akela_xx
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 Inviato: Domenica 22 Giugno 2008, 09:21 Oggetto: legge regionale liguria contributo a campi estivi |
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dal sito di agesci liguria:
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CONTRIBUTI REGIONALI PER I CAMPI ESTIVI
In questi giorni molti gruppi hanno ricevuto la lettera che comunicava loro l’importo del contributo ottenuto dalla Regione Liguria per i campi della scorsa estate.
Il totale è di diverse decine di migliaia di euro che sicuramente saranno usati dai gruppi per le loro attività consentendo un risparmio ai ragazzi.
Siamo – tuttavia – stupiti che i contributi (e la conseguente possibilità di avere maggiori risorse per le nostre attività educative) vengano richiesti solo dalle metà dei gruppi liguri.
Si tratta di una scelta, di difficoltà burocratiche o di pigrizia?
Proviamo ad affrontare i diversi temi.
1. Il contributo regionale è inserito in una legge a tutela e vantaggio delle attività educative rivolte ai minorenni liguri. L’amministrazione regionale, infatti, ha deciso di dedicare una parte del proprio bilancio a favore del sociale e in particolar modo a favore dei minori in tutte le accezioni formative della loro personalità, ivi compresi i campeggi estivi (che non sono una esclusiva scout).
L’anno scorso, tuttavia, parte del bilancio (quasi 100.000 €) non è stata spesa per mancanza di richieste e – pertanto – girata su altri capitoli di spesa.
Come scout, riteniamo estremamente positivo che l’amministrazione pubblica decida di investire sui giovani e sulla loro educazione e pensiamo che usufruire di tali fondi abbia una doppia valenza: da un lato favorire le nostre attività potendo disporre di risorse economiche esterne, diverse dalle quote degli associati; dall’altro lato, dimostrando “politicamente” che usufruiamo di tali fondi, evidenziamo la bontà della scelta di destinare parte delle risorse pubbliche all’educazione.
Non vorremmo che – in caso di mancato utilizzo – l’Amministrazione decidesse che investire nell’educazione non sia più prioritario.
2. Per ottenere il contributo occorre presentare copia della autorizzazione comunale allo svolgimento del campo estivo, l’elenco dei partecipanti e il bilancio in perdita dell’evento.
Poiché siamo certi che nessuna unità in Liguria svolga il campo estivo senza aver richiesto l’autorizzazione al Comune, immaginiamo che vi siano dei problemi ad ottenere una risposta dall’amministrazione locale. Vi ricordiamo, però, che – per ottenere il contributo - è sufficiente copia della raccomandata con ricevuta di ritorno della richiesta di autorizzazione inviata al Sindaco del luogo del campo inviata almeno 40 giorni antecedenti il campo.
Discorso più approfondito merita la redazione del bilancio.
Per poter usufruire del contributo regionale, l’evento “campo estivo” deve chiudere in perdita.
Senza assolutamente indurre nessuno a falsità, proviamo a darvi alcuni elementi di riflessione.
Dalla lettura dei bilanci dei gruppi, ci siamo resi conto che normalmente il budget del campo estivo prevede quale entrata il versamento delle quote e quale uscita le spese sostenute al campo.
Talvolta, tuttavia, dimentichiamo di inserire quanto avanzato in cassa dalla gestione dell’anno e usato al campo o quanto prelevato dalla cassa durante l’anno (acquisti materiali in corso d’anno, sopralluoghi per vedere il posto del campo…).
Nello stesso modo, quasi tutti i bilanci di unità omettono di inserire l’ammortamento delle spese sostenute per l’acquisto delle tende o di altro materiale che viene usato per diversi anni (dovreste, invece, calcolare il prezzo d’acquisto e dividerlo per 5 anni, inserendo ogni frazione nel bilancio del campo).
Probabilmente inserendo tali spese (che effettivamente abbiamo sostenuto in previsione del campo) il bilancio non è già più in pareggio.
Altra riflessione riguarda la determinazione delle quote. Se a fine campo avanzano dei soldi, non abbiamo forse chiesto troppo e potremmo restituire i soldi alle famiglie o scontarle da quanto chiederemo per le attività dell’anno successivo? (in questo caso nel bilancio del campo dovremmo o abbassare la quota versata o mettere in uscita la restituzione o l’accantonamento per l’anno successivo).
Infine, se sappiamo che possiamo contare su un contributo regionale, perché non abbassare la quota del campo spiegando alle famiglie che parte delle tasse da loro pagate è utilizzato dallo Stato in finanziamenti per l’educazione dei minori?
Se – invece – volete proprio mantenere la stessa quota, perché non utilizzare i contributi regionali per aumentare la qualità della proposta educativa? Magari potreste affittare delle mountain bike e proporre missioni di sq in bici, oppure noleggiare materiale audio/video per lo spettacolo alle vacanze di branco o rinnovare la cassa dei travestimenti o ……
3. Se, infine, la mancata richiesta di contributi è dovuta a pigrizia….. beh, sarebbe un vero peccato che per colpa nostra i ragazzi affidatici e le loro famiglie debbano pagare quote più alte o non poter fruire di attività più belle a cui rinunciamo per via dei costi !
Infine, forse non tutti sanno che una percentuale dei contributi versati ai gruppi viene destinata ad AGESCI Liguria. Potete facilmente immaginare quanto un aumento delle entrate regionali, potrebbe aiutare il nostro bilancio….
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cosa ne pensate? per i liguri, qualcuno ha usufruito di tali contributi?
ora, al di là delle giuste considerazioni che vengono fatte al punto 2, io non credo che chiederò tali contributi semplicemente perchè lo scout è economo, e non nascondo che proverei un po di vergogna a dichiare di essere "andato sotto" per un campo di una ventina di persone di una settimana!
forse è meglio lasciare questi contributi per le emergenze, dove si va realmente in perdita per spese impreviste e imprevedibili.. |
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