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inserite qui le vostre lettere della partenza

 
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Autore Messaggio
(M) furetto laborioso



Età: 37
Segno zodiacale: Sagittario
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Messaggi: 31
Residenza: siracusa

MessaggioInviato: Venerdì 07 Novembre 2008, 12:35    Oggetto: inserite qui le vostre lettere della partenza Rispondi citando

Salve ragazzi inserite qui le vostre lettere della partenza inserisco anche la mia e mi dite cosa ne pensate. Io quando la leggo mi vengono i brividi Wink


Lettera Partenza
Cari Rover e Scotle,
sono stato a lungo a pensare a che cosa avrei potuto dire per salutarvi, ho iniziato a scrivere più e più volte questa lettera, ma le idee e le parole sono soffocate da mille pensieri. Ora è arrivato il momento di partire e spero davvero che di me resti il ricordo non per le parole che mi accingo a dirvi ma per gli anni passati insieme.
Mi viene da sorridere se ripenso a come è cominciata l'avventura tanti anni fa, a come sono cambiato nel tempo... Quel bimbo di sette anni è diventato quello che sono soprattutto grazie allo scoutismo e alle persone che mi sono state a fianco in tutti questi anni... Sono molti quelli che hanno condiviso il mio cammino fin dai primi momenti della mia avventura scout, altri si sono aggiunti più tardi... Ma con tutti ho condiviso dei momenti molto belli.
Ed ecco, ora che sono arrivato a questo momento così importante, mi rendo conto come tutto questo mi mancherà... Ma non si può tornare indietro: quella di prendere la partenza è una scelta su cui ho meditato a lungo. Non ho deciso di lasciare il clan perché non ho più nulla da condividere con voi, ma perché posso solo guardare davanti a me, alle occasioni della mia vita: è un'altra, impor­tantissima, tappa della mia strada.
La strada... Ne abbiamo sentito parlare tante, tante volte, l'abbiamo descritta nella nostra Carta di Clan, e ora mi viene spontaneo riflettere su cosa ha significato per me questa “semplice” parola. Per me strada ha significato e significherà sempre confronto con gli altri, dialogo aperto, per non ri­manere chiusi in sé stessi, per restare a contatto con il mondo che ci circonda; significherà anche sfruttare al massimo le esperienze che vengono dalla vita, anche e soprattutto quelle più dolo­rose, perché solo da quelle ci si potrà rialzare più forti, sapendo che Gesù è sempre vicino a me, a noi, pronto a darci una mano.
In effetti, con la Fede non ho avuto un rapporto continuo: il mio cammino è stato pieno di alti e bassi, e – onestamente – non sono certo che non ce ne possano essere altri in futuro. Ma ho svilup­pato la certezza che con ogni cosa che facciamo e che ci accade nella vita, Egli ci voglia insegnare qualcosa. Per questo ho capito che è importante aprire il cuore ed ascoltarlo, cercando di vederlo in tutte le piccole cose di ogni giorno, ricordandoci di Lui sempre.
Senza la Sua vicinanza, credo, non è possibile vivere appieno il Servizio. O meglio, preferisco chiamarlo il Servire, perché ritengo che sia uno stile di vita, non un “lavoro part time” che si fa qual­che ora alla settimana, da qualche parte. Per me il Servire, il dono gratuito di sé stessi, è la sintesi per­fetta di tutti i valori scout: esso non può esistere senza la comunità, non può esistere senza la strada (intesa come progressione personale), non può esistere senza la vicinanza del Signore, e ci dà realmen­te la possibilità di lasciare il mondo un po' migliore di come l'abbiamo trovato. In più, nella mia espe­rienza, ho scoperto che è sbagliato pensare al servizio soltanto come a un modo per dare qualcosa agli altri: incrociando le proprie vite è inevitabile entrare a contatto con storie diverse, e da lì a ricevere tantissimo c'è un passo molto breve: in questo senso, anche il Servire è un'occasione unica ed irripeti­bile per crescere!
Voglio poi ringraziare tutti i capi che mi hanno seguito, soprattutto quelli che mi sono stati a fianco negli ultimi anni in Clan, che mi hanno permesso di arrivare a questo momento sostenendomi sempre, quando era necessario. Grazie a Salvo, a Renata, e Ciccio: mi avete dato ve­ramente moltissimo. E poi voglio ringraziare anche tutti coloro che hanno condiviso una parte della loro strada con me: grazie a Seby , Gianluca , Valentina, Isabella, Francesca, Alessandro, Lucia, Andrea Salemi, Stefano, Giovanni, Valeria, Viola, Alessio,Andrea Agosta, Francesca, Paola, Ciccio, Alfonso, Davide e anche il noviziato Cristina, Chiara, Lorenzo, Filippo, Dario e Giorgio. Grazie, per­ché ciascuno di voi mi ha lasciato qualcosa ed è anche grazie a voi se la mia visione della Comunità è cambiata: quando ero cucciolo, al branco, ero un po' sorpreso da tutte quelle abitudini “strane” dei miei fratellini, non capivo molto bene cosa si stesse facendo, ma ero in qualche modo attratto da quel mon­do nuovo. Con voi, sono finalmente riuscito a capire che la Comunità è come una grande famiglia, in cui si cresce insieme, condividendo tutto, nel bene e nel male.
Credo che lo scoutismo serva a far venire alla luce del sole quello che siamo veramente: ci permette di conoscere meglio noi stessi per imparare a conoscere chi ci sta accanto. È lo scoutismo che mi ha insegnato a credere in valori che non siano discoteche, soldi, droghe o auto veloci: ho scelto di credere nel servizio, che credo possa essere l'unico vero riempimento della vita di un Cristiano in cammino.
Ora ho scelto di imboccare quel ramo della forcola che mi spinge a sposare per la vita quei va­lori di cui abbiamo tanto discusso e su cui abbiamo tanto riflettuto insieme, fedele per sempre alla Promessa che ho pronunciato tanti anni fa: è giunto il momento in cui non ci si appoggia più a una comunità, ma si cammina con le proprie gambe. Me ne vado sorridente, certo di aver cercato di dare il massimo e consapevole di aver ricevuto tantissimo, sicuro che le nostre strade non smetteranno mai di incontrarsi. Vi lascio con l'invi­to a spingere il più possibile: gridate la vita che tutti voi avete dentro, perché riesce a volare solamente chi prova a farlo.

Buona Strada, spero che il Signore vi sia sempre accanto, come ha fatto con me.
Furetto laborioso

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Cerbiatto Ingegnoso



Età: 35
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Residenza: Brescia/Padova

MessaggioInviato: Venerdì 14 Novembre 2008, 00:27    Oggetto: Rispondi citando

Val di Fassa, 1 agosto 2008

Cari amici,
Fin da giovane ragazzo ho sempre ritenuto che lo scopo dell’esistenza umana fosse quello di essere felici, di arrivare in qualche modo a completare il nostro essere persone, individui speciali e unici, con l’amore fraterno per quelli che stanno intorno a noi, e pian piano per il mondo intero. Nel corso del mio cammino ho vissuto moltissime esperienze che hanno fatto maturare in me un’idea particolare riguardo al senso della felicità alla quale ambisco. Camminare insieme a voi lungo questa strada, fino a oggi, è stata uno dei più bei doni che abbia mai ricevuto, e mi ha regalato emozioni e sensazioni irripetibili. Anche nel litigio e nello sconforto, che a volte abbiamo dovuto condividere, ho potuto apprezzare il vostro amore per me e per i nostri valori, per quella promessa e quella legge nelle quali crediamo e per la comunità che si è formata intorno ad esse.
Negli ultimi tempi la mia vita si è divertita a regalarmi sorprese inaspettate e forti, a mettermi di fronte a decisioni che la mia tentennante volontà a volte non sapeva prendere, a illuminarmi con delle esperienze insostituibili che hanno contribuito a spiegare e a nutrire il desiderio d’amore che tengo nascosto dentro di me. Vivere il Servizio, avere avuto la possibilità di donarmi agli altri, ai miei fratelli e riscoprire come Gesù ha donato se stesso per salvare il mondo, è stata la chiave per schiudere la porta misteriosa e lontana che adesso voglio spalancare. Ho deciso, in piena libertà, di Servire. Davanti a me resta la paura, l’angoscia per qualcosa che è nuovo, la malinconia per qualcosa che dovrò abbandonare, ma mai come adesso sono stato sicuro di quale sia la mia missione. Sono sempre stato restio a credere alle vocazioni, alle chiamate, ma ora capisco che non esiste nulla di più spontaneo e naturale che seguire quello che ci rende felici, per poter poi aprire il proprio cuore e il proprio spirito a nuova felicità.
E così scelgo di partire, di rischiare la strada. Parto verso il mio domani, camminando lungo una strada diversa, ma nel cuore resta l’amore per voi, per i miei ideali, per i ragazzi dei quali voglio divenire fratello maggiore ed educatore. Parto convinto che ci saranno sempre mani tese verso il mio passo stanco, pronte ad aiutarmi nel bisogno, a chiarificarmi nei momenti di debolezza, a ridere con me nella fatica, a stringersi in un unico abbraccio, in quel grande cerchio che è l’esistenza.
Mai come ora capisco quanto amore, quanta verità nascondano dentro di loro le parole di Gesù, il voler essere servi dei propri fratelli, amandoli come amiamo noi stessi. E se questo è il disegno che Dio ha per me, che si compia, perché oggi, seguendo l’esempio di Maria, voglio dire il mio Sì. Voglio fare tutto ciò che è in mio potere per donare agli altri la stessa felicità che ho ricevuto, perché possano capire che non esiste vita al di fuori di questo amore incredibile.
Nell’amore per l’altro, nel donarci, è come se fondessimo le nostre anime in una nuova entità, per arrivare a pensare, vedere, capire, vivere come se non fossimo più noi, come se fossimo l’altro. Come se per un istante fossimo davvero, senza più nessun limite a schiacciare la nostra gioia.
E nel camminare lungo il mio percorso di adulto voglio insegnare a chi non lo sa, in un unico, potente grido, che la vita è una cosa meravigliosa, che è il dono più grande che potessimo ricevere, che io voglio viverla davvero, in ogni istante, e non sprecare più nemmeno un secondo del mio tempo, perché voglio sporcarmi le mani e buttarmi in questo grande gioco. Lo voglio con tutto me stesso.

Un abbraccio di cuore a tutti

Buona Strada!


Marco

Cerbiatto Ingegnoso
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Venerdì 14 Novembre 2008, 01:33    Oggetto: Rispondi citando

Non so se mettere la mia...
son quattro pagine..
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luvis



Età: 36
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 18/06/08 18:30
Messaggi: 60

MessaggioInviato: Venerdì 14 Novembre 2008, 10:05    Oggetto: Rispondi citando

Ciao ragazzi....questa è la mia lettera...

Ciao capi!!!
Se vi scrivo questa lettera è perché ho preso pienamente coscienza di quelle che sono le scelte che mi sono state proposte in questo lungo cammino scout e quindi vorrei prendere la partenza.
Nel fare questo devo ringraziare tutti coloro che in questi anni mi hanno guidato e mi hanno consigliato lungo la strada. Se sono riuscito in questo cammino è solo grazie al vostro aiuto.
Da quando sono entrato negli scout ne è passato di tempo, ho vissuto tantissime esperienze, ognuna diversa dall’altra e per questo indimenticabili.
Sono entrato nel Reparto quando avevo appena undici anni e da li è iniziato il mio cammino scout. Fin dal primo anno i miei capi Reparto, gli aiuti-capo e i capi squadriglia mi hanno accompagnato in ogni scelta e mi hanno “forgiato” e preparato per quella che sarebbe stata la mia vita scout futura.
Il 19 marzo del 2000 la promessa, in piazza. Una paura tremenda di sbagliare. Temevo di saltare qualche pezzo e di sicuro non sarebbe passato inosservato visto che avevo quel microfono vicino alle labbra che mandava la mia voce in giro per tutta la piazza. Per fortuna non sbagliai niente e dopo poco Rocco mi accoglieva dicendomi che ero entrato a far parte “della grande famiglia Scout”.
Del Reparto, così come del Clan, ricordo ogni esperienza. Il primo campo invernale a Boncore, i vari S. Giorgio alla pineta a S. Giovanni, a Cannole, alla Baia di Gallipoli, il campo invernale ad Alessano, i vari campi estivi a Bocchigliero, Sasso di Castalda, Assisi e Lorica. Il mio Hike prima di passare in Clan, trascorso a lavare piatti in una multi-proprietà a Lorica. Tutte esperienze indimenticabili. Dei miei anni di reparto non rimpiango nulla. Sono stati anni veramente importanti perché è li che sono nato da scout ed è li che per la prima volta ho capito cosa facevano veramente quegli omini vestiti di azzurro in pantaloncini anche a dicembre.
Dopo quattro anni di Reparto sono entrato in noviziato per poi passare in Clan dove è iniziato il mio cammino da “grande”. Ho iniziato a prendere piena coscienza di quelli che sono i miei limiti, le mie difficoltà ed i miei pregi. Ho capito cosa vuol dire “mettersi al servizio incondizionatamente” cioè senza aspettarsi niente in cambio…o meglio niente di concreto...
In Clan ho vissuto le esperienze più forti di tutta la mia vita scout e le esperienze che davvero mi hanno segnato. La prima Route a Trecchina terminata con la visita al Cristo di Maratea, la Route di servizio svolta presso il Centro Riabilitativo S. Stefano che mi ha messo di fronte ad una realtà che spesso facciamo finta di non vedere, la Route di strada a Grumento Nova insieme a quelli che ora fanno parte del mio Clan. Le esperienze più forti del mio cammino scout però sono state senza dubbio tre…un hike insieme a pochi altri del mio clan, passato a riflettere sulla nostra vita in una fredda masseria, la ROSS che mi ha aperto gli occhi su quella che doveva essere le mia scelta futura e che mi ha confermato nelle scelte di fede e servizio ed infine, ma solo per ordine cronologico, il W.E. per partenti che mi ha fatto confrontare ed incontrare con altri partenti come me con cui ho potuto discutere di alcune paure e dubbi su questo importante momento nella vita di ogni scout.
Anni fa, quando ero in reparto ad ogni verifica dopo l’uscita le frasi più gettonate erano due.
La prima era :«è stato bello, lo rifarei». Beh che dire. Questo cammino scout senza dubbio è stato bellissimo. Giocare in Reparto, scherzare con la squadriglia, restare svegli durante le uscite per il solo gusto di guardare l’orologio e dire “ragazzi sono già le quattro...dormiamo”. Il reparto era bellissimo con tutti i giochi, i momenti felici e l’atmosfera che si respirava però non appena inizi a pensare che quasi quasi ci resteresti a vita, arriva il momento della salita e giù di nuovo con nuove esperienze, con il confrontarti con persone che ora più che mai ti sembrano lontane perché sono un anno più avanti di te e quindi credi che certe cose già le sanno. Beh riferendoci al mio cammino in clan devo ringraziare tutti i miei capi che erano presenti quando ho fatto il mio ingresso in quella nuova comunità. Devo ringraziare Giovanni, Valeria, Anna, Andrea, Fiorinda perché mi hanno dato la forza di abbattere quel pregiudizio, quel muro, perché poi tutti coloro che in Clan ci sono andati prima di te, non sono diversi ed è proprio grazie a questa forza che piano piano sono riuscito ad ambientarmi e a diventare una parte integrante di quella comunità. Sono stati i primi anni di Clan che mi hanno dato la spinta per continuare anche quando le cose non andavano più molto bene. Per questo cari capi devo ringraziarvi perché quando ho avuto un periodo di passività mi avete risollevato e fatto capire che se davvero ci tenevo agli scout dovevo combattere perché prima o poi si sarebbe sistemato tutto.
La seconda frase che andava molto di moda era : «il mio zaino si è arricchito di nuove esperienze». Che dire… è vero in questi nove anni di scoutismo il mio zaino si è riempito di esperienze sempre nuove, che mi hanno cambiato e a volte mi hanno fatto vedere il mondo con occhi diversi. Però mi sa che il mio zaino ha un po’ di problemi perché mi chiede sempre nuove esperienze, nuove attività, nuove uscite, nuovi incontri con la società.
Cari capi io voglio continuare a riempirlo questo zaino solo che come dicevo prima lo voglio riempire di nuove esperienze, magari guardando tutte le attività che ho vissuto fino ad ora da un altro punto di vista. Magari con altri compagni di strada ma con la consapevolezza di quello che sento dentro di me e con la speranza di riuscire a trasmettere tutti gli insegnamenti che ho ricevuto a tutti coloro che si accosteranno a questa bellissima associazione.
Con questo obbiettivo fisso in mente ringrazio una volta per tutte quanti mi sono stati accanto in questo cammino scout sia di ragazzi che di capi. Grazie di tutto! Siete stati degli ottimi compagni di strada. Grazie.
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(M) furetto laborioso



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MessaggioInviato: Venerdì 14 Novembre 2008, 14:46    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
Non so se mettere la mia...
son quattro pagine..


[b]io direi di mettrla!!!
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Venerdì 14 Novembre 2008, 14:57    Oggetto: Rispondi citando

si, appena la trovo nel pc (ha anche tre anni, chissà se l'ho cancellata...)..
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(M) furetto laborioso



Età: 37
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Residenza: siracusa

MessaggioInviato: Venerdì 14 Novembre 2008, 15:07    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
si, appena la trovo nel pc (ha anche tre anni, chissà se l'ho cancellata...)..


dai speriamo di no anche perchè è bello rilegerla dopo 3 anni no?
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akela_xx



Età: 39
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Messaggi: 802
Residenza: Genova

MessaggioInviato: Venerdì 14 Novembre 2008, 16:05    Oggetto: Rispondi citando

sorry io non la metterò... la lettera della partenza è una cosa personale.. e alla mia Partenza ho voluto invitare solo persone significative che hanno condiviso con me un pezzo di Strada..
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