Scout C@fé: Il Forum degli Scout

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Cari amici di ScoutCafé

sono un membro della Co.Ca. del gruppo scout AGESCI Roma91, di cui forse avete letto il Topic "Quarta Branca" scritto da un nostro Rover. Relativamente alle problematiche che ci hanno spinto a questa iniziativa (che ricordo non è ufficiale ed è semplicemente il nostro tentativo di risposta), stiamo cercando di effettuare un'analisi (che poi condivideremo in un tavolo di discussione con i vari livelli associativi) per la valutazione di quella che noi riteniamo essere una vera EMERGENZA EDUCATIVA, al fine di trovare soluzioni a problematiche che sempre più spesso veniamo a trovare nei nostri ragazzi, e che sempre più difficilmente riusciamo ad affrontare, anche con quella che noi riteniamo una corretta applicazione del metodo. in Particolare sul nostro sito di gruppo

www.roma91.org

potrete trovare parte di quelli che sono i nostri risultati, e potrete commentarli se volete, o mandarci una email con le vostre idee. Anche commenti lasciati su questo forum saranno ben accetti.

Per il nostro lavoro abbiamo anche bisogno di sapere se quella che è la nostra analisi dei ragazzi è riconducibile ad una realtà territoriale esclusivamente nostra (quartiere semiperiferico molto popolato di Roma), o se piuttosto è diffusa anche livello nazionale.
Per questo vi chiediamo di inviarci le vostre analisi d'ambiente, quelle che in somma sono alla base dei vostri PEG, o anche delle riflessioni delle comunità capi sui problemi dei ragazzi oggi e come questi si ripercuotono sulle nostre unità (se magari riusciste a dedicare anche un pezzetto di una vostra riunione di comunità capi a questo sareste veramente preziosi). Se poi avete pensato e applicato soluzioni particolari all'interno del vostro gruppo o della vostra unità vi sarei grato di segnalarcelo.
Stiamo facendo questo perché veramente teniamo ai nostri ragazzi, e vorremmo che la proposta sia vissuta pienamente, e perché reputiamo lo scoutismo un percorso educativo che può rispondere appieno a questa emergenza.

Vi ringrazio davvero se saprete contribuire ed aiutarci, e con me vi ringrazia tutta la comunità capi. Tutto il materiale che riceveremo sarà utilissimo per il nostro lavoro.

Per ogni chiarimento non esitate a chiedere, sarò più che entusiasta di rispondervi.

Roberto

[gufopreciso]

Non posso citare l'analisi d'ambiente del PEG perchè è ormai in dirittura di scadenza ed è quindi superata. Cito solo due mete interessanti:
-porre attenzione nel favorire una competizione positiva tra le sq vista come "fare del mio meglio" anzichè solamente "meglio degli altri"
-stimolare e favorire capacità organizzative efficaci e frequenti di cogestione del reparto utilizzando costantemente e al meglio il ConCa.

A parte tutto, posso dire e sottolineare come nel mio gruppo non esista questa emergenza educativa, e che se anzi in passato poteva esserci qualcosa similare è stato o si sta risolvendo grazie ad uno uso cosciente e rivalutazione della cogestione, ed autonomia e responsabilità delle squadriglie. Le squadriglie sono sempre più gruppi ben affiatati ed oliati che grazie alla sempre maggiore autonomia funzionano bene. Chiaramente tendenze nelle "sieste" a ricercare spazi "orrizontali" sono naturali (ma assolutamente non unici), ma non a discapito e non a sfavore del sistema squadriglia.

Un generale nel tempo abassamento della qualità delle tecniche è stato riscontrato, ma dovuto ad una errata o superficiale applicazione degli strumenti del metodo, e non dovuto al rapporto conflittuale grandi/piccoli. Ultimamente stiamo lavorando nella direzione del "recupero" e si dimostra al contrario evidente come il rapporto grande/piccolo sia l'elemento necessario e vitale al trapasso nozioni. TRAPASSO NOZIONI che non deve avvenire dal CR al Reparto, ma dal CR ai grandi, e dai grandi ai piccoli.

In sostanza, non rileviamo nè la necessità, nè tantomeno la valutiamo positivamente basandoci sul nostro vissuto e sul nostro ambiente. Al contratio ciò che da noi sta funzionando e una gestione più ortodossa e tradizionale.

I ragazzi del Noviziato lo ritengono un momento importante e bellissimo. Ma non ce n'è uno che non darebbe l'anima per ritornare in Squadriglia, alla sua vita e alla sua avventura. Significativo è come nei momenti di gruppo non sono il III e IV anno a stare coi grandi, ma i grandi a voler stare coll'intero reparto (I, II, III, IV).

Sarà comunque interessante la vostra sperimentazione.

[paciock87]

Ho letto letti i vari interventi del vostro blogghino di gruppo... Mi sembra esagerato parlare di assoluti... Quelli sono i vostri problemi dei vostri ragazzi, e dovete specificarlo... E non è nulla di nuovo, fatevi una chiaccherata con chi è in contatto con i ragazzi del Laurentino 38, stessa pasta ma da un sacco di tempo... Sono almeno 10 anni che già girano 11enni in perizoma e bimbi di 8 anni che tirano i sassi alla Polizia...
Da quant'è che la situazione è così da voi a Centocelle?

[GnuEspansivo]

Certamente non è nostra intenzione proporre analisi assolute. Il nostro blog riporta l'analisi d'ambiente del nostro territorio, e quindi è ovviamente relativa ai nostri ragazzi, ed è nato proprio per cercare di vedere quanto è diffuso questo problema o se piuttosto è legato a singolarità locali. Per questo cerchiamo il confronto con persone di tutta italia. Il fatto che siano anni che ci siano certi problemi, rende solo più urgente il trovare soluzioni.

Relativamente all'intervento di Gufo Preciso: la tua esperienza è sicuramente diversa dalla nostra (ed è proprio per questo che può essere molto interessante per il nostro lavoro), ma ti posso dire, che come caporeparto, seguendo i tuoi stessi principi, non siamo riusciti ad ottenere gli stessi risultati. Nella nostra realtà i ragazzi iniziano a fare gruppo dopo i 14/15 anni, prima non hanno contatti con gli altri ragazzi del gruppo se non in attività. I ragazzi del noviziato da tempo non cercano i ragazzi del reparto, se non quelli più grandi, gli stessi con cui il venerdì vanno a giocare a calcetto. Anzi, abbiamo visto come siano proprio i ragazzi di alta sq. a "proiettarsi" verso i più grandi, perché iniziano ad avere un poco di autonomia e ad uscire con loro.
Ripeto, forse è la particolarità dei ragazzi di centocelle a Roma, ma è di quelli che siamo chiamati a rispondere. Posso dirvi tuttavia che altri, da diverse parti di Italia, si sono rispecchiati nella nostra analisi.

Per Tutti: la famosa "Quarta Branca" di cui avete letto, non è l'obiettivo del nostro lavoro. Quello che spero sia chiaro è che noi stiamo cercando di dare risposta ad un problema, quale che sia. L'iniziativa del nostro gruppo è nata dalle nostre necessità educative, non abbiamo intenzione di supportarla con le analisi di altri.
L'obiettivo è di portare all'attenzione dell'AGESCI dei problemi che abbiamo trovato, e che abbiamo impressione siano diffusi. Ipotesi che può essere, se necessario, smentita.

Vi ringrazio comunque per la disponibilità a rispondere.

Roberto

[rinoceronte caparbio]

domanda: collaborate a livello nazionale?

[GnuEspansivo]

siamo in collegamento con tutti i livelli associativi per lavorare alla ricerca della soluzione più opportuna a favore dei ragazzi.

come questi collegamenti si svilupperanno nei prossimi mesi, oggi non siamo in grado di prevederlo, ma siamo certi che ognuno di noi (comunità capi, zona, regionale e nazionale) farà del suo meglio per capire se le problematiche educative individuate dalla nostra analisi siano o meno legate solo alla nostra dimensione territoriale e concertare, di conseguenza, la migliore azione educativa possibile.

Se vi va, potete lasciare commenti e impressioni sul nostro blog, visto che purtroppo qui su scoutcafé praticamente nessuno della mia coca partecipa. I vostri commenti lì potranno servire anche per discutere con chi è interessato al problema e non frequenta questi luoghi.