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Paiono un paio di annoianti paranoie. Pareri che rapiscono?
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Le persone di cui si parla sono da considerarsi in Coca?
77%
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No
22%
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Voti Totali : 9

Autore Messaggio
BujaPrimo



Età: 47
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 14/12/07 16:53
Messaggi: 9

MessaggioInviato: Venerdì 14 Dicembre 2007, 18:52    Oggetto: Paiono un paio di annoianti paranoie. Pareri che rapiscono? Rispondi citando

Spero non disturbi il titolo allitterativo.
Saluto tutti gli utenti di questo poco ma ben frequentato forum ed espongo il problema.

Premessa: quest'anno hanno preso a fare servizio in branco due persone che, con il loro aiuto, hanno permesso il mantenimento in vita della branca. A inizio anno hanno chiaramente detto che la loro scelta di fare servizio è nata solo dalla consapevolezza che, senza di loro, il branco sarebbe stato chiuso.
Si sono impegnate a dedicare del tempo all'attività di branca, ma non a quella di coca (a cui partecipano solo se hanno tempo) né tanto meno a quelle di zona e di formazione. Almeno per l'anno in corso.
La staff di branco è dunque composta da queste due persone e da un capo brevettato.

Poco tempo fa, in Coca, si è presentata una discussione su questo argomento: queste persone sono da considerarsi membri della Coca o no?

I pro dicevano che, pur con i vincoli posti, avendo dato il loro impegno a portare avanti una branca non possono non essere considerati membri della Coca.

I contro sostenevano che l'aver messo come punto fermo l'importanza secondaria del partecipare all'attività di coca e la rinuncia (pur forzata, ma sempre rinuncia è) delle altre attività le pone automaticamente al di fuori del percorso che un capo deve seguire fin dal suo ingresso in Coca, pur come tirocinante.

Se fosse d'aiuto....Riporto, dallo Statuto:

Art. 7 – Soci adulti
I soci adulti sono i Capi, gli Assistenti ecclesiastici e coloro che stanno completando l’iter formativo.
Il servizio dei soci adulti è svolto a titolo gratuito.

Art. 8 - Capi
L’Associazione riconosce i Capi sulla base:
- dell’adesione al Patto associativo;
- del compimento dell’iter specifico di formazione;
- dell’appartenenza ad una Comunità Capi o ad una struttura associativa;
- dello svolgimento di un servizio a qualsiasi livello associativo.

Art. 21 - Comunità Capi
I soci adulti presenti nel Gruppo formano la Comunità Capi [...]

Grazie a tutti quelli che vorranno dire la loro.

Buona Strada,
Andrea
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T@z



Età: 36
Segno zodiacale: Vergine
Registrato: 11/10/07 12:23
Messaggi: 785
Residenza: Massa Lombarda (RA)

MessaggioInviato: Venerdì 14 Dicembre 2007, 20:40    Oggetto: Rispondi citando

Per me fan parte anch'essi della Co.ca.
Il fatto che non siano presenti assiduamente alle attività di Co.Ca. perchè sono totalmente impegnati dall'organizzazione delle attività per una branca che,senza di loro, andrebbe in malora, non è una giustificazione giusta perchè non siano ritenuti parte della Co.ca.

Sono soci adulti, hanno completato iter formativo (branco, reparto, clan), hanno aderito al Patto associativo e fanno servizio in una branca.

Non vedo questo bisogno di non riconoscerli come parte della Comunità Capi.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 39
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Venerdì 14 Dicembre 2007, 21:50    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
queste persone sono da considerarsi membri della Coca o no?


Personalmente, ritengo la domanda malposta.

Partiamo dall'inizio.
Definiamo gli attori.

gruppo
Comunità capi
staff
ragazzi - unità
singolo capo.

Allora (tutto statuto agesci)

Citazione:
Art. 19 - Gruppo: definizione
Il Gruppo è l’organismo educativo fondamentale per l’attuazione del metodo. Esso si basa su una Comunità Capi
che, per assicurare l’attuazione dell’intero ciclo formativo scout, tende a costituire una o più Unità di ciascuna
delle branche.

Art. 20 - Unità
Le Unità scout sono costituite dai soci giovani con i loro Capi, Assistenti ecclesiastici e gli altri soci adulti che
stanno completando l'iter formativo, e si distinguono in:
a) Cerchio di Coccinelle e Branco di Lupetti;
b) Reparto di Guide e Reparto di Esploratori;
c) Comunità di Scolte e Comunità di Rover;
d) Unità miste ai tre livelli.

Art. 21 - Comunità Capi
I soci adulti presenti nel Gruppo formano la Comunità Capi che ha per scopo:
a) l’elaborazione e la gestione del Progetto educativo;
b) l’approfondimento dei problemi educativi;
c) la formazione permanente e la cura del tirocinio dei soci adulti;
d) l’inserimento e la presenza dell’Associazione nell’ambiente locale.


ergo, i soci adulti formano la coca.
E
Citazione:
La Comunità Capi, nelle forme che ritiene più opportune:
[...]
b) affida gli incarichi di servizio nelle Unità;

ergo, la comunità capi affida il servizio nelle unità a soci adulti che stanno completando l'iter formativo o a capi.

In conclusione, i ragazzi sono affidati a capi o aspiranti tali i quali sono mandati dalla coca a compiere la loro scelta di servizio.


Ora, dopo la parte teorica, passiamo al tuo caso.
Le suddette persone, sono soci adulti? Ovvero ex-rover che hanno fatto una scelta di partenza? adulti di provenienza extra associativa?
Cioè, sono scout?

Se si, la domanda non è pertinente.
Se no, mi preoccupo del fatto che un'unità è stata affidata a persone che non sono scout. Nel senso che per essere educatori scout, bisogna essere scout.
Prima la promessa, poi il servizio, per farla breve.

Non posso dire altro, in attesa di delucidazioni.
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ciano



Età: 38
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 08/12/05 19:33
Messaggi: 513
Residenza: Mogliano Veneto

MessaggioInviato: Domenica 16 Dicembre 2007, 11:41    Oggetto: Rispondi citando

Non ho capito una cosa:
la staff del branco è composta da 3 persone: i 2 capi in questione più un capo brevettato, la domanda è: ma nessuno di loro partecipa alle attività(riunioni) di co.ca.???????
O c'è almeno uno di loro che frequenta le riunioni?
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scoiattolo parsimonioso



Età: 41
Segno zodiacale: Bilancia
Registrato: 11/05/07 07:26
Messaggi: 117

MessaggioInviato: Domenica 16 Dicembre 2007, 19:45    Oggetto: Rispondi citando

Bhè, il regolamento parla in maniera lapalissiana. Che facciano parte della CoCa non significa che debbano essere rivestiti di enormi responsabilità, ma lì sono.
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 02:35    Oggetto: Rispondi citando

Una domanda sorge spontanea... stiamo parlando di due genitori presi in piazza per salvare la branca?
Stiamo parlando di ex.scout che danno una mano?
Di chi si parla?

Che facciano parte o meno della CoCa a livello "teorico" non lo so ma mi sembra quasi una cosa secondaria... insomma, gli avete avvidato i vostri ragazzi, sarà il caso che li consideriate parte della CoCa! No?
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 09:03    Oggetto: Rispondi citando

Leggendo gli interventi sembrerebbe che uno possa far servizio ignorando la Coca...
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serpentecombattivo





Registrato: 18/07/06 16:34
Messaggi: 386
Residenza: Branco di bufali vicino all'Albert Memorial

MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 12:19    Oggetto: Rispondi citando

Non è così raro che ci siano adulti (Capi in formazione o, hainoi, capi brevettati) che considerano le attività della CoCa come un inutile perdita di tempo a fronte del "vero scoutismo"* e cioè il servizio con i ragazzi.

Nell'interpretazione dello Scoutismo che ne dà l'AGESCI, la CoCa è un momento fondamentale, ma diciamocelo pure, quante volte la CoCa è un momento costruttivo e quante volte si riduce a inutile chiacchericcio e ritrovarsi per piangersi adosso?

SC





________________________________
*Spero che sia chairtao l'intento ironico....
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 12:35    Oggetto: Rispondi citando

serpentecombattivo ha scritto:
Non è così raro che ci siano adulti (Capi in formazione o, hainoi, capi brevettati) che considerano le attività della CoCa come un inutile perdita di tempo a fronte del "vero scoutismo"* e cioè il servizio con i ragazzi.

Nell'interpretazione dello Scoutismo che ne dà l'AGESCI, la CoCa è un momento fondamentale, ma diciamocelo pure, quante volte la CoCa è un momento costruttivo e quante volte si riduce a inutile chiacchericcio e ritrovarsi per piangersi adosso?

SC


A me sembra che spesso manchi l'umiltà.
L'umiltà di dire "posso arrivare fino a qui, a voi va bene?". Spesso invece leggo diktat del tipo "facciamo come dico io, altrimenti...".
In questo momento da Capo a Disposizione, leggendo gli interventi, sembra che io possa tranquillamente starmene a casa perchè sembrerebbe che: Capo in servizio unità= ok a prescindere.
Non trovo sia corretto, perchè io non sto facendo servizio con i ragazzi, ma sto partecipando alle dinamiche del gruppo, dei Capi, della Formazione, partecipo ai momenti di preghiera e, SOPRATTUTTO, mi sto a mia volta formando per poter essere in linea con il gruppo quando avrò una unità in mano.
Come questo si possa fare se non si partecipa a Coca si spiega solo con la mancanza di umiltà di cui sopra.
E' pur vero che mi ritengo fortunato, la Coca alla quale partecipo è ben strutturata, attenta e formativa. Se così non fosse forse mi romperei le scatole, o forse le romperei a loro. Qui sta la scelta.
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 13:45    Oggetto: Rispondi citando

urgono chiarimenti.
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kaa86





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Messaggi: 62

MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 14:08    Oggetto: Rispondi citando

io ho passato tutto l'anno scorso con due persone in staff che non venivano a coca.. io ero tirocianate e aiuto capo..
è stata n esperienza pessima perchè mancava completamente il collegamento con il gruppo.. il mio branco era fuori dal mondo.. in più sono sorti un sacco di incomprensioni tra queste persone e la coca appunto per la mancanza di momenti per il dialogo il confronto e la condivisione..
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uomodelbosco





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Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 14:36    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
urgono chiarimenti.

Cosa vuoi sapere in particolare? Smile
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rinoceronte caparbio
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Età: 39
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MessaggioInviato: Lunedì 17 Dicembre 2007, 14:58    Oggetto: Rispondi citando

sinceramente mi piacerebbe che chi ha aperto il topic risponda alle nostre questioni quanto prima.
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BujaPrimo



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MessaggioInviato: Mercoledì 19 Dicembre 2007, 12:42    Oggetto: Rispondi citando

Eccomi. Mi scuso se rispondo solo ora ma non ho potuto fisicamente farlo fino ad oggi.


rinoceronte caparbio ha scritto:
Citazione:
queste persone sono da considerarsi membri della Coca o no?


Personalmente, ritengo la domanda malposta.

Le suddette persone, sono soci adulti? Ovvero ex-rover che hanno fatto una scelta di partenza? adulti di provenienza extra associativa?
Cioè, sono scout?

Se si, la domanda non è pertinente.
Se no, mi preoccupo del fatto che un'unità è stata affidata a persone che non sono scout. Nel senso che per essere educatori scout, bisogna essere scout.
Prima la promessa, poi il servizio, per farla breve.

Non posso dire altro, in attesa di delucidazioni.

sentry ha scritto:
Una domanda sorge spontanea... stiamo parlando di due genitori presi in piazza per salvare la branca?
Stiamo parlando di ex.scout che danno una mano?
Di chi si parla?

Una è una ex capo che, in tempi di scautismo (per il nostro gruppo) pionieristico ha fondato il branco (parliamo di 13 anni fa) pur senza avere formazione "istituzionale" (non ha fatto il cfm), l'altra è stata in associazione fino ai 16 anni di età. Entrambe hanno dunque fatto la promessa.


ciano ha scritto:
la staff del branco è composta da 3 persone: i 2 capi in questione più un capo brevettato, la domanda è: ma nessuno di loro partecipa alle attività(riunioni) di co.ca.???????
O c'è almeno uno di loro che frequenta le riunioni?

Quelle che ho presentato (e su cio si è discusso in Coca) sono state le loro premesse: hanno detto che il loro impegno, quest'anno, sarebbe stato dedicato all'attività in staff e solo secondariamente alla coca. Quello che poi hanno fatto è stato finora di essere SEMPRE presenti in Coca (e sono convinto che sarà così tutto l'anno).
Il problema in Coca è però sorto ormai più di un mese fa, quando molte cose ancora andavano capite.


scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Bhè, il regolamento parla in maniera lapalissiana. Che facciano parte della CoCa non significa che debbano essere rivestiti di enormi responsabilità, ma lì sono.

L'art 7 del Regolamento dell'Organizzazione dice:
Citazione:
Sono condizioni per l’esistenza di un’Unità:
- un numero di soci giovani minimo e massimo, corrispondente a quello previsto dal metodo di branca;
- un Capo nominato dall’Associazione, o un socio adulto che abbia frequentato il Campo di Formazione
Associativa ed a cui la Comunità capi abbia affidato il servizio di capo come previsto dall’iter di Formazione
Capi; il Capo o il socio adulto sono dello stesso sesso dei componenti l’Unità.
-[...]

In questa staff un Capo ('c' maiuscola = completamento iter formativo, ecc. Vedi il primo contributo della discussione) c'è. Purtroppo da solo non basta e quindi ha bisogno di persone che si assumano delle responsabilità.




Spero di aver chiarito i punti oscuri.
Mi sembra che UdB rappresenti più di altri le istanze di chi, da noi, ha sollevato dubbi circa l'appartenenza alla Coca di queste due persone.

Caro UdB, è assolutamente vero che non si può far servizio ignorando la Coca, ma è anche vero che in Staff un Capo c'è e questo comunque dev'essere garante della "qualità" del servizio.
Inoltre, quello che mi ha veramente amareggiato è stato proprio che sia stata posta la questione, avendo da subito l'atteggiamento sbagliato verso chi si appresta a mettere tutto quello che può dare per aiutare il gruppo.

Ho cercato, da capogruppo, di cogliere in questa opposizione qualche allarme che mi facesse capire se veramente la Coca non stesse prendendo con leggerezza il dare una responsabilità così grande a persone non formate e dichiaratamente non disponibili al 100%.
Per questo ho avviato la discussione su questo forum. Fino adesso i punti di vista con cui mi sono confrontato erano tutti interni e avevo bisogno di qualche opinione imparziale.
Chiaramente non so se sia riuscito a presentare il problema obiettivamente, questo anzi potreste dirmelo voi. Vedo che qua la sincerità non manca.

In sostanza, dagli interventi mi è sembrato di essere in linea con il sentire comune. Però mi chiedo: nelle vostre Coca che percentuale di capi brevettati c'è? Tutti i capi unità sono brevettati e le situazioni anomale (es CU senza il CFM) sono rare?

Grazie,
A.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 19 Dicembre 2007, 14:31    Oggetto: Rispondi citando

bujaprimo ha scritto:
è assolutamente vero che non si può far servizio ignorando la Coca, ma è anche vero che in Staff un Capo c'è e questo comunque dev'essere garante della "qualità" del servizio.
Inoltre, quello che mi ha veramente amareggiato è stato proprio che sia stata posta la questione, avendo da subito l'atteggiamento sbagliato verso chi si appresta a mettere tutto quello che può dare per aiutare il gruppo.

E' vero che non si può fare servizio ignorando la Coca, ma è anche vero che non tutti possono dare una disponibilità al 100%, e ritengo che a priori ci debba essere molta franchezza da ambo le parti su quanto il singolo Capo può dare e su quanto la Coca può avere utilità nel ricevere QUELLA quantità di servizio.
Lasciando da parte per un attimo la qualità del servizio, intrinseca (almeno in gran parte) nell'individuo-Capo stesso, non vedo niente di male nell'avere situazioni "anomale" SE preventivamente concordate nei tempi e modi di svolgimento.
Ho esemplificato parlando di me stesso quale Capo a disposizione che frequenta solo la Coca.
Che dire allora del nostro MdN che in Coca non si è mai visto? E' vero che è in Staff con il Capo Clan, tuttavia la partecipazione diretta alla vita di gruppo non può avvenire attraverso uno specchio che riporti i fatti salienti. Ci sono una marea di altre sfaccettature, dinamiche, domande, risposte, che non si possono demandare se non dopo una preventiva e precisa definizione del servizio che si andrà a svolgere e che comunque lascerà spesso il senso di un servizio "parziale".
Mi ripeto dal post precedente: quello che mi lascia perplesso è una sensazione di "prendere-o-lasciare" che non condivido. Sbaglio?
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