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scoiattolo parsimonioso



Età: 41
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MessaggioInviato: Domenica 25 Novembre 2007, 14:21    Oggetto: Rispondi citando

Ghejardo ha scritto:
Qui non sto parlando di ideologie ma di METODO e di affinita, perche dovete sottolineare le diversita? So benissimo quali sono...


Vuoi un consiglio???

Vai a leggere qualcosa sul metodo scout e poi ne riparliamo...

Comunque BP ha fondato il movimento scout proprio perchè si è reso conto della necessità di educare dei ragazzi. E' evidente che se avesse voluto utilizzare il metodo militare, da militare quale era, avrebbe creato un esercito per giovani e non un movimento basato sulla fratellanza.
E' evidente altresì che dei punti di contatto tra i due mondi ci sono, ma questo è dovuto al fatto che BP era un militare; tuttavia negli anni i due mondi si sono sempre più allontanati...
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militeGhejardo





Registrato: 14/11/07 11:17
Messaggi: 240

MessaggioInviato: Domenica 25 Novembre 2007, 14:32    Oggetto: Rispondi citando

E perche c'è stato questo allontanamento? di sicuro non è stato BP a imporlo visto che come tu hai detto ha sempre tenuto in gran considerazione il mondo militare...

Quello che voglio dire è: perche non porvare a unire le due entita per guadagnarne da ambo le parti?

Sicuramente i militari possono aiutare gli scout nella loro manualita (sempre piu frequentemente in questo forum ci sono richieste di aiuto per la costruzione di varie cose come canoe o capanne).

Dall'altra gli scout possono aiutare ed insegnare ai militare il lato "buono" ed umano dell'uomo che, sono il primo a dirlo, viene postposto a quello prettamente militare (dovuto piu che a una trascuramento vero e proprio, ad una mancanza di tempo utile durante l'addestramento); questo potrebbe aiutare per esempio i militari che vanno in missioni di pace (ce ne sono sempre di piu) a relazionarsi piu umanamente con i civili del luogo.

Cosa ne pensate?
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BOBOMAN



Età: 59
Segno zodiacale: Bilancia
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Residenza: Far West

MessaggioInviato: Domenica 25 Novembre 2007, 15:17    Oggetto: Rispondi citando

kaa86 ha scritto:
BP si è ispirato al metodo militare.. ma quello che ha creato è completamente diverso!
Una delle cose che lo scoutismo ama di più è la pace, la fratellanza intenazionale, la coscienza di essere cittadini del mondo!
e quello che io spero di insegnare ai miei ragazzi è che si può fare a meno delle armi..


Diciamo che B.P. ha creato un metodo ispirato a certi canoni (non tutti) della vita militare per far crescere sani i giovani fisicamente e di spirito e questo al di fuori dello scopo principale di quello invece che ha il metodo Militare ossia la difesa o l'attacco da o contro il prossimo.

Cerco solo di far capire che comunque lo Scoutismo come tante cose non va santificato tout court,ho sentito tante cialtronerie durante questo centenario....
B.P. Santo,pacifista ...per favore leggete la sua vera biografia....è pur sempre stato uno dei migliori ufficiali che l'esercito Britannico abbia mai avuto.
E non certo perchè metteva fiori nei suoi cannoni.

Chiedo solo di essere piu sinceri con se stessi e con chi non ci conosce per non offrire il destro a chi,in nome di un pacifismo di guerra(ossia di scontro con altre realta' che non siano la propria)ci attacca reiteratamente.
Le bugie hanno le gambe corte siamo sinceri su tutto,e comunque non si nasce Santi .....ci si diventa...e per lo Scoutismo il percorso segnato è verso la pace
anche perchè le basi portano in quella direzione.
Ma è stato un lungo cammino irto di ostacoli e anche errori e non bisogna dimenticarne nessuno e nemmeno nasconderli sotto il tappeto.
Vi ricordo che B.P. ebbe un definitivo ravvedimento durante e dopo l'enorme scannatoio della 1a Guerra Mondiale....dove combatterono molti Scout e furono formati addirittura 3 reggimenti di Senior Scout.

Oggi come oggi non ci sono piu guerre giuste od ingiuste,e vi inviterei a informarvi(il giornalismo Italiano non l'ha fatto) su come se ne è andato dall'Iraq
l'esercito Britannico con polemiche al fulmicotone con gli Americani....gli ufficiali Britannici hanno espresso FORTISSIMI dubbi sulle capacita di colleghi Americani,sulla preparazione e sui motivi della guerra.....questo è era e sara lo spirito dell'esercito Britannico e B.P ne fu un esempio eclatante.

Per essere coerenti fino in fondo bisognerebbe porgere sempre l'altra guancia...ma pur fortemente critico verso le guerre di oggi son sicuro che difronte
ad una minaccia come lo fu il Nazismo sarei il primo a partire....certo a quel punto non sara la morte il mio cruccio piu' grande ma l'andare contro il mio credo
ma per la famiglia per il prossimo e l'umanita son disposto a sacrificare l'anima.

TORNO OVVIAMENTE A SOTTOLINEARE CHE OGGI COME OGGI QUESTO PROBLEMA NON MI SI PONE NON VI SONO GUERRE GIUSTE E I MEZZI PER BLOCCARE CERTE COSE ALLA RADICE LE ABBIAMO....E' CHE PURTROPPO PER INTERESSI DI ALCUNE LOBBY QUESTI MEZZI NON VENGONO USATI.

UN ESEMPIO SU TUTTI BIN LADEN E' UNA CREATURA DEGLI USA UN "MEZZO" CHE GLI SI E' TORTO CONTRO,A GIOCARE COL MALE CI SI BRUCIA.



SNOARING BEAR


ORSO RONFANTE


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militeGhejardo





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MessaggioInviato: Domenica 25 Novembre 2007, 15:22    Oggetto: Rispondi citando

Bellissimo discorso! BRAVO!!! Smile Wink
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T@z



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MessaggioInviato: Domenica 25 Novembre 2007, 17:13    Oggetto: Rispondi citando

Metodi simili --> forse
Finalità simili --> direi proprio di no


Scout = Esercito --> No. Hanno finalità e alcuni metodi totalmente differenti. L'esercito, tenendola molto sul generale, ti insegna ad essere un guerriero. Lo scautismo ti insegna a sviluppare le tue qualità per aiutare te stesso e il prossimo.

Possibile unirle? No. Scout e guerra sono due concetti distintamente scissi, mentre non si può dir lo stesso con l'esercito.

Riprendendo l'esempio di Boboman, se scoppiasse un fenomeno simile al Nazismo, tu andresti in guerra mediante una tua scelta, ed è questo che lo scautismo si propone di fare : educare individui a prendere le proprie scelte in maniera autonoma.
Un soldato non ha scelta, se gli viene ordinato di andare ci va.
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BOBOMAN



Età: 59
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Residenza: Far West

MessaggioInviato: Domenica 25 Novembre 2007, 21:11    Oggetto: Rispondi citando

Ta z capisco e concordo,ma non essere troppo categorico in certe tue affermazioni consiglio a tutti la biografia del Major General Sir R.B.P scritta da Tim Jeal
(lo trovate su Amazon books)purtroppo non credo esista la traduzione in Italiano...ma chi mastica anche un po d'Inglese la troverà interessante e veritiera.
Nell'epoca di B.P. faceva parte della crescita di un ragazzo a uomo quella di diventare un soldato...guarda nella parte Inglese della mia famiglia avevano quasi tutti a che fare con Marina,Esercito,Aviazione(ed erano stati anche quasi tutti Scout)e questo ancor prima che scoppiasse la 2a Guerrra Mondiale(quindi per scelta).
Non dimenticare che c'era l'Impero e molta se non tutta la gioventu' veniva risucchiata dalle colonie>>:India,Africa,Sud est Asiatico,Arabia ecc.ecc.
Comunque ciò che c'è da dire che B.P. fu illuminato (per prima o definitivamente...non si sà)durante la prima guerra mondiale.Davanti agli immensi massacri delle trincee,dei gas.
Capii che il problema va risolto alla radice ossia sviluppare degli uomini maturi e responsabili nella fratellanza mondiale e che andassero oltre agl'interessi puramente economici, e se si fa questo non vi è piu bisogno di guerre.
I metodi originali erano quelli di una nuova tecnica militare a livello pratico,soldati autonomi in grado di cavarsela da soli in tutte le condizioni,per noi è normale,ma all'epoca non tanto.
E questo voleva dagli Scout :uomini autonomi in grado di cavarsela da soli in tutte le condizioni.
E vide che gli uomini nell'esercito sviluppano un senso profondo di vera fratellanza,cooperazione e crescita personale ed interpersonale.
Pensò di applicare tutto questo ai giovani per toglierli dalle strade dalla malavita ec. ecc.e (per l'epoca)non escludeva che sarebbero stati anche buoni soldati.
Come ho detto poi sopra capii che le guerre pur gia negative prima,stavano prendendo una "brutta piega".
I giovani che cresceva in tutto il mondo non potevano uccidersi un con l'altro.E li comincio a lavorare piu sulla fratellanza mondiale.....
Comunque i metodi Scout sono in certi aspetti "militari" anzi in alcuni anche migliori ,ma se parliamo di disciplina,capacita di essere autonomi nella natura e nel mondo.
TUTTO CIO' NON FA' DI NOI PERO',A TUTTI I COSTI, DEI MILITARISTI.


Il bene ed il male sono sempre separati da una sottile linea rossa,la nostra capacita di Capi è quella di non passarla mai ne da una parte ne dall'altra,questo ci chiede B.P:


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Orso Ronfante

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paciock87



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MessaggioInviato: Lunedì 26 Novembre 2007, 15:21    Oggetto: Rispondi citando

Ma da quando in qua esistono guerre giuste o guerre dove non c'è una lobby che ci guadagni?
Capisco il tema delicato, ma qui a dire capperonate illudendo al fatto che sono esistiti tempi migliori sul fatto di esercito e guerre mi sembra esagerato... I bei tempi non sono mai esistiti...

Non capisco il senso di una collaborazione fra scout e esercito... Anche se fra i 2 ci sono somiglianze hanno obiettivi e modi di vivere differenti... Un soldato riceve ordini dalle istituzioni senza un perchè... Viene mandato in operazioni di pace e di guerra, viene mandato in Iraq da un governato e mandato a casa da un altro, viene spedito, per puri motivi diplomatici, a dare una mano in situazioni di conflitto non nel suo paese, per semplici favori fra poteri forti, in altri paesi veine mandato per motivi economici di multinazionali del suo paese... Anche se avesse un briciolo di umanità in più cosa cambierebbe? Tanto gli ordini arrivano sempre dall'alto, giusti o sbagliati che siano...
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AKELA Mn





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MessaggioInviato: Mercoledì 28 Novembre 2007, 23:27    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me bisogna vedere innanzitutto il contesto storico in cui visse Baden - Powell.
Era un ufficiale dell'esercito britannico, ma svolse la propria mansione in un periodo di pace, infatti l'unico grande conflitto a cui partecipò fu la guerra anglo -boera dove si distinse appunto nella battaglia di Mafeking.
Non è da dimenticare che lavorando presso le guarnigioni militari britanniche in Asia e Africa ebbe modo di venire a conoscenza di quelle tecniche di scouting che saranno poi alla base del suo metodo, lo stesso fatto di essere parte di un Impero multinazionale gli diede la possibilità di conoscere diverse civiltà e di trarne insegnamenti utili per l'elaborazione del suo metodo. Spesso si sbaglia anche a giudicare il suo concetto della vita militare e della guerra. Innanzitutto egli tenne distinti i suoi due periodi della vita (La vita numero 1 come militare e la 2 come capo scout) ma non rinnegò mai la prima anzi si adoperò durante il servizio nell'esercito a far sì che si sviluppasse un ruolo diverso, più umano e rispettoso tra ufficiali e soldati semplici, in secondo luogo dopo la I guerra mondiale egli concepì (come si legge dai suoi scritti) l'uso delle armi solo per difesa, non fu quindi mai né un guerrafondaio ma neanche un antimilitarista. Lo stesso concetto dell'Impero britannico nel suo pensiero si evolveva già nell'ottica del Commonwealth of Nations.
E' poi fuori dubbio che molte termini ed elementi della vita militare sono stati apportati alla vita scout anche se hanno diverse funzioni ma lo si può ben desumere dai nomi: capo squadriglia /pattuglia - uniforme - ispezione al campo. E' vero che un capo non è come un ufficiale ma anche vero che nel nostro movimento ci diamo delle regole e quelle devono essere rispettate.
Riguardo al caso italiano a mio parere il problema scoutismo/militarismo si pone in un'ottica diversa da quella britannica in quanto noi abbiamo purtroppo ancora un retaggio del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale, ovvero un periodo in cui si tentò di inculcare negli italiani una mentalità militarista aggressiva e ultranazionalista ben diverso dal concetto di amore e di compimento del dovere verso il proprio Paese sviluppato da Baden Powell
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Giovedì 29 Novembre 2007, 10:41    Oggetto: Rispondi citando

Mmmhh! Si direi che in linea di massima la tua descrizione è giusta anche se la trovo ancora un po' troppo "santificante"(leggermente) ma alcuni punti li trovo un po' "forzati".
E' vero che non partecipo' a GUERRE di "Serie A" (storicamente parlo) a parte quella Anglo Boera ma certamente negli altri posti dov'è andato non è che ci fosse la pace...
In India c'erano sempre sommovimenti,al confine con l'Afghanistan sempre scontri....anche se,dopo le sonore legnate(la sconfitta forse la piu' sonora subita dall'esercito Britannico)nelle campagne di conquista del paese,si facevano solo "assaggi" al confine.
Inoltre a Burma,Malaya e nel Bengali l'aria non era da meno.
Ho letto da qualche parte(in Italia) che avrebbe -B.P.-sviluppato il nuovo metodo per tenere occupate le truppe che altrimenti si annoiavano
Questa affermazione la trovo fuorviante,lo aveva fatto per dare una migliore preparazione e piu vicina a quelle che erano le guerre coloniali-LA GUERRIGLIA-
e questo soprattutto vista,appunto,la sconfitta in Afghanistan,e questo ovviamente lo faceva in quei periodi di avvicendamento.
Le sue idee videro la luce in India e non a Mafeking come si pensa e dice.Anche il giglio nacque là,era il patch che lui dava ai membri delle sue truppe che superavano i suoi corsi di esploratore e rappresenta la punta dell'indicatore del nord che c'era nelle vecchie bussole militari Inglesi,e non le interpretazioni arzigogolate che si sentono oggi.
Che tenne distinti i due periodi...mi sembra forzata anche questa,partecipò sempre a tutto cio che concerneva la sua vita militare e mori con funerale MILITARE solenne.
Molto d'accordo sul fatto che l'esercito Britannico fece un grande balzo in avanti grazie alle sue idee.
Dopo la prima guerra mondiale ebbe un profondo ripensamento è vero.
Sul fatto del Commonwealth.....mmmhh....che avesse idee sul fatto di colonie meno Britannicocentriche FORSE è possibile,ma che non fosse il paladino di un IMPERO BRITANNICO ho seri dubbi,era un figlio dell'epoca Vittoriana in tutto e per tutto....che sia andato oltre,vero....ma l'imprinting era quello.

Era un figlio del suo tempo fece grandi cose per quei tempi e che si sono sviluppate grandiosamente nei nostri..ma era un uomo...certo...UN GRANDE UOMO.



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Orso Ronfante


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MessaggioInviato: Giovedì 29 Novembre 2007, 19:10    Oggetto: Rispondi citando

Capisco le tue osservazioni e in parte le condivido forse non mi ero spiegato bene.

Il concetto di guerra legato al conflitto anglo-boero non escludeva il fatto che Baden Powell avesse partecipato ad altri combattimenti, anzi lui stesso ricorda nelle sue memorie le campagne contro alcune tribù africane. La sua stessa opinione nei confronti della guerra cambia dopo la fine del primo conflitto mondiale. E' giusto come tu osservi cercare di entrare nell'ottica del tempo e fuorviante cercare di giudicare i personaggi secondo i parametri attuali così come fecero diversi capi durante la contestazione che accusarono il fondatore dello scoutismo di essere un reazionario militarista etcc....(poi sappiamo quali valori democratici avevano in mente queste persone...).
Riguardo al fatto di essere un militare ho semplicemente asserito che lui divise in due parti la sua vita ma non rinnegò mai la sua carriera di ufficiale dell'Esercito britannico, forse molti Italiani ignorano di quanto sia stato importante ques'uomo nella storia dell'esercito e dell'Impero britannico, ma basta prendere qualsiasi testo inglese che parli della storia del Regno Unito dell'Ottocento e troverà sempre citato Baden Powell. Quello che lui però tenne a precisare è che l'inizio dell'avventura dello scoutismo era un nuovo momento, tanto che quando ricevette l'onorificenza del titolo di Lord ed alcuni gli suggerirono di prendere il nome di Mafeking egli la declinò in quanto questa gli veniva conferita per i suoi meriti di capo scout e quindi scelse il nome di Gilwell.
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FUOCOSPONTANEO





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MessaggioInviato: Martedì 04 Dicembre 2007, 15:55    Oggetto: Rispondi citando

Qualcosa che ci unisce c'è: un giuramento di fedeltà « Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservare la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni » (per l'esercito) e per noi c'è la promessa: "Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di compiere il mio dovere verso Dio e il mio Paese, aiutare gli altri in ogni circostanza, e osservare la legge scout". In diverse maniere siamo chiamati ad essere cittadini attivi, prima dell'Italia e poi del mondo, a salvaguardare la libertà e la democrazia (nel suo significato più alto anche se ormai è diventato un termine abusato), a compiere ogni giorno il nostro dovere, a mettere a disposizione noi stessi, a renderci utili durante calamità ed altre occasioni d'emergenza perchè siamo a servizio degli altri e perchè sappiamo fare, non abbiamo forse un accordo con la Protezione Civile? Ecco questo è un modo per servire la Patria (non vergognamoci dei termini) (in tedesco suona meglio Vaterland o Heimat) o il Paese, come lo fanno o lo dovrebbero fare tanti altri. Forse quello che ci caratterizza e ci diversifica dall'esercito è la cura della persona come singolo e poi come parte di una comunità, lo spirito di gratuità e lo spirito di solidarietà ATTIVA che dovrebbe essere proprio di ogni scout.
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citizenkane





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MessaggioInviato: Martedì 15 Gennaio 2008, 14:14    Oggetto: Rispondi citando

[quote="Ghejardo"]E perche c'è stato questo allontanamento? di sicuro non è stato BP a imporlo visto che come tu hai detto ha sempre tenuto in gran considerazione il mondo militare...

Quello che voglio dire è: perche non porvare a unire le due entita per guadagnarne da ambo le parti?





Unire le due entità?
e in che modo?
Uno dei valori che lo scoutismo propugna è la pace(pensate a quanti scout partecipano alla marcia di Assisi), che cosa c'è da spartire coll'esercito che, soprattutto ora che è composto solo da professionisti, predispone i soldati all'eventualità di una guerra?
Scusa, ma non vedo proprio sbocchi, da questo punto di vista
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T@z



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MessaggioInviato: Martedì 15 Gennaio 2008, 15:46    Oggetto: Rispondi citando

Hanno metodi e principi differenti, anche se hanno finalità e alcuni mezzi affini.

Noi combattiamo per la Pace cercando di aiutare ed accogliere il prossimo, secondo i consigli di B.-P.

L'esercito solitamente combatte per la Pace assediando e estirpando ogni "mela marcia" per far tornar la quiete.
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militeGhejardo





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MessaggioInviato: Martedì 15 Gennaio 2008, 20:41    Oggetto: Rispondi citando

Evidentemente siete poco informati, è vero che la coercizione fa parte dei metodi, ma che ne pensate di un terrorista che si fa esplodere ammazzando 200 persone? Deve essere capito? Compreso? Biasimato? o messo in cella a marcire per il resto dei suoi giorni prima che faccia del male agli innocenti?

E *Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* i militari nelle missioni di pace sono molto piu umani di quando pensiate ed immaginiate, solo che la tv e i media in generale di solito "tralasciano" queste cose perche non fanno notizia ne audience... meglio raccontare di una cucciolata abbandonata in una strada provinciale nell'interland milanese vero....
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Finrod91



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MessaggioInviato: Martedì 15 Gennaio 2008, 20:58    Oggetto: Rispondi citando

Ghejardo ha scritto:
Evidentemente siete poco informati, è vero che la coercizione fa parte dei metodi, ma che ne pensate di un terrorista che si fa esplodere ammazzando 200 persone? Deve essere capito? Compreso? Biasimato? o messo in cella a marcire per il resto dei suoi giorni prima che faccia del male agli innocenti?


il terrorista va compreso e fattogli capire che ciò che gli hanno messo in testa è sbagliato (la galera fine a se stessa è inutile a mio avviso)....per il resto sono d'accordo con chi dice che abbiamo metodologie tutto sommato affini ma obiettivi e mete completamente differenti
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