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Un capo scout deve credere in Dio?
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Autore Messaggio
rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Lunedì 28 Gennaio 2008, 15:13    Oggetto: Rispondi citando

Solo una piccolissima divagazione OT.

Citazione:
Io ho una cosiderazione altissima del lavoro di B.-P. ma penso che su alcune questioni, come tutti noi del resto, fosse un po' condizionato dalla sua educazione e dalla sua epoca.


com'è che quando si dice questo nei confronti di qualcosa dello scoutismo (esempio lampante: corte d'onore-consiglio della legge), si viene tacciati di anarchia e consideranti fuorviati dal pensiero di bp?
chiuso OT, che deve essere visto come una riflessione e non come occasione di mettere un'altro tema all'interno di questo topic.



Tornando al concetto principale:
Citazione:
Ora come ora si può benissimo percorrere un cammino di spiritualità che prescinda da qualsiasi dio e dalla religione

ho seguito tutto ciò che hai scritto, ma non riesco ancora a capire come possa essere considerata spiritualità ciò che dici.
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porcellinopacifico



Età: 63
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Lunedì 28 Gennaio 2008, 22:32    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
com'è che quando si dice questo nei confronti di qualcosa dello scoutismo (esempio lampante: corte d'onore-consiglio della legge), si viene tacciati di anarchia e consideranti fuorviati dal pensiero di bp?
chiuso OT, che deve essere visto come una riflessione e non come occasione di mettere un'altro tema all'interno di questo topic.
brevemente ti seguo nell'OT: in effetti essendo, io, un relativista credo che non esista una sola risposta, ma solo possibili risposte condivise da un gruppo di persone che si prende la briga di portarle avanti. Il problema vero credo sia rendersi conto che la propria risposta è UNA risposta e non LA risposta.
Citazione:
Tornando al concetto principale:
Citazione:
Ora come ora si può benissimo percorrere un cammino di spiritualità che prescinda da qualsiasi dio e dalla religione

ho seguito tutto ciò che hai scritto, ma non riesco ancora a capire come possa essere considerata spiritualità ciò che dici.
effettivamente quello che ho scritto sopra e che sto scrivendo ora non è spiritualità, ma è un discutere sulla spiritualità. Quel che ho detto e ripeto è che può esserci un cammino spirituale che prescinde dal trascendente, diversa cosa è percorrerlo.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Lunedì 28 Gennaio 2008, 23:41    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
può esserci un cammino spirituale che prescinde dal trascendente

è questo che non capisco.
come può essere?
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Cerbiatto Ingegnoso



Età: 35
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 03/01/08 14:52
Messaggi: 113
Residenza: Brescia/Padova

MessaggioInviato: Martedì 29 Gennaio 2008, 09:41    Oggetto: Rispondi citando

Penso che porcellino intendesse un percorso spirituale che ha come scopo non quello di spiegare il mondo attraverso una figura divina e impalpabile bensì quello di amare ed ammirare la nostra realtà per quello che è, credendo alla sua bellezza e alla felicità che ci può dare ma limitandoci ad indagare QUESTO mondo per come noi possiamo conoscerlo...

Non so se ho spiegato esattamente quello che volevi dire perché in realtà la mia posizione è un pò diversa... però penso di esserci andato vicino...
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scoiattolo parsimonioso



Età: 41
Segno zodiacale: Bilancia
Registrato: 11/05/07 07:26
Messaggi: 117

MessaggioInviato: Martedì 29 Gennaio 2008, 09:50    Oggetto: Rispondi citando

Cerbiatto Ingegnoso ha scritto:
Penso che porcellino intendesse un percorso spirituale che ha come scopo non quello di spiegare il mondo attraverso una figura divina e impalpabile bensì quello di amare ed ammirare la nostra realtà per quello che è, credendo alla sua bellezza e alla felicità che ci può dare ma limitandoci ad indagare QUESTO mondo per come noi possiamo conoscerlo...
...


Hai svelato un aspetto della questione che fino ad ora non è stata ancora trattata. Però personalmente ritengo che questa visione, pur non essendo la tua, sia in un qualche senso "monca" poichè non si riesce a trovare una risposta alla domanda: "ma cosa c'è alla base?".
Qualsiasi religione tu prenda, infatti, alla base di tutto c'è Dio che è origine e fine di tutte le cose. E tutto ciò che l'uomo fa è proprio in virtù di questo.
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porcellinopacifico



Età: 63
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Martedì 29 Gennaio 2008, 23:28    Oggetto: Rispondi citando

Cerbiatto Ingegnoso ha scritto:
...Non so se ho spiegato esattamente quello che volevi dire perché in realtà la mia posizione è un pò diversa... però penso di esserci andato vicino...
... sì credo che tu ci sia andato vicino...
a dire il vero anche la mia posizione è un po' diversa... nel senso che io sono credente e il mio cammino spirituale comprende Dio, ma l'essenziale di un cammino, secondo me, non è la meta ma la strada
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Zaperman



Età: 37
Segno zodiacale: Bilancia
Registrato: 14/05/08 15:05
Messaggi: 8

MessaggioInviato: Giovedì 15 Mag 2008, 14:23    Oggetto: dipende Rispondi citando

è un po' difficile pensare che un capo scout non creda in Dio. il capo è a capo di qualcosa, qualcosa che non è lui ma di cui lui fa parte. se anche un solo membro crede, vuol dire che tutti credono, in particolar modo il capo. l'agesci ha in sè una c di cattolici. in quanto è un dono farne parte, è un dono anche il cattolici, quindi in sè anche la fede. concludendo il capo è credente in quanto capo. altrimenti non è capo. come dire, è qualcosa non di quantificante(la fede è in più o in meno), ma è qualificante: se credi sei capo, altrimente una persona che si trova in un gruppo di persone. se volete risp, fatelo al più presto. ciao e grazie. Surprised
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gufopreciso



Età: 36
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 24/12/07 12:37
Messaggi: 909
Residenza: Genova-Voltri

MessaggioInviato: Giovedì 15 Mag 2008, 15:33    Oggetto: Rispondi citando

Parlando di AGESCI il Capo deve credere in Dio (altrimenti il PA sono solo parole morte), i ragazzi invece possono anche non credere in Dio (che non pregiudica il fatto che noi dobbiamo comunque fare catachesi).
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porcellinopacifico



Età: 63
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Lunedì 22 Settembre 2008, 22:15    Oggetto: Rispondi citando

gufopreciso ha scritto:
Parlando di AGESCI il Capo deve credere in Dio (altrimenti il PA sono solo parole morte), i ragazzi invece possono anche non credere in Dio
Ok
Ritornando alll'inizio del topic.
Se in clan all'ultimo anno ti trovi un r/s ateo tu le/gli dici:
"Hai fallito il tuo cammino scout ti SALUTO (e amici come prima ben inteso)"
oppure
"Hai conluso il tuo cammino scout puo PARTIRE a continuarlo altrove(non in AGESCI di sicuro)?
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Martedì 23 Settembre 2008, 00:52    Oggetto: Rispondi citando

mi auguro il partente sia abbastanza maturo da capirlo da solo.
Comunque il regolamento agesci riguardo alla partenza è molto chiaro ( art . 34 del regolamento metodologico)...
Citazione:
Tra i 20 e i 21 anni le scolte e i rover chiedono che i capi e l’assistente ecclesiastico della comunità riconoscano che per essi è giunto il momento di abbandonare il clan/fuoco ed attuare al di fuori della comunità R/S le proprie scelte di vita, rispondendo in tal modo alla propria vocazione.
Termina così l’itinerario educativo proposto dallo scautismo e comincia quello di educazione permanente dell’adulto (assunzione piena della responsabilità).
La coerenza con le scelte di vita (quali ad esempio nell’ambito politico, nella fede, nel servizio) e l’acquisizione di un sufficiente livello di autonomia vanno verificate con l’aiuto dei capi e della Comunità R/S sulla base di uno stile di vita, che sia confermato da scelte concrete.
Se la scolta e il rover scelgono di giocare la propria vita secondo i valori proposti dallo scautismo, di voler essere uomini e donne che indirizzano la loro volontà e tutte le loro capacità verso quello che hanno compreso come la verità, il bene e il bello, di annunciare e testimoniare il Vangelo, di voler essere membri vivi della Chiesa, di voler attuare un proprio impegno di servizio, allora l’uscita dal clan/fuoco prende il nome di “Partenza”.
Coloro che hanno fatto scelte diverse lasciano il clan/fuoco circondati dalla fraternità di tutta l’unità, con le modalità che volta per volta stabilisce la Comunità stessa.
La Partenza, va maturata durante tutto il cammino in branca per aiutare il rover e la scolta a focalizzare le scelte per un futuro progetto di vita, riflettendo sul Servizio e sul suo ruolo di cittadino.
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elfo





Registrato: 05/03/07 11:40
Messaggi: 1399

MessaggioInviato: Martedì 23 Settembre 2008, 10:02    Oggetto: Rispondi citando

porcellinopacifico ha scritto:

"Hai fallito il tuo cammino scout ti SALUTO (e amici come prima ben inteso)"


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akela_xx



Età: 39
Segno zodiacale: Pesci
Registrato: 13/11/07 21:26
Messaggi: 802
Residenza: Genova

MessaggioInviato: Lunedì 06 Ottobre 2008, 19:26    Oggetto: Rispondi citando

porcellinopacifico ha scritto:

Se in clan all'ultimo anno ti trovi un r/s ateo tu le/gli dici:
"Hai fallito il tuo cammino scout ti SALUTO (e amici come prima ben inteso)"
oppure
"Hai conluso il tuo cammino scout puo PARTIRE a continuarlo altrove(non in AGESCI di sicuro)?


Io preferirei dire "Hai conluso il tuo cammino scout, predi l'USCITA da questa comunità e continua il tuo cammino altrove.. e che le stelle ti guidino sempre, e che la Strada ti porti lontano(*). Buona Strada."

* modena city ramblers, la strada

La Partenza non è di serie A e l'uscita di serie B.. valgono tanto quanto.. posso anche non condividere delle scelte ma l'obiettivo dello scautismo non è fare dei capi ma dei buoni cittadini.. e un buon cittadino è colui che sa scegliere.. e scegliere di uscire è una scelta, per cui a chi esce va tutta la mia stima, così a come chi parte..
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porcellinopacifico



Età: 63
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Mercoledì 15 Ottobre 2008, 18:14    Oggetto: Rispondi citando

akela_xx ha scritto:
La Partenza non è di serie A e l'uscita di serie B.. valgono tanto quanto.. posso anche non condividere delle scelte ma l'obiettivo dello scautismo non è fare dei capi ma dei buoni cittadini...
concordo che l'obiettivo dello scautismo sia il buon cittadino e non il capo. Ma l'argomento del topic è leggermente diverso. Mi stavo, e vi stavo, chiedendo se era assolutamente necessario per fare il capo scout credere in Dio.
Anche per il credente non è necessario fare il capo scout.
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pacio



Età: 62
Segno zodiacale: Toro
Registrato: 11/09/07 21:31
Messaggi: 399
Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Giovedì 23 Ottobre 2008, 16:39    Oggetto: Rispondi citando

caro porcellino,
ma sai che dopo un pò di chiaccherate varie in questo forum trovo che sia più pertinente chiedermi in "quale" dio?
mah.....
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porcellinopacifico



Età: 63
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 08/03/07 19:46
Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Venerdì 24 Ottobre 2008, 10:13    Oggetto: Rispondi citando

pacio attento che vai OT: io non ho fatto la premessa di lucalevi di generalizzare pure Wink
la mia domanda è proprio se un capo scout, di qualsiasi associazione anche laica, deve necessariamente credere in un Dio (entità soprannaturale quale che sia).
La mia risposta, ma forse sono l'unico o quasi, è negativa: un capo scout non deve necessariamente credere in un Dio (ovviamente può)
Penso che l'optimumum sarebbe addirittura lasciare fuori la religione dallo scautismo.
Quello che introdurresti tu è un altro argomento che pure potrei trovare interesante (dipende da che piega prende il discorso).
Se ti va apri un topic ad hoc. potrei anche intromettermi
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