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Castorini
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Autore Messaggio
elfo





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MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 15:22    Oggetto: Rispondi citando

Premetto di sapere molto poco di castorismo, ma su Wikipedia, a grandi linee ho letto come è organizzato ( http://it.wikipedia.org/wiki/Castorini ).

Sebbene l'idea di avere una forma di scautismo per i più piccoli non mi dispiace completamente, ci sono vari aspetti del castorismo che mi lasciano molto perplesso.

Innanzitutto, per quanto le attività e il metodo saranno stati studiati attentamente per la fascia di età alla quale sono orientate, a quanto vedo si tratta di un lupettismo molto annacquato, e che secondo me non farà apprezzare e comprendere bene la vita di branco al lupetto che prima era castorino... siamo diventati lupi invece di castorini (noi diremmo è cambiato l'Ambiente Fantastico), facciamo un Grande Urlo diverso, abbiamo le orecchie invece dei dentoni, ma gira e rigira sono le cose che facevamo anche quand'eravamo più piccoli.

Insomma, per quanto castorini e lupetti faranno attività molto diverse, non mi sembra che si possa apprezzare il cambio strutturale di organizzazione e vita comunitaria che c'è dal Branco al Reparto, e dal Reparto al Clan/Fuoco.


L'ultima modifica di elfo il Venerdì 07 Marzo 2008, 15:40, modificato 2 volte
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Fabio_Tv





Registrato: 07/03/08 10:00
Messaggi: 11

MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 15:31    Oggetto: Rispondi citando

Io non voglio entrare nel merito del perchè in AGESCI non si sia fatta una sperimentazione ufficiale associativa, anche perchè non sono mai stato membro dell'AGESCI e quindi sarebbe un intervento del tutto fuori luogo.

Però ritengo un po' presuntuosa l'idea di poter decidere cosa sia "scout" e cosa non lo sia basandosi solo sulla propria idea di scautismo o sulle proprie esperienze o sul proprio contesto associativo. Come ho gia scritto, per me scautismo significa anche e soprattutto esplorare nuove idee e confrontarmi con esse. E se decine di Associazioni nazionali, in molte parti del mondo e da decenni, hanno messo a punto un metodo, o meglio, un indirizzo educativo, rivolto a questa fascia di età, e se di questa iniziativa hanno fruito finora, con risultati interessanti, milioni di piccoli futuri lupetti e futuri esploratori, ritengo che qualcosa di buono ci debba essere e valga la pena di essere presa in considerazione, quantomeno dal punto di vista teorico e considerandone il valore pedagogico.

Comunque non è mia intenzione creare motivi di tensione o discussione su cosa sia o non sia scout, da cui, credo ne nascerebbe solo una sterile sequenza di botta-e-risposta che non porterebbe da nessuna parte (un po' come quando si va a dissertare su scautismo e religione o scautismo "riconosciuto" o meno, o sul "vero" metodo scout...). Del resto ogni associazione da' una propria definizione di scautismo. Ed è giusto che sia così Smile visto che per fortuna non hanno ancora iniziato ad applicare la clonazione degli esseri umani Smile

La mia presenza, se ritenuta di interesse, vuol essere più uno stimolo per chi vuole provare a sperimentare questa strada e magari conoscere come siamo partiti noi ed avere qualche idea su come provare. Quindi solo una presenza propositiva. Premesso che anche la mia esperienza, come quella di tutti, è certamente limitata e non ha la pretesa di essere fonte di qualsiasi "verità" Smile

Io la vedo così: il castorismo è una opportunità educativa che può essere tranquillamente posta all'inizio di un percorso "scout" il quale non è un perocrso che si conclude all'interno di una branca, ma un percorso dinamico che si sviluppa con proposte differenziate per fasce d'età. Comunque è una opportunità. La si può cogliere o meno a seconda delle opinioni personali (o di Gruppo) e a seconda della disponibilità di persone interessate a provare il gioco del castorismo sul campo Smile
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Fabio_Tv





Registrato: 07/03/08 10:00
Messaggi: 11

MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 15:52    Oggetto: Rispondi citando

elfo ha scritto:


Innanzitutto, per quanto le attività e il metodo saranno stati studiati attentamente per la fascia di età alla quale sono orientate, a quanto vedo si tratta di un lupettismo molto annacquato, e che secondo me non farà apprezzare e comprendere bene la vita di branco al lupetto che prima era castorino... siamo diventati lupi invece di castorini (noi diremmo è cambiato l'Ambiente Fantastico), facciamo un Grande Urlo diverso, abbiamo le orecchie invece dei dentoni, ma gira e rigira sono le cose che facevamo anche quand'eravamo più piccoli.


Premesso che tra castorismo e lupettismo ci sono differenze pedagogiche abissali, sta poi all'abilità della Comunità Capi saper mettere a punto dei programmi di attività tali affinché le due esperienze risultino ben distinte e distinguibili, proponendo attività diverse e facendo in modo non solo di non "bruciare" le esperienze, ma anche creando nei bambini che fanno il passaggio dalla Colonia al Branco il desiderio e l'aspettativa di attarversare il Grande Fiume perchè dall'altra parte con i Lupetti faranno certamente cose più interessanti ed adatte a lro che adesso sono diventati "grandi" Smile
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Fabio_Tv





Registrato: 07/03/08 10:00
Messaggi: 11

MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 15:57    Oggetto: Rispondi citando

A proposito del passaggio e della presunta grgliata di castoro Smile

Questo è il racconto che suiamo noi:
Keeo era un vecchio castoro dalla coda nera che viveva nella colonia situata vicino al Grande Fiume che
divideva il Bosco dei Castori dalla Jungla. Spesso, di notte, Keeo usciva in esplorazione. Una notte
avvicinandosi al Grande Fiume si accorse che sulla riva opposta si vedevano degli strani animali dagli occhi
lucenti. La notte non prometteva nulla di buono, infatti stava per arrivare un gran brutto temporale e il
Grande Fiume era già in piena da alcuni giorni e la corrente era fortissima. Tuttavia Keeo decise di sfidare il
Grande Fiume per conoscere gli animali che si trovavano dalla parte opposta, e utilizzando un vecchio
tronco come imbarcazione, iniziò la traversata del Grande Fiume. Arrivato al centro, dove la corrente era più
forte, iniziò a piovere e i fulmini solcarono il cielo. Improvvisamente una grande luce lo avvolse ed egli
credette di essere stato colpito da un fulmine, ma subito dopo si accorse che era accaduta una cosa molto
strana: sentiva chiaramente la voce degli animali che erano presenti lungo l’altra riva e quelli che prima
sembravano ululati senza senso, ora diventavano voci comprensibili: “forza fratello”, gridavano, “nuota più
veloce che puoi”. Keeo si guardò e con meraviglia scoprì che il suo pelo e la sua coda erano cambiati, non
assomigliava più ai fratellini della colonia, ma era diventato simile agli animali che si trovavano dall’altra
parte del Grande Fiume. Nuotò con forza verso la riva, vincendo la corrente e giunse dall’altra parte, dove i
Lupi gli corsero incontro e gli dissero: “benvenuto, fratello, tra il popolo libero che vive seguendo la Legge
della Jungla, seguici.”. E lo portarono, tra la Jungla, fino ad arrivare ad un’alta rupe, dove lo attendeva un
vecchio lupo.

Nel nostro caso il Grande Fiume rappresenta il passaggio dalla Colonia al Branco che richiede il coraggio di attarversarelo (e quindi di entrare in una realtà nuova) affrontando anche il temporale (il distacco dagli amici della colonia) ma la trasformazione non è causata dal fulmine (come crede il castorino) ma dalla luce magica (la consapevolezza di essere diventato grande) che gli insegna ad ascoltare le voci dei Vecchi Lupi ed imparare la Legge della Giungla.

Ovviamente si può migliorare Smile
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Sentry





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Messaggi: 524

MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 16:39    Oggetto: Rispondi citando

Buona caccia a tutti,
aggiungo due cose al mio intervento dopo gli "sviluppi" del discorso!

1) Ribadisco che a me l'idea del castorinismo (si dice così?) piace e la trovo molto più scout di quando si dica in giro! Anzi, forse è stata sottovalutata anche troppo!

2) Il racconto del passaggio Colonia-Branco, così come è stato riportato da Fabio_Tv mi sembra molto molto "magico", decisamente meglio di come me lo avevano raccontato in altre occasioni! Mi da l'impressione di un racconto che veramente può accendere quella magia di cui parla BP! (Quella che purtroppo in altre branche stiamo progressivamente perdendo)
Mi avevano raccontato di castori storditi dal fulmine che si ritrovano dall'altra parte e si accorgono di essere lupi dopo giorni e giorni specchiandosi nella Waingunga il che mi sembrava un po' macabro!
L'unico appunto che farei è che il nuovo cucciolo non può essere portato alla rupe, forse dovrebbe solo restare a giocare con gli amici nella Giungla fino al primo racconto di branco. Ma questi sono dettagli decisamente "secondari". (Penso solo al fatto che nel primo racconto Mowgli è in mezzo all'erba quando BabboLupo lo trova e lo porta in tana, non ha ancora visto la Rupe e tutto il resto...ma ripeto, questi sono dettagli che non hanno nulla a che fare con il resto del discorso)

Forse è proprio da qui che nascono tanti malintesi e "diffidenze", dal fatto che (ribadisco, io conosco solo l'esperienza AGESCI) si è voluto fare tutto un po' troppo in "segreto", come se il farsi conoscere potesse essere deleterio. Boh! Fino a pochi mesi fa, non so ora, non era neanche possibile leggere i dettagli sul metodo o i racconti! (non nelle versioni proposte da AGESCI almeno)
Dico la verità, se la colonia non fosse un'entità a se, mi piacerebbe sperimentarla! Peccato che per ora, da noi, sembra essere una specie di "setta segreta con i dentoni"!

Che dire... GRAZIE Fabio_Tv e... se hai voglia, hai trovato almeno una persona interessata ai tuoi racconti (non solo le "favole" ma anche le tue esperienze ecc!)
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 17:03    Oggetto: Rispondi citando

Ma insomma: fiumi di parole e niente che possa avvalorare le domande concrete:
1) Dov'è la spiritualità?
2) Come si concretizza l'avventura per quella fascia di età?
3) Come fate ad inserirvi nel passaggio al Branco senza "modificare" l'approccio a quest'ultimo (vedi trasformazioni "magiche")?
4) Queste differenze pedagogiche abissali quali sono?
5) Come si evita di clonare il lupettismo e quindi di anticiparlo?
6) Quali sono le attività specifiche che fanno di quei bambini dei castori e non dei lupetti?
7) Dove trovate le risorse-Capo se non ce ne sono neppure per le branche?
Citazione:
Però ritengo un po' presuntuosa l'idea di poter decidere cosa sia "scout" e cosa non lo sia basandosi solo sulla propria idea di scautismo o sulle proprie esperienze o sul proprio contesto associativo.

Non c'è nessuna presunzione, ma la semplice constatazione che di Scout non c'è nulla, per quel che vedo.
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Fabio_Tv





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Messaggi: 11

MessaggioInviato: Sabato 08 Marzo 2008, 12:17    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Ma insomma: fiumi di parole e niente che possa avvalorare le domande concrete:
1) Dov'è la spiritualità?
2) Come si concretizza l'avventura per quella fascia di età?
3) Come fate ad inserirvi nel passaggio al Branco senza "modificare" l'approccio a quest'ultimo (vedi trasformazioni "magiche")?
4) Queste differenze pedagogiche abissali quali sono?
5) Come si evita di clonare il lupettismo e quindi di anticiparlo?
6) Quali sono le attività specifiche che fanno di quei bambini dei castori e non dei lupetti?
7) Dove trovate le risorse-Capo se non ce ne sono neppure per le branche?
Citazione:
Però ritengo un po' presuntuosa l'idea di poter decidere cosa sia "scout" e cosa non lo sia basandosi solo sulla propria idea di scautismo o sulle proprie esperienze o sul proprio contesto associativo.

Non c'è nessuna presunzione, ma la semplice constatazione che di Scout non c'è nulla, per quel che vedo.


Io credo che gli interventi precedenti e quanto riportato sul manuale rispondano in modo esaustivo a tutte le tue domande.

Tuttavia se parti dal presupposto che, in ogni caso, per te la proposta non ha nulla di "scout" allora diventa inutile qualunque tipo di confronto. Io non credo che il problema sia "cosa" si fa, ma "come" lo si fa, con quale approccio coi bambini, con quale idea di progressione ecc. La scelta della singola attività è affidata alla fantasia ed alla capacità organizzativa dello staff di branca e della comunità capi. In ogni caso il fatto stesso che decine di associazioni internazionali (membre sia del WOSM che della WFIS) adottino il metodo Beaver credo chiarisca bene il fatto che si tratta di un metodo "scout".

Per quanto riguarda la "spiritualità" possiamo anche parlarne, ma prima dobbiamo definire bene i termini da utilizzare, dal momento che immagino tu parli di spiritualità cattolica, ed io, da non cattolico, non avrei nulla da dire in quel contesto. Probabilmente il fondatore o i membri dell'AIC potrebbero rispondere alla tua domanda meglio di me, essendo il primo un sacerdote cattolico, ed i membri di AIC dei capi AGESCI, e quindi, presumo, persone che hanno fatto una chiara professione di fede.
Io posso anche parlarne ma prima definiamo, quindi, prima cosa si intende per spiritualità, a quale età essa diviene motivo di ricerca interiore ecc., e quindi parliamone. Se vuoi la mia definizione di spiritualità, essa corrisponde alla ricerca interiore e personale del proprio "essere" e della relazione tra sé stessi e ciò che ti circonda, e tra sé stessi e ciò che comunemente chiamiamo "Dio" (di cui ognuno di noi ha la propria rappresentazione in base alla cultura ed all'esperienza vissuta, ed è una realtà prettamente personale ed intima, su cui è inutile qualunque discussione). Ma è un processo da persone adulte, non da bambini. Perchè la spiritualità non deve trasformarsi in superstizione, magia o ripetzione senza comprensione di "racconti" ricevuti da altri. Ovviamente, è la mia opinione personale, e non ha la pretesa di essere "verità".

Per il punto 7... sono realtà oggettive di ogni singolo Gruppo. In ogni caso credo che, come in tutte le cose, se vi sono persone che credono in una certa iniziativa, le risorse si trovano. Se non ci si crede, ci possono essere tutti i capi, gli aiuto e i rover che vogliamo, ma ci sarà sempre un motivo "buono" per non ralizzare la proposta.
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Sentry





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MessaggioInviato: Sabato 08 Marzo 2008, 22:34    Oggetto: Rispondi citando

Ciao,
concordo con Fabio_Tv! Se vogliamo discutere dei castorini dobbiamo almeno partire dal "beneficio del dubbio", se abbiamo già deciso che sono pessimi o fighissimi, inutile discutere!
Continuo ad essere convinta che gran parte del problema nasca non dal castorinismo in se ma dalla sperimentazione che è stata fatta e proposta in AGESCI (e che se per caso non passa, chiuderà la strada a qualsiasi altra possibile sperimentazione per questa branca per lunghissimi anni!)

uomodelbosco ha scritto:

1) Dov'è la spiritualità?

* Sinceramente, in AIC non lo so... ma sfido chiunque abbia "tra le mani" bambini tra i 4 e i 7 a dire che non si possano fare discorsi sulla "spiritualità", è il periodo in cui i bambini imparano a distinguere il giusto dallo sbagliato, iniziano a capire (prima o poi a seconda delle esperienze personali) il significato della morte, iniziano a comprendere le conseguenze dei propri gesti quindi... si può sicuramente proporre anche a loro un percorso di sipiritualità (e faccio notare che non ho parlato di religione nè di dei misti)

uomodelbosco ha scritto:

2) Come si concretizza l'avventura per quella fascia di età?

* anche qui si sfonda una porta aperta, a parte il superamento di tutte le piccole e grandi paure che si hanno a questa età (dal buio, all'acqua a qualsiasi altra cosa) e poi comunque l'avventura è una cosa tipica del reparto, non di tutta la vita scout. In ogni caso credo che sia "facile" per un adulto creare avventura per i piccolissimi.

uomodelbosco ha scritto:

3) Come fate ad inserirvi nel passaggio al Branco senza "modificare" l'approccio a quest'ultimo (vedi trasformazioni "magiche")?

Lo ammetto, credo di non aver capito la domanda! Se il problema è solo il passaggio.... beh, mi sembra facilmente risolvibile! Giocando! Ma ripeto, forse non ho capito cosa volevi chiedere

uomodelbosco ha scritto:
4) Queste differenze pedagogiche abissali quali sono?
5) Come si evita di clonare il lupettismo e quindi di anticiparlo?
6) Quali sono le attività specifiche che fanno di quei bambini dei castori e non dei lupetti?

* Beh... per esempio niente uscite/pernottamenti ecc
Il gruppo ha un ruolo moooooolto forte, più che in branco. Altro? Fabio_TV intervieni tu?!!!!!!!!?

uomodelbosco ha scritto:
7) Dove trovate le risorse-Capo se non ce ne sono neppure per le branche?

No, questa sinceramente non la capisco! O meglio, non mi sembra un problema legato ai castorini!

Buona nuotata (pian piano imparo)
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Fabio_Tv





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Messaggi: 11

MessaggioInviato: Domenica 09 Marzo 2008, 17:56    Oggetto: Rispondi citando

Parliamo di avventura... ovviamente l'avventura dell'esploratore in Riparto (o Reparto) ha un fascino unico che non ha né può avere paragoni nelle Branche precedenti. E' ovvio che sia così... è l'adolescenza !
Per un castorino l'avventura è molto più semplicemente la scoperat di luoghi o situzioni nuove, fare una passeggiata lungo un ruscello e scoprire dove nasce, osservare dei ranocchi che saltellano, osservare come sono fatti i tronchi degli alberi... per chi non ha mai visto una gallina (!) andare a visitare una fattoria... Insomma sono cose semplici, ma certamente interessanti per il bambino.
Per il bambino tutto diventa avventura, ogni scoperta o incontro con qualcosa che non aveva visto prima. Scoprire che per giocare non esiste solo la Playstation, ad esempio, ma che si può costruire un disegno usando come elementi le foglie raccolte durante il percorso.
Certo questo non è "Scautismo" se per scautismo intendiamo solo l'attività di Riparto. Ma allora non lo è nemmeno il lupettismo. Però definire "scout" solo ciò che avviene in Riparto mi sembra piuttosto limitativo.

Giustamente, nel castorismo si privilegia l'attività di gruppo rispetto a quella del singolo, infatti i giochi devono essere fondamentalmente di tipo cooperativo, non esistono "prove" personali da superare, ma si cresce assieme, imparando a condividere (in inglese il motto dei Beavers è "Share", in italiano è stato tradotto più semplicmenete con "Insieme"). Non esiste una "gerarchia" (passatemi il termine improprio) nel senso che nella Capanna non esiste un capo-capanna, un vice, ecc. ma la stessa è affidata ad un adulto che deve assicurarsi che tutti i bambini siano ugualmente parteicpi dell'attività.
La progressione personale agli occhi dei bambini è un fatto naturale, e si concretizza nel passaggio di coda che avviene contemporaneamente per tutti. Per l'educatore è invece scandita dalle tre tappe, ma questo riguarda solo l'intervento educativo. Nel metodo da noi messo a punto non esiste nemmeno il concetto di Promessa (e quindi, da questo punto di vista possiamo anche dire che si tratta di una realtà propedeutica all'attività propriamente "scout") ma di un Patto che non esprime un impegno, ma un desiderio ("Desidero essere un buon castorino e rispettare le regole della Colonia"), anche per questo abbiamo scelto di non consegnare ai costorini il fazzolettone di Gruppo (che avviene invece con la Promessa del Lupetto) ma un fazzolettone uguale per tutti i castorini dell'associazione (azzurro) in cui il gruppo è rappresentato solo dalle bandine colorate dello stesso colore del fazzolettone di Gruppo.
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Lunedì 10 Marzo 2008, 10:10    Oggetto: Rispondi citando

Guardate, c'è un motivo molto semplice sul perchè non è Scoutismo.
Lo Scoutismo E' avventura, e non può essere disgiunto da questa. Ogni età ha la sua dimensione di avventura, che per essere tale deve avere delle caratteristiche che in determinate fasce d'età non esiste.
Per un bimbo di 5 anni non possiamo parlare di avventura, ma di gioco. La differenza non è lieve.
Citazione:
Per un castorino l'avventura è molto più semplicemente la scoperat di luoghi o situzioni nuove, fare una passeggiata lungo un ruscello e scoprire dove nasce, osservare dei ranocchi che saltellano, osservare come sono fatti i tronchi degli alberi... per chi non ha mai visto una gallina (!) andare a visitare una fattoria... Insomma sono cose semplici, ma certamente interessanti per il bambino.

Già, peccato che, se fatte con spirito avventuroso, siano cose per i lupetti (diversamente è portiamoli-a-vedere-le-galline, ma non avventura).
Se anticipi questo, poi in branco non sanno più cosa inventarsi e scopiazzano il reparto ( i nodi, i calchi delle impronte) e poi ti stupisci che in Clan ci arriva l'1%? Diamo tempo al tempo, non forziamo le cose.
Citazione:
Giustamente, nel castorismo si privilegia l'attività di gruppo rispetto a quella del singolo

E qui mi convinco ancora di più che NON è Scoutismo. BP sosteneva che la differenza tra scoutismo e altre proposte è che lo scoutismo MIRA AL SINGOLO e su di esso e la sua specificità si lavora.
Che devo dire? Più discutete e più mi convincete che è tutta "fuffa".
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Fabio_Tv





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Messaggi: 11

MessaggioInviato: Lunedì 10 Marzo 2008, 13:57    Oggetto: Rispondi citando

Come ho detto all'inizio ... io non ho l'obiettivo né la presunzione di convincere nessuno. Conosco la mia esperienza e la ritengo assolutamente valida.
Ho avuto modo di entrare in contatto con molte altre presone che l'hanno condivisa (non solo in Italia) e ne ho visto i risultati.
Più di questo non voglio aggiungere, se non eventuali suggerimenti sulla proposta a chi ne fosse realmente interessato.
Quindi rispetto l'opinione di tutti senza necessariamente doverla condividere. Se mi permetti, non ho il medesimo rispetto per chi definisce "fuffa" l'esperienza altrui senza consocerla. Io in genere prefisrico conoscere e sperimentare qualcosa prima di esprimere un'opinione, positiva o negativa essa sia. I pre-giudizi e le "verità assolute e rivelate" ... non fanno parte della mia cultura.

Buona Strada.
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uomodelbosco





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Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Lunedì 10 Marzo 2008, 14:59    Oggetto: Rispondi citando

Fabio_Tv ha scritto:
Quindi rispetto l'opinione di tutti senza necessariamente doverla condividere. Se mi permetti, non ho il medesimo rispetto per chi definisce "fuffa" l'esperienza altrui senza consocerla. Io in genere prefisrico conoscere e sperimentare qualcosa prima di esprimere un'opinione, positiva o negativa essa sia. I pre-giudizi e le "verità assolute e rivelate" ... non fanno parte della mia cultura.

Eh, no...calma...un conto è rispettare le idee altrui, un altro è spacciare per Scoutismo una cosa che non è (o che almeno fino ad ora non mi è stato dimostrato essere). In questo io ci vedo della fuffa, cioè una cosa senza la sostanza che (si dice) avere.
Nessun pregiudizio, come vedi invoco la dimostrazione che sia Scoutismo, ma più andiamo avanti e più mi viene dimostrato il contrario.
Hai fatto una buona esperienza? Buon per te, ma diamole il peso che merita, non "vendendola" per ciò che non è.
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Sentry





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Messaggi: 524

MessaggioInviato: Lunedì 10 Marzo 2008, 18:22    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Lo Scoutismo E' avventura


Beh, allora mi sa che neanche il reparto è scoutismo e a pensarci bene neanche il clan!
Non ci trovo proprio niente di avventuroso nel dormire in una tenda, tanto meno nel girare nel bosco di notte, men che meno ad orientarmi con la bussola o a imparare ad arrampicare!
Non parliamo poi delle lunghe serate a discutere sui massimi sistemi, di ideali e valori! Delle litigate per decidere cosa scrivere su un documento senza nessun valore legale!
Non c'è proprio nulla di avventuroso in tutto ciò!
Al massimo c'è qualcosa che ha a che fare con lo sport o con passatempi da associazione culturale!

Eppure non rinuncerei a nulla di tutto ciò! Sarà che queste cose le ho fatte quando avevo l'età giusta per considerarle "avventurose"?
E' triste che sostieni che lupetti possano vivere "avventurosamente" le stesse cose di un bimbo di 5 anni!
Non ne faccio un discorso di castorini, a questo punto è un problema di Branco!

Io non voglio convincerti che i castorini sono perfetti (anche perchè l'esperienza che conosco è tutto men che perfetta), però tu non ridurre lo scoutismo alla scampagnata in montagna (o in fattoria). Non hai ancora dato una motivazione valida al tuo ritenere i castorini "non scout" se non un falso nascondersi dietro un "non è avventura" che proprio non regge!

BP sosteneva che lo sviluppo del singolo è fondamentale, ciò non toglie che lo sviluppo del singolo nasce dalle interazioni con il gruppo (soprattutto il gruppo dei pari).
Se vuoi la colonia non fa altro che questo, sviluppare un BUON modo di stare insieme... così in reparto non ti trovi il lupetto asociale venuto fuori di casa per la prima volta a 9 anni e al quale prima di poter far prendere una preda "sua" devi riuscire a far passare le idee "imparo a stare in cerchio", "imparo a giocare con gli altri" ecc
Oltretutto BP aveva pensato anche il branco come branca fondata sul gruppo e non sul singolo (a diff.del reparto) proprio per l'età dei lupetti!

Altro dettaglio... sono passati decenni! I bambini oggi hanno stimoli che i lupetti di BP non si sognavano neanche! La metà dei lupetti che arrivano in branco ha già volato, i lupetti di BP probabilmente non hanno mai preso un treno! Questo non possiamo ignorarlo! I bambini hanno sempre le stesse esigenze: attenzione, amore, bisogno di giocare, di stare insieme, di divertirsi, di imparare, tutto quello che volete ma è cambiato il mondo che li circonda, questo non possiamo ignorarlo... altrimenti facciamo la fine delle maestre che a fine carriera non capiscono perchè i metodi che usavano 40anni fa non funzionano più!!!
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Lunedì 10 Marzo 2008, 18:51    Oggetto: Rispondi citando

Sentry ha scritto:
Io non voglio convincerti che i castorini sono perfetti (anche perchè l'esperienza che conosco è tutto men che perfetta), però tu non ridurre lo scoutismo alla scampagnata in montagna (o in fattoria). Non hai ancora dato una motivazione valida al tuo ritenere i castorini "non scout" se non un falso nascondersi dietro un "non è avventura" che proprio non regge!

Veramente ho accennato anche ad altri aspetti, la spiritualità, per esempio. E comunque, scusa, ma l'avventura non è poco per nulla!
Citazione:
Se vuoi la colonia non fa altro che questo, sviluppare un BUON modo di stare insieme... così in reparto non ti trovi il lupetto asociale venuto fuori di casa per la prima volta a 9 anni e al quale prima di poter far prendere una preda "sua" devi riuscire a far passare le idee "imparo a stare in cerchio", "imparo a giocare con gli altri" ecc

Allora la colonia sarebbe una preparazione per il branco? Per non avere l'asociale? Quindi per non doversi grattare le rogne tipiche della nostra società iperprotettiva? Non mi convinci, lo Scoutismo (con la S maiuscola), serve proprio a questo.
Citazione:
Altro dettaglio... sono passati decenni! I bambini oggi hanno stimoli che i lupetti di BP non si sognavano neanche! La metà dei lupetti che arrivano in branco ha già volato, i lupetti di BP probabilmente non hanno mai preso un treno! Questo non possiamo ignorarlo!

Beh, se è per questo gli esploratori dei primi 900 forse lavoravano già a 14 anni, ma non mi sembra che per questi motivi il metodo sia da reimpiantare innestando dei mini-lupetti.
Citazione:
altrimenti facciamo la fine delle maestre che a fine carriera non capiscono perchè i metodi che usavano 40anni fa non funzionano più!!!

Fidati, il metodo è perfetto così com'è. Però bisogna saperlo usare, e se non sappiamo usarlo, impariamo, non inventiamoci cose assurde.
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Martedì 11 Marzo 2008, 01:29    Oggetto: Rispondi citando

si uomo, però non sei tu a decidere cosa è scoutismo e cosa no senza aver dato un'occhiata al metodo usato.
E anche qui bisognerebbe provarlo su strada...

Anche se anch'io sono dubbioso sui castorini, se mi è permesso.
Semmai perchè credo che a quest'età siano un pò ingestibili col metodo scout applicato alla loro età...anche se mi piacerebbe dare un'occhiata al libro di fabio.

Ah, che tu sappia, i castorini in italia come sono messi? sperimentazioni passate, in corso e future?
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