lo è sia da ragazzo che da adulto e non credo esista questa rigida divisione, ma un fluire della propria crescita spirituale continua, non credo abbia senso accettare alcuni e rifiutare gli altri..

mentre facevo il capo, reparto e clan, in Agesci stavo maturando la mia scelta protestante....
Citazione:
...si accettano ragazzi diversamente cristiani e poi? Li si lascia lì? Gli si propone una scelta di fede rigidamente cattolica? O forse è più rispettoso della situazione di crescita di quel ragazzo in particolare e del fatto che il metodo educativo Scout non è di massa portare avanti un sentiero per quella situazione particolare?
E se è questa la scelta più idonea, non è forse più idoneo un Capo non cattolico per accompagnare quel ragazzo su quel sentiero particolare? E non è forse ricchezza anche per gli altri la presenza di un adulto in cammino verso Cristo su un sentiero semplicemente parallelo ma in fondo non così diverso?
Guarda che io sono partito a frequentare i forum scout proprio partendo da queste considerazioni, che ovviamente condivido in pieno.
Se mi sono raffreddato sull'argomento non è perché ho cambiato idea, ma perché ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte a un muro di gomma, dovuto credo più a non conoscenza dei diversamente cristiani (ma chi cavolo l'ha inserita sta espressione? non siamo forse tutti diversamente cristiani?) più che a una volontà di escluderli: non li vedo, non ci sono non c'è il problema.

#60:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 10:58
    —
porcellinopacifico ha scritto:
Uè, uomodelbosco, vuoi forse insinuare che le mie considerazioni non sono facilmente comprensibili?

Laughing Laughing
Assolutamente comprensibili e condivise.
Forse non mi sono spiegato bene io: intendevo dire che per chi non è coinvolto in prima persona (non essendo "diversamente cristiano" Wink ) i punti a seguire erano facilmente condivisibili.

#61:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 11:18
    —
Uomodelbosco, ti quoto (come quasi sempre Wink )

Tra l'altro si ritorna sul vecchio discorso: se uno scoutismo confessionale è una deviazione del metodo originario o meno.

Mi ritrovo particolarmente qui:

Citazione:
1) Lo Scoutismo è portatore di valori che sono trans-religiosi, e nessuna fede può sovrapporsi ad esso senza correre il rischio di snaturarlo.


e qui:

Citazione:
4) Se è vero che lo scoutismo Agesci è fortemente caratterizzato da una scelta di fede unidirezionale, è altrettanto vero che chiudersi in questa visione riduce la proposta da Scout a semi-oratoriale, venendo a perdere l'apertura che dovrebbe essere caratterizzante dello Scoutismo stesso


Credo che, se uno scoutismo laico deve stare molto molto attento a non diventare "scoutismo ateo" (che per me è un ossimoro), uno scoutismo confessionale deve stare a sua volta molto molto attento a non diventare semplice catechismo.

Fine dell'Ot...a questo punto in effetti l'accoglienza di Capi "diversamente cristiani" (porcellinopacifico hai ragione: è proprio una brutta espressione) avrebbe il suo senso.

#62:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 14:33
    —
Citazione:
E se è questa la scelta più idonea, non è forse più idoneo un Capo non cattolico per accompagnare quel ragazzo su quel sentiero particolare?


Ma allora non sarebbe più una associazione cattolica.

Citazione:
nessuna fede può sovrapporsi ad esso senza correre il rischio di snaturarlo.

La fede non si sovrappone allo scoutismo. Esso si integra nel cammino spirituale di una persona.


Citazione:
è più rispettoso della situazione di crescita di quel ragazzo in particolare e del fatto che il metodo educativo Scout non è di massa portare avanti un sentiero per quella situazione particolare?

aridagli...secondo me ti poni una domanda inutile. leggiti i miei post per la risposta.

Citazione:
In tempi Asci il 99% della popolazione italiana era cattolica, ora non più.

balle. Detta molto schiettamente.tirami fuori un dato.

Citazione:
Come è nel tempo cambiata la società e l'Asci è diventata Agesci, così l'arroccarsi sulla "C" ora che la spritualità va frazionandosi è ben lontano da essere una ricchezza. Una ricchezza è accettare l'altro con le sue inevitabili differenze che sono limiti solo se si è così chiusi da non vederne più in alto la ricchezza.

Ma è una ricchezza che la spiritualità si stia frazionando? Una ricchezza è un patrimonio, E secondo me, è un patrimonio che l'agesci preservi questa prerogativa, in questi tempi spiritualmente buoi. Io non mi considero chiuso perchè non accetto un protestante in coca. Anzi, mi sento aperto proprio perchè gli dò la spiegazione della mia ricchezza.
Ma se lo faccio entrare in coca, detta coca non sarà più dell'agesci.

#63:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 15:53
    —
rinocerontecaparbio ha scritto:
Citazione:
E se è questa la scelta più idonea, non è forse più idoneo un Capo non cattolico per accompagnare quel ragazzo su quel sentiero particolare?


Ma allora non sarebbe più una associazione cattolica.

Aridagli...se per te basta la "C" per definirsi cattolici, per me ci sono i documenti associativi che definiscono tutto con il termine "Cristiano"

Citazione:
Citazione:
nessuna fede può sovrapporsi ad esso senza correre il rischio di snaturarlo.

La fede non si sovrappone allo scoutismo. Esso si integra nel cammino spirituale di una persona.

Non dovrebbe sovrapporsi, ma nel momento in cui la fede di quell'Associazione diventa motivo di chiusura, ritengo che non solo si sovrapponga, ma porti anche ad uno snaturamento dell'ideale Scout di accoglienza. E questo a maggior ragione nel caso di altri Cristiani.
Citazione:
Citazione:
è più rispettoso della situazione di crescita di quel ragazzo in particolare e del fatto che il metodo educativo Scout non è di massa portare avanti un sentiero per quella situazione particolare?

aridagli...secondo me ti poni una domanda inutile. leggiti i miei post per la risposta.

Non è una domanda inutile. Non è nemmeno una domanda...
Citazione:
Citazione:
In tempi Asci il 99% della popolazione italiana era cattolica, ora non più.

balle. Detta molto schiettamente.tirami fuori un dato.

Dimostrami tu che sono balle.
Non c'è bisogno di dati per avvertire il cambiamento della società. Pensa solamente alla quantità di Romeni ortodossi che ci sono ora in Italia rispetto agli anni '60.
Citazione:
Citazione:
Come è nel tempo cambiata la società e l'Asci è diventata Agesci, così l'arroccarsi sulla "C" ora che la spritualità va frazionandosi è ben lontano da essere una ricchezza. Una ricchezza è accettare l'altro con le sue inevitabili differenze che sono limiti solo se si è così chiusi da non vederne più in alto la ricchezza.

Ma è una ricchezza che la spiritualità si stia frazionando? Una ricchezza è un patrimonio, E secondo me, è un patrimonio che l'agesci preservi questa prerogativa, in questi tempi spiritualmente buoi. Io non mi considero chiuso perchè non accetto un protestante in coca. Anzi, mi sento aperto proprio perchè gli dò la spiegazione della mia ricchezza.

Non è una ricchezza il frazionamento in sè, è una ricchezza la nostra capacità di accoglienza.
Definire che oggi siano tempi spiritualmente buoi mi sembra azzardato se non offensivo.
Se essere cattolici significa arroccarsi su posizioni ritenute di esclusivo privilegio e gli altri sono "secondi", allora molto meglio non esserlo.
Tu ti senti aperto perchè rifiuti un protestante e in più gli spieghi la tua ricchezza?
Alla faccia dell'accoglienza! Quasi quasi sono meglio gli adepti della Setta del Mirtillo Rosso...
Citazione:
Ma se lo faccio entrare in coca, detta coca non sarà più dell'agesci

Permettimelo....echissenefrega?
Anche la novità dell'Asci+Agi all'epoca trovò nasi arricciati. Ora lo ritieni normale. Quindi questo cosa ci insegna se non il fatto che accogliere è molto più arricchente della chiusura?

#64:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 16:05
    —
Stavo pensando (anche se non so quanto c'entri) ai primi reparti cattolici inglesi...

L'associazione scout inglese ai tempi era ancora una sola, ma all'interno di questa erano stati formati dei "sottoreparti" cattolici per venire meglio incontro alle esigenze religiose di quei ragazzi...

proviamo a immaginare: una sola associazione nazionale, ma al cui interno possano coesistere "sottoreparti" di una determinata confessione...utopia? Probabile! Ma a me piacerebbe un sacco...

#65:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 16:15
    —
aureliano ha scritto:
Stavo pensando (anche se non so quanto c'entri) ai primi reparti cattolici inglesi...

L'associazione scout inglese ai tempi era ancora una sola, ma all'interno di questa erano stati formati dei "sottoreparti" cattolici per venire meglio incontro alle esigenze religiose di quei ragazzi...

proviamo a immaginare: una sola associazione nazionale, ma al cui interno possano coesistere "sottoreparti" di una determinata confessione...utopia? Probabile! Ma a me piacerebbe un sacco...


Dove ci si censisce? Very Happy Very Happy Very Happy

#66:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 16:54
    —
uomodelbosco ha scritto:
aureliano ha scritto:
Stavo pensando (anche se non so quanto c'entri) ai primi reparti cattolici inglesi...

L'associazione scout inglese ai tempi era ancora una sola, ma all'interno di questa erano stati formati dei "sottoreparti" cattolici per venire meglio incontro alle esigenze religiose di quei ragazzi...

proviamo a immaginare: una sola associazione nazionale, ma al cui interno possano coesistere "sottoreparti" di una determinata confessione...utopia? Probabile! Ma a me piacerebbe un sacco...


Dove ci si censisce? Very Happy Very Happy Very Happy



Non so...ti mando in MP l'indirizzo e-mail di B.-P. ...lui sicuramente lo sa! Very Happy Wink

#67:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 17:16
    —
mi dispiace rompere... le uova nel paniere , ma, pur interessato alla notizia da un punto di vista storico, non la trovo così interesante per l'oggi. Se i devo fare il mio reparto della mia chiesuola... allora mi dispiace per voi, ma continuerò a rompervi, e questa volta non le uova...
A me interessava la proposta interconfessionale, intereligiosa ecc. sennò preferisco la laica aconfessionale.
Anche le mie scelte religiose sono state, e sono tuttora, segnate da un cammino verso l'apertura: se me ne devo stare chiuso nella mia chiesa... allora rimanevo cattolico (scherzo)

#68:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 01:23
    —
si, uomo a me basta la c, perchè sinceramente ritengo che ti stia battendo contro i mulini a vento.

Citazione:
ma nel momento in cui la fede di quell'Associazione diventa motivo di chiusura

Di nuovo? Solo gli adulti incapaci - nel senso di inabili, impossibilitati o non volenti - di testimoniare i valori promossi dall'associazione non entrano in coca!


Citazione:
Dimostrami tu che sono balle.

Se il 99 percento dell'italia in tempi asci (ovvero dal 18 al 74!) era cattolico, una vasta gamma di cose sono incongruenti: dalla seconda guerra mondiale al sessantotto...dai su. basta, OT.



Citazione:
io ha scritto:
Ma se lo faccio entrare in coca, detta coca non sarà più dell'agesci


Permettimelo....echissenefrega?
Anche la novità dell'Asci+Agi all'epoca trovò nasi arricciati. Ora lo ritieni normale. Quindi questo cosa ci insegna se non il fatto che accogliere è molto più arricchente della chiusura?


Sti...ma allora che ti lamenti dell'agesci? Se ce ne sbattiamo delle regole dell'associazione facciamoci la nostra!
Per la cronaca: io ritengo che la fusione sia stata la mossa vincente all'epoca per unificare due associazioni che inseguivano gli stessi obiettivi con gli stessi mezzi (esempio molto idiota, la Sampdoria) nella stessa religione!

Ah, per la cronaca, c'erano associazioni confessionali al jamboree?

#69:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 07:44
    —
rinoceronte caparbio ha scritto:
Di nuovo? Solo gli adulti incapaci - nel senso di inabili, impossibilitati o non volenti - di testimoniare i valori promossi dall'associazione non entrano in coca!


Ma insomma....quali sarebbero i valori promossi dall'Associazione che un protestante non potrebbe testimoniare?
Io non trovo nulla di contrario, se tu vedi cose che io non vedo aprimi gli occhi (e parlo di documenti, non di sigle).

#70:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 12:53
    —
Citazione:
quali sarebbero i valori promossi dall'Associazione che un protestante non potrebbe testimoniare?

la sezione del metodo che riguarda la catechesi. Sinceramente non so un cippalo della catechesi protestante, ma se sono protestanti diranno delle cose diverse, suppongo.

#71:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 13:52
    —
veleno, da altro topic ha scritto:
Ho trovato buffo e divertente la confusione cattolico/cristiano però non mi sembra il caso di portare avanti all'infinito questa posizione assurda! La scelta CATTOLICA dell'Agesci è palese se non nei suoi documenti certamente nel suo comportamento!
Se poi voglio per forza trovare la scritta su un pezzo di carta basta cercarla con un po' di buonsenso....ad esempio Regolamento Metodologico

Citazione:
Art. 8 - Educazione alla fede
L’annuncio del Vangelo anima e sostiene l’intera proposta educativa dell’Agesci. Le attività dell’unità, il clima in essa creato, lo stile e l’atteggiamento dei capi costituiscono un luogo privilegiato per l’incontro personale con Dio e per il cammino di fede del ragazzo e della ragazza.
La fede è vissuta nella Chiesa; la Comunità capi vive il suo carisma educativo inserita nella vita della Chiesa locale ed offre, con la specificità dello scautismo, un modo di educare alla fede e all’ecclesialità. A tal fine, gruppi e unità ricercano rapporti costanti e costruttivi con organismi pastorali delle comunità locali, cui prendono parte nei modi e nei momenti appropriati.
Nel fare la proposta di fede nelle diverse età l’Associazione si inserisce nel progetto catechistico della Chiesa italiana, riconoscendo nel “Catechismo per la vita cristiana” della CEI il principale riferimento per i contenuti da trasmettere e lo stimolo per l’elaborazione di itinerari originali per condurre fanciulli, ragazzi e giovani verso la maturità della fede.


Ora viene fuori che anche la CEI non è cattolica?

Qualcosa lo si trova nello stesso documento, articolo 3
Citazione:
Alcuni spunti specifici appartengono alla tradizione del lupettismo e del coccinellismo cattolici: il riferimento alla figura di San Francesco, la spiritualità dell’“eccomi” per le coccinelle, le preghiere tradizionali, segni e simboli.


E ci fermiamo al primo documento che mi è passato fra le mani...


Giustamente stavamo parlando di questo nel topic sbagliato... Confused

Dunque, ripernedendo il filo del discorso...
Embarassed La mia versione del Regolamento Metodologico deve essere piuttosto vetusta o monca….
Vi ringrazio per aver trovato un documento (che non sia la sigla…dài…) dove in concreto si definisce che l’Agesci è Cattolica.
Bene, e con questo?
Il Regolamento metodologico recita:

“Nel fare la proposta di fede nelle diverse età l’Associazione si inserisce nel progetto catechistico della Chiesa italiana, riconoscendo nel “Catechismo per la vita cristiana” della CEI il principale riferimento

Ora: non essendo, evidentemente, il “Catechismo per la vita cristiana” un Vangelo ma uno strumento messo a disposizione della CEI, né l’unico ed essenziale (“principale riferimento”), ne deriva che anche altri strumenti della CEI possono essere altrettanto utili per la crescita spirituale nonchè la catechesi.
Nei documenti CEI, tra le altre cose, si trova anche la Charta Oecumenica, dove si legge:

“3. Andare l'uno incontro all'altro, nello spirito del Vangelo, dobbiamo rielaborare insieme la storia delle Chiese cristiane, che è caratterizzata oltre che da molte buone esperienze, anche da divisioni, inimicizie e addirittura da scontri bellici. La colpa umana, la mancanza di amore, e la frequente strumentalizzazione della fede e delle Chiese in vista di interessi politici hanno gravemente nuociuto alla credibilità della testimonianza cristiana. L'ecumenismo, per le cristiane e i cristiani, inizia pertanto con il rinnovamento dei cuori e con la disponibilità alla penitenza ed alla conversione. Constatiamo che la riconciliazione è già cresciuta nell'ambito del movimento ecumenico. È importante riconoscere i doni spirituali delle diverse tradizioni cristiane, imparare gli uni dagli altri e accogliere i doni gli uni degli altri. Per un ulteriore sviluppo dell'ecumenismo è particolarmente auspicabile coinvolgere le esperienze e le aspettative dei giovani e promuovere con forza la loro partecipazione e collaborazione.
Ci impegniamo a superare l'autosufficienza e a mettere da parte i pregiudizi, a ricercare l'incontro reciproco e ad essere gli uni per gli altri, a promuovere l'apertura ecumenica e la collaborazione nel campo dell'educazione cristiana, nella formazione teologica iniziale e permanente, come pure nell'ambito della ricerca….”

Ora, la mia posizione resta quella già detta: l’Agesci è una Associazione che segue un filone cattolico, ma non per questo deve essere una Associazione arroccata e chiusa.

#72:  Autore: FenicotteroResidenza: Parma MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 14:14
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rinoceronte caparbio ha scritto:
Citazione:
quali sarebbero i valori promossi dall'Associazione che un protestante non potrebbe testimoniare?

la sezione del metodo che riguarda la catechesi. Sinceramente non so un cippalo della catechesi protestante, ma se sono protestanti diranno delle cose diverse, suppongo.


Una soluzione potrebbe essere incentrare la catechesi sui punti in comune che valgono per tutti. Se non sbaglio, le differenze tra la chiesa cattolica e la maggior parte delle altre chiese è su questioni di sacramenti o di forma, e da quello che ricordo, almeno in reparto, tutte le catechesi erano molto più generali, più che altro su Gesù, sul Vangelo o su figure della Bibbia.

#73:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 15:44
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uomodelbosco ha scritto:
non essendo, evidentemente, il “Catechismo per la vita cristiana” un Vangelo ma uno strumento messo a disposizione della CEI, né l’unico ed essenziale (“principale riferimento”), ne deriva che anche altri strumenti della CEI possono essere altrettanto utili per la crescita spirituale nonchè la catechesi. Nei documenti CEI, tra le altre cose, si trova anche la Charta Oecumenica, dove si legge:


Costanza e preparazione non ti mancano di sicuro!! Smile
Il concetto chiave dell'articolo è che l'educazione in campo fede si allinea al Catechismo della CEI indicando chiaramente l'impronta della Chiesa Romana Cattolica Cristiana ecc...ecc..ecc... Questo non significa che non si possa fare un'attività di fede usando il Corano! O gli insegnamenti del Budda!! O gli scritti di qualche ateo! O semplicemente mostrando e commentato la bellezza del creato! Posso sicuramene fare attività di fede anche con testi protestanti od ortodossi! Non è il punto di partenza la cosa importante ma la direzione che i discorsi possono prendere! Trovo che anche Topolino presenti storie con una morale che può essere discussa fra cristiani ed usata a modello per confrontarsi sulla Fede! Paperino con la sua irrascibilità e pigrizia per esempio mi sembra molto vicino a tanti cattolici (come me) combattuti fra istinti positivi e negativi!

uomodelbosco ha scritto:
Ora, la mia posizione resta quella già detta: l’Agesci è una Associazione che segue un filone cattolico, ma non per questo deve essere una Associazione arroccata e chiusa.

Su questo siamo daccordo....lo siamo io e te ma penso tutti quelli che hanno partecipato a questa discussione!
Personalmente comunque non penso che l'associazione sia arroccata e chiusa....anche se al suo interno qualche vecchia mummia (vecchia non necessariamente d'età anagrafica) penso che ci sia e che il confronto con i "giovani" possa portare all'arricchimento di tutti!

#74:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 15:49
    —
Be io faccio il catechista in una chiesa protestante.
Il nostro riferimento è la Bibbia (sia l'Antico che il Nuovo Testamento).
Il nostro catechismo consiste proprio nel leggere, raccontare se i bambini sono più piccoli, testi presi da diversi libri della Bibbia secondo percorsi decisi insieme prima.
Ci sono dei sussidi didattici, ma non sono vincolanti.
Dopo la lettura, o il racconto, del brano biblico si passa a una fase di rielaborazione da parte dei bambini che può andare dai disegni, ai giochi, alla drammatizzazione, al canto, all'interpretazione, che in genere deve partire dal bambino stesso, il catechista deve cercare di stimolare e dare spiegazioni sul contesto ecc. oltre a offrire supporti organizzativi, quel minimo di disciplna ecc.
Avendo due figlie in reparto Agesci, ed essendo io stesso stato capo reparto e clan in Agesci, devo ammettere, con Fenicottero, che la maggior parte delle attività spirituali e religiose portate avanti nelle unità non si discostano molto da quelle da me descritte.
Forse l'unica differenza, che però dipende più dai singoli capi e AE, è il taglio.
Da noi si cerca il più possibile di fare sì che i bambini interpretino il testo, o se preferite, che il testo parli ai bambini con la minima mediazione possibile. Il catechista deve evitare di "spiegare" il testo il più possibile.

Come ho già scritto credo che sia possibilissimo organizzare attività religiose con un taglio ecumenico, almeno in ambito cristiano.

#75:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 16:01
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Hehehe...grazie Veleno, ma l'arena è ben fornita di ottimi interlocutori e il risultato non è mai scontato, come è giusto che sia.

Dopo gli ultimi due interventi di Fenicottero e Porcellino ho quasi l'impressione che la realtà possa essere più facile del previsto, alla pratica. Ritengo che quello che stia frenando siano in realtà preconcetti o poca conoscenza della (a mio avviso scarsa) differenza con fedi diverse.

#76:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 16:16
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porcellinopacifico c'è del materiale di catechesi protestante disponibile online? Mi piacerebbe vederla...

uomodelbosco
Citazione:
ho quasi l'impressione che la realtà possa essere più facile del previsto, alla pratica. Ritengo che quello che stia frenando siano in realtà preconcetti o poca conoscenza della (a mio avviso scarsa) differenza con fedi diverse.

Ehm...forse ho perso il filo....frenando cosa? La possibilità di lavorare insieme? Di trovare punti di contatto? Di conoscerci a vicenda? Sicuramente è reale e possibile! Che l'agesci proponga capi di diversa fede? Mi sembra tutta un'altra storia!!

#77:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 16:42
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Riprendendo il filo...
Io sostengo l'accettazione in Agesci di Capi Cristiani di fede diversa nel momento in cui vi è la presenza di ragazzi Cristiani di fede diversa.

#78:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 18:09
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uomodelbosco ha scritto:
Riprendendo il filo...
Io sostengo l'accettazione in Agesci di Capi Cristiani di fede diversa nel momento in cui vi è la presenza di ragazzi Cristiani di fede diversa.


E quando il ragazzo non c'è più il capo "scade"? Confused

#79:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 19 Settembre 2007, 18:14
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Veleno ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
Riprendendo il filo...
Io sostengo l'accettazione in Agesci di Capi Cristiani di fede diversa nel momento in cui vi è la presenza di ragazzi Cristiani di fede diversa.


E quando il ragazzo non c'è più il capo "scade"? Confused


Ho descritto l'aspetto, diciamo, "più pratico" e meno problematico per i cattolici intransigenti. Personalmente se dovessi trovarmi in quella situazione come Coca mi batterei allo stremo perchè lui resti.

#80:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Giovedì 20 Settembre 2007, 19:38
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Veleno ha scritto:
porcellinopacifico c'è del materiale di catechesi protestante disponibile online? Mi piacerebbe vederla...

Ad onore del vero di lascio un link
http://www.fedevangelica.it/servizi/sie023.asp
ma ti dico subito che, purtroppo, il materiale che li propongono, non non lo usiamo, almeno per i ragazzi grandi. In generale facciamo un po' da noi.
Quello che in genereleggiamo, oltre ovviamente al testo biblico, sono delle schede di una rivista, la scuola domenicale, che credo sia solo cartacea.
Mi dispiace probabilmente ti aspettavi di più...



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