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Autore Messaggio
uomodelbosco





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MessaggioInviato: Venerdì 28 Dicembre 2007, 14:15    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
perchè no?
è il concetto di fondo!

Perchè nessuno può dirmi che anche i Capi non siano in formazione continua, e che questa formazione non la possano trovare nella Comunità (Capi), e infine perchè BP stesso ha fissato il limite a 80 anni Laughing
Una cosa è sostenere che lo scoutismo sia in primis un sistema educativo giovamile, una cosa diversa è sostenere che i Capi non continuino la loro formazione educativa all'interno del movimento.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Venerdì 28 Dicembre 2007, 15:04    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Perchè nessuno può dirmi che anche i Capi non siano in formazione continua

ma chi l'ha mai negato?

Citazione:
i Capi non continuino la loro formazione educativa all'interno del movimento.

questo è fuori discussione.

Ma i ragazzi SCELGONO, tramite la partenza, ciò che è meglio per loro.
Ivi compresa la scelta di fede.
Se è coerente col regolamento agesci, nessun regolamento vieterà a questo che è PARTITO ( e non ha salutato - ovvero la sua scelta rientra nei canoni dell'art.34) di entrare ANCHE in comunità capi.

Partenza e ingresso in comunità capi sono due cose BEN diverse.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 28 Dicembre 2007, 15:17    Oggetto: Rispondi citando

Rino, parliamo due lingue diverse.
Tu vedi lo scoutismo attraverso la lente deformante dell'Agesci, e infatti supporti i tuoi ragionamenti con parti di regolamenti, patti associativi, eccetera.
Io metto la testa fuori dall'Associazione, mi guardo intorno, torno alle fonti, leggo, penso e mi domando: "tutto questo va bene così o no?" E per alcune cose mi rispondo che potrebbe andare in modo diverso.
Il tuo modo di procedere è ineccepibilmente "regolamentato", ma l'Agesci è nulla rispetto alla mondialità Scout. Finchè non comprendiamo questo continueremo a rincorrerci dietro alle carte.
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BujaPrimo



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MessaggioInviato: Venerdì 28 Dicembre 2007, 16:12    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Io metto la testa fuori dall'Associazione, mi guardo intorno, torno alle fonti, leggo, penso e mi domando: "tutto questo va bene così o no?" E per alcune cose mi rispondo che potrebbe andare in modo diverso.

Fai bene. Occorre essere critici, però il modo in cui ti esprimi mi fa pensare che ti rifiuti di applicare un principio che, in quanto capo, dovresti aver accettato.
E' vero che legare la proposta scout ad una proposta confessionale in qualche modo la limita e lo fa nella misura in cui si definisce. Ma "definirsi" è il passaggio necessario da compiere per arrivare all'"esprimersi".

Mi spiego meglio:
"Sono scout" E "sono cattolico" vuol dire anche "NON sono ebreo" "NON sono testimone di Geova" "NON sono musulmano" (NB: SONO SOLO ESEMPI!).
"So cosa sono" => "So cosa voglio" => "SCELGO" = Partenza

BP comunque era cristiano. E' vero che ci può essere uno scautismo aconfessionale, posto che lo sviluppo della spiritualità rientri nella proposta di questo scautismo. E' anche vero che la spiritualità di BP non poteva non avere un'impronta cristiana. Se vogliamo quindi ipotizzare uno scautismo al di fuori di questa concezione vuol dire che ammettiamo che sia scautismo anche qualcosa che BP non ha scritto né, magari, immaginato.
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paciock87



Età: 37
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MessaggioInviato: Venerdì 28 Dicembre 2007, 16:40    Oggetto: Rispondi citando

Uomodelbosco, sul Libro dei Capi, nel capitolo del Carattere c'è un paragrafo che si chiama "Allargamento dell'orizzonte morale: l'Educazione Religiosa"... E' tutto scritto... BP non è dalla tua parte, queste sono teorie tue... La tua non è la verità assoluta, l'Agesci non è una lente deformante... Non c'è da comprendere nulla... L'Agesci è scoutismo, come è scoutismo il cngei, fse, l'associazione X francese, l'associazione Z neozelandese... La proposta educativa sarà diversa sotto alcuni aspetti, ma è inevitabile, il mondo ringraziando il cielo ancora non è ancora tutto omologato, esistono migliaia di culture diverse... Cosa cambia se fai un cammino di spiritualità utilizzando il cattolicesimo o l'induismo? Perchè BP non da importanza al tipo di religione? Perchè dice di seguire la scelta di religione dei genitori e dell'ambiente in cui vive il ragazzo? Perchè promettere verso Dio? Ma cos'è Dio per BP? Pensiamo veramente che intenda un'essenza immateriale e onnipotente? E che cos'è la religione per BP? Pensiamo realmente che sia solo credere in Dio?
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Venerdì 28 Dicembre 2007, 16:55    Oggetto: Rispondi citando

bujaprimo ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
Io metto la testa fuori dall'Associazione, mi guardo intorno, torno alle fonti, leggo, penso e mi domando: "tutto questo va bene così o no?" E per alcune cose mi rispondo che potrebbe andare in modo diverso.

Fai bene. Occorre essere critici, però il modo in cui ti esprimi mi fa pensare che ti rifiuti di applicare un principio che, in quanto capo, dovresti aver accettato.

Certamente, altrimenti per coerenza non sarei in Agesci, ma altrettanto domando coerenza all'Associazione, e coerenza ai principi base dello Scoutismo, uno dei quali è la possibilità di essere pluriconfessionali. Con questo non intendo aprire a tutti indiscriminatamente, ma, se le condizioni del territorio, delle PERSONE, dei fatti lo chiedono/consentono, allora diventa prioritario aggiungere un posto alla tavola dello Scoutismo agesci affinchè esso sia, davvero Scoutismo e non una attività rigidamente religiosa.
Citazione:
BP comunque era cristiano. E' vero che ci può essere uno scautismo aconfessionale, posto che lo sviluppo della spiritualità rientri nella proposta di questo scautismo. E' anche vero che la spiritualità di BP non poteva non avere un'impronta cristiana. Se vogliamo quindi ipotizzare uno scautismo al di fuori di questa concezione vuol dire che ammettiamo che sia scautismo anche qualcosa che BP non ha scritto né, magari, immaginato.

Non ho mai parlato di aconfessionalità, ma di pluriconfessionalità, cosa che del resto pensava BP stesso "Lo Scoutismo, in pratica, non fa differenza di.../...e religione".
Noi però questa differenza volgiamo mettercela, e non solo verso religioni parecchio diverse dalla nostra, ma addirittura tra fratelli in Cristo come possiamo essere tra cattolici, ortodossi o protestanti. Con buona pace dell'Ecumenismo...
paciock87 ha scritto:
La tua non è la verità assoluta, l'Agesci non è una lente deformante...

Mai detto che posseggo verità assolute, in quanto alla lente deformante...diciamo che ha una focale diversa? Ti sembra meno aggressivo?
Citazione:
sul Libro dei Capi, nel capitolo del Carattere c'è un paragrafo che si chiama "Allargamento dell'orizzonte morale: l'Educazione Religiosa"... E' tutto scritto...

Oh cavolo...non ho a memoria tutto BP, rileggo e poi ti dico che ne penso.
Citazione:
Cosa cambia se fai un cammino di spiritualità utilizzando il cattolicesimo o l'induismo?

Appunto.
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Sabato 29 Dicembre 2007, 00:56    Oggetto: Rispondi citando

Grandioso,Uomodelbosco....che saggie parole....continua....non sei solo....non siamo soli.....
Peter Pan e tutti i folletti del bosco di Epping sono con te....
Ti ricordi di quando alla "Corte d'onore" i "cavalieri leali" portavano,prima di(e per) aprire la seduta, il candeliere con le candele e....
accendevano le tre candele una ad una...."Questa per illuminare il cammino già illuminato dei fratelli Scout del passato,questa per illuminare il nostro e quello dei fratelli Scout del presente e quest'ultima....la più luminosa per illuminare il duro cammino dei fratelli Scout che seguiranno...." ????
Siamo tutti con te...anche "Thurmy" "L'Ultimo dei Mohicani" è qui con noi,è felice per ciò che dici....e come al solito si diverte anche un sacco...i suoi occhi brillanno dietro ai suoi rotondi occhialoni spessi.

Snoaring Bear

Orso Ronfante


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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Sabato 29 Dicembre 2007, 01:07    Oggetto: Rispondi citando

Ricordo molto bene quello che ho sentito pochi anni fa dalle labbra di un ufficiale molto anziano:
"Non preoccupatevi dei risultati immediati; se il metodo è giusto alla fine anche i risultati saranno buoni, ma se il metodo è sbagliato, per quanto buono possa apparire il risultato, prima o poi il disastro è inevitabile"
Così concentriamoci sul metodo, perché quanto vi ho appena riportato è assolutamente vero.
..........Io voglio ribadire che la cosa più importante nel metodo dello Scautismo è di lasciare che i ragazzi siano i protagonisti.

Thurmy
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Lunedì 31 Dicembre 2007, 01:55    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
lasciare che i ragazzi siano i protagonisti.

ma c'entra?
Non si discute su questo.

Citazione:
diventa prioritario aggiungere un posto alla tavola dello Scoutismo agesci affinchè esso sia, davvero Scoutismo e non una attività rigidamente religiosa.

ma lo scoutismo agesci non è così!

diventa prioritario aggiungere un posto alla tavola dello Scoutismo agesci affinchè esso sia, davvero Scoutismo e non una attività rigidamente religiosa.

Citazione:

Citazione:
Cosa cambia se fai un cammino di spiritualità utilizzando il cattolicesimo o l'induismo?


Appunto.

mah, per i ragazzi non tanto, per noi capi si che dobbiamo tarare le attività anche per i RAGAZZI induisti.

Citazione:
domando coerenza all'Associazione, e coerenza ai principi base dello Scoutismo, uno dei quali è la possibilità di essere pluriconfessionali.


http://www.agesci.org/?art=2006100013 ha scritto:
I principi fondamentali propri dello scautismo, sono proposti attraverso un modello educativo che:
[---]
che supera le differenze di razza, nazionalità e religione,[...]

a domanda c'è risposta...
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Lunedì 31 Dicembre 2007, 08:53    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Uomodelbosco, sul Libro dei Capi, nel capitolo del Carattere c'è un paragrafo che si chiama "Allargamento dell'orizzonte morale: l'Educazione Religiosa"... E' tutto scritto... BP non è dalla tua parte, queste sono teorie tue...

B.P. "Il Libro dei Capi", "Allargamento dell'orizzonte morale: l'Educazione Religiosa", parte "C":
<<Se un Reparto è formato da Scouts appartenenti a confessioni differenti,essi DEVONO essere incoraggiati ad assistere alle manifestazioni di culto della propria religione>>

Quindi sembra che non sia molto corretto neppure affermare che "sia chiaro, noi facciamo una proposta cattolica".
Poi possiamo disquisire sullo "scoutismo agesci", ma così a occhio mi sembra che se BP non è dalla mia parte quanto meno non sono teorie mie...

rinoceronte caparbio ha scritto:
http://www.agesci.org/?art=2006100013 ha scritto:
I principi fondamentali propri dello scautismo, sono proposti attraverso un modello educativo che:
[---]
che supera le differenze di razza, nazionalità e religione,[...]

a domanda c'è risposta...

E quindi cosa puoi concludere? Vai avanti tu...
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Lunedì 31 Dicembre 2007, 17:06    Oggetto: Rispondi citando

che accogliamo tutti i ragazzi di tutte le religioni.
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Martedì 01 Gennaio 2008, 04:00    Oggetto: | Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
che accogliamo tutti i ragazzi di tutte le religioni.


Sulla carta....sulla carta ,posso anche lasciare aperti spiragli a qualche realta a qualche faro nel buio,ma ho anche tanta esperienza/frequentazione di gruppi AGESCI e non ho visto tutto questo "illuminismo",anzi.......

La frase sottintesa o detta è sempre la stessa ....su tutti gli argomenti...."noi siam cosi o accetti....o non sei dei nostri...ossia o dentro o fuori".

In piu diciamo pure che non avendo un "piano" esplicito,chiaro e strutturato sull' accoglienza di ragazzi di altre religioni,il problema raramente si pone perchè questi ragazzi neanche si avvicinano .....

L'accoglienza è tutt'altra cosa...è lo stesso problema che c'è tra Scoutismo AGESCI e Scoutismo.

L'orizzonte,la meta Scout è quella di una sola associazione,un solo metodo con leggeri adattamenti cultural/Religiosi e magari Uniformologici ma SENZA stravolgimenti.
Lo Scoutismo dev'essere aperto a tutti in ogni gruppo,il quale dev'essere pronto ad accogliere tutti in modo paritetico su tutta la linea(anche quella del "cammino").


Rino lo sò è del lavoro in piu ma ci si puo arrivare la fatica sarà rimettere in sesto e sulla rotaia la locomotiva,ma poi va da sola.
Come ci sono A.E. Cattolico/Cristiani ci possono essere Islamici o altro.

Il fatto che in Italia si fosse chiamata ASCI o AGESCI fu un errore in partenza,gli Scout sono apolitici e pluriconfessionali,aperti al prossimo ed aperti ad opinioni differenti dalle proprie.
Che poi lo Scoutismo Italiano sottolineasse il legame del popolo e di conseguenza degli Scout Italiani con la chiesa Cattolica questo ci puo stare,ma dev'essere una semplice sottolineatura NON UN OBBLIGO TOTALITARIO.
Ci son Scout e basta,i colori,le razze,le religioni,il sesso non contano...non discriminano.

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paciock87



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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 05:14    Oggetto: Re: | Rispondi citando

BOBOMAN ha scritto:
Che poi lo Scoutismo Italiano sottolineasse il legame del popolo e di conseguenza degli Scout Italiani con la chiesa Cattolica questo ci puo stare,ma dev'essere una semplice sottolineatura NON UN OBBLIGO TOTALITARIO.


Questo che dici è giusto, ma capisci che noi siamo legati alla Chiesa Cattolica, a cui diamo tanto e riceviamo tanto e che non ammette compromessi... Già così è difficile avere un AE continuo, costante e sempre presente, senza quella C non so se saremmo così seguiti, come lo siamo ora... (Cngei è solita avere AE? No...)
La scelta che fu fatta fin dall'inizio non è un caso, ci sono state delle motivazioni, che non conosco ma penso siano immaginabili, e sinceramente penso siano ancora valide... Poi come ho già detto per quanto riguarda l'italia io non vedo nessuna grossa deviazione dallo scoutismo...
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Mercoledì 02 Gennaio 2008, 08:49    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Questo che dici è giusto, ma capisci che noi siamo legati alla Chiesa Cattolica, a cui diamo tanto e riceviamo tanto e che non ammette compromessi...

Ehm...cosa diamo e cosa riceviamo? Una sede? Va bene, ma non dimentichiamoci che per salvare l'AC dalle grinfie fasciste la Chiesa non esitò a lasciare che lo Scoutismo fosse abolito.
Ma queste sono cose vecchie.
Però che spesso per un parroco avere scouts in parrocchia sia più un fastidio che un onore è cosa odierna.
Citazione:
La scelta che fu fatta fin dall'inizio non è un caso, ci sono state delle motivazioni, che non conosco ma penso siano immaginabili, e sinceramente penso siano ancora valide...

Ovvio che in italia ai primi del 900 fossero tutti o quasi cattolici, e all'inizio la Chiesa non ha risparmiato critiche pesanti al movimento, salvo poi accorgersi che erano più utili se dalla loro parte.
Montaigne diceva che essere di una religione piuttosto che di un'altra è in massima parte attribuibile a dove si nasce. Se l'italia all'epoca fosse stata islamica ora penseremmo sia normale essere scouts islamici.
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paciock87



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MessaggioInviato: Giovedì 03 Gennaio 2008, 16:13    Oggetto: Rispondi citando

A parte che dire solo la sede mi sembra un po' sminutivo, mi sbaglio o il rispetto e la cura della sede è uno strumento educativo fondamentale in reparto (angolo di sq), come nelle altre branche?

E poi, lo sai che fare l'AE è un vero e proprio incarico? I preti mica fanno gli AE per hobby... Noi per un anno abbiamo avuto un AE "illegale", lui faceva già il professore di religione, e in teoria non poteva seguirci, ma l'ha fatto di nascosto... E per questo motivo non poteva venire ad uscite e a campi, perchè non gli davano le "ferie" o almeno non poteva dire vado fuori con gli scout... Senza quella C, chi lo vede più un AE?

Se fossimo tutti islamici da generazioni saremmo Agesii... Mbè? Che cambia?
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