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certe volte le scelte dei capi non sono ...
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Autore Messaggio
Ikqui



Età: 38
Segno zodiacale: Pesci
Registrato: 04/10/07 22:50
Messaggi: 17
Residenza: Treviso

MessaggioInviato: Lunedì 22 Ottobre 2007, 16:05    Oggetto: certe volte le scelte dei capi non sono ... Rispondi citando

Ciao amichetti!!! Laughing
ieri sono andata a salutare il mio vecchio clan: tornavano dall'uscita dei passaggi...
ma, ragazzi credetemi, sembravano aver partecipato un funerale: musoni, tristi, incavolati con chi sa chi...
poi scopro, che sono cambianti i capi clan e che tra di essi c'è nè uno, che lo era già stato qlc anno fa e che non ha mai fatto nulla per meritarsi la fiducia dei ragazzi.. anzi, ha fatto di tutto per SCREMARNE il più possibile...

ora mi chiedo: ma alla co.ca., al monento della scelta migliore per la collocazione dei diversi capi nelle varie branche, non si è ricordata del passato??
insomma a scout si va per essere leali, per divertirsi, per crescere.... e questo insegnamento, a mio avviso, dovrebbe arrivare dai capi che ti trasmettono amore per il servire, per essere sempre allegri, per stimolarti a provare nuove esperienze ( campi di specializz, cantieri..), a puntare a fare sempre del proprio meglio..

voi che ne pensate??
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Mercoledì 30 Aprile 2008, 18:06    Oggetto: Rispondi citando

eh...
se la CoCa fosse come dovrebbe essere,
se potesse essere come molti di noi vorremmo che fosse!!!
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 30 Aprile 2008, 18:27    Oggetto: Rispondi citando

E se scremare fosse stato necessario? E se la Coca avesse scelto appositamente quel Capo? Wink
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Anna Casu1





Registrato: 05/02/06 16:02
Messaggi: 95
Residenza: San Carlo (Ferrara)

MessaggioInviato: Mercoledì 07 Mag 2008, 10:13    Oggetto: Rispondi citando

Scremare necessario?? In un clan?? Dove i ragazzi vanno per crescere, imparare ed essere educati?? Se si fa scoutismo solo per quelli che sono già convinti e hanno già dei valori forti allora secondo me c'è qualcosa che non va! E proprio chi ha più difficoltà, meno convinzione, meno voglia che va aiutato... Quello che dovrebbe fare un capo è dare la possibilità ad ogni ragazzo di scegliere se prendere la partenza o meno, ovvero se condividere certi valori.. e questo vale per tutti i ragazzi non solo quelli che "resistono alla scrematura"...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 07 Mag 2008, 11:20    Oggetto: Rispondi citando

Anna Casu1 ha scritto:
Scremare necessario?? In un clan?? Dove i ragazzi vanno per crescere, imparare ed essere educati?? Se si fa scoutismo solo per quelli che sono già convinti e hanno già dei valori forti allora secondo me c'è qualcosa che non va! E proprio chi ha più difficoltà, meno convinzione, meno voglia che va aiutato... Quello che dovrebbe fare un capo è dare la possibilità ad ogni ragazzo di scegliere se prendere la partenza o meno, ovvero se condividere certi valori.. e questo vale per tutti i ragazzi non solo quelli che "resistono alla scrematura"...

In Clan hai già abbastanza cervello da capire se continuare o no. Non confondiamo la ricerca di aiuto e/o stimoli con il rompere le scatole gratuitamente e in modo sfaccendato (è un esempio...).
Ovviamente il caso in questione non lo conosco, ma credo che esistano anche doveri, non solo diritti, e un dovere è anche essere coerenti con la scelta fatta, ergo: se sono in Clan ho fatto già alcune scelte, una delle quali è il dovere di garantire il diritto agli altri di fare attività senza inutili "disturbatori". In quest'ottica la scrematura non la vedo proprio negativa.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Mercoledì 07 Mag 2008, 12:13    Oggetto: Rispondi citando

lo scoutismo è per tutti...ma non tutti sono per lo scoutismo...sia ragazzi che capi...
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stambeccosincero



Età: 67
Segno zodiacale: Vergine
Registrato: 03/03/07 13:05
Messaggi: 718
Residenza: Roma

MessaggioInviato: Mercoledì 07 Mag 2008, 13:40    Oggetto: certe volte le scelte dei capi Rispondi citando

...Certo che se la "scrematura, come la chiamate voi, ha portato ai risultati detti da Ikqui, forse sarebbe il caso di dare un'occhiata anche allo "scrematore", che di certo un buon lavoro non lo ha sicuramente fatto!

Meglio avere un clan numeroso ma allegro, consapevole e motivato, anche se con qualche sbavatura (hanno sempre 18 anni!!!!) cha stare con quattro gatti che saranno anche dei perfetti scout, ma sono frustrati, annichiliti, demotivati, e aspettano solo la partenza per andarsene e non se ne vanno prima solo per rispetto al capo branco o al capo reparto con i quali hanno vissuto momenti certamente più belli degli attuali.

Rinoceronte Caparbio ha detto "lo scoutismo è per tutti...ma non tutti sono per lo scoutismo...sia ragazzi che capi..."

Parole sante....a condizione che, però, appunto, valgano sia per i ragazzi ma soprattutto per i capi: un ragazzo che non è fatto per lo scoutismo farà, forse, del male solo a sè stesso (perdendo quello che lo scoutismo potrebbe dargli) ma un capo (scout) non adatto allo scoutismo....riuscite ad immaginare che danno può provocare?

Leggo sempre più spesso di capi che, in caso di difficoltà nel portare avanti il progetto, piuttosto che interrogarsi sui perchè, preferiscono scaricare sui ragazzi le responsabilità del proprio fallimento. Allora vedi capi che se la prendono con i giovani ritardatari, con quelli che vengono con i jeans, che non imparano a fare i nodi, non sanno montare una tenda e rompono se perdono la partita della squadra del cuore che viene trasmessa in TV proprio durante la riunione in sede (o più semplicemente con quello antipatico che ti risponde sempre e ribatte ogni tua parola - e adesso ditemi che non è vero!!!).
Invece di lavorare (proprio con questi, aggiungo io) e di verificarsi in prima persona, ce ne usciamo con la solita frase che non tutti sono per lo scautismo, creandoci l'alibi per poter dire "io ho fatto tutto quello che potevo......è lui che non impara nulla!". Ma abbiamo veramente fatto tutto quello che potevamo? E poi, quali sono questi limiti oltre i quali, un capo si sente autorizzato a dire al genitore "Tuo figlio non è fatto per lo scoutismo". In quali "materie" dovrà essere bocciato questo giovane per non superare la prova che farà di lui un lupetto/guida/rover perfetto, tale da inorgoglire il suo capo branca??

In poche parole: noi capi siamo sempre in perfetta serenità quando decretiamo "non idoneo allo scoutismo" un giovane o questo è solo il risultato delle nostre incapacità o delle nostre antipatie personali se non addirittura del rifuito nell'accettare di non essere NOI, fatti per lo scoutismo???
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 07 Mag 2008, 14:04    Oggetto: Rispondi citando

Eh, caro Stambecco...le tue parole non fanno una grinza, ma mi sembrano un pò stonate (concedimelo), perchè così la responsabilità è tutta e sempre del Capo, dimenticandosi che a 18 anni si è ancora ragazzi è vero, ma si è anche abbastanza adulti da capire le regole richieste dall'adesione ad un movimento volontario.
Dato che quindi nessuno obbliga nessuno alla partecipazione, ne deriva che nessuno è obbligato ad accettare modi/comportamenti/disturbi/eccetera volontari che ledono il diritto degli altri.
Con questo non dico che si debba sparare a vista, tutt'altro, ma quando la misura è piena credo sia un diritto/dovere la scrematura.
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Anna Casu1





Registrato: 05/02/06 16:02
Messaggi: 95
Residenza: San Carlo (Ferrara)

MessaggioInviato: Mercoledì 07 Mag 2008, 20:17    Oggetto: Rispondi citando

Sul fatto che uno a 18 anni è già abbastanza adulto per capire sono d'accordissimo...ma non tutti a 18 anni sono riusciti a fare un percorso adatto che li metta nelle condizioni di scegliere..magari alla famiglia non interessa niente, magari si lasciano convincere da qualcuno a passare i propri sabati sera in discoteca e cose così.
A 18 anni capire il valore di certe cose nella società in cui viviamo non è scontato..e se uno a 18 anni ha ancora bisogno di crescere secondo me bisogna fare di tutto per dargli le opportunità per farlo. Anche se poi uno si fa un periodo in clan svogliato, magari dopo 2 anni capisce che gli hanno fatto bene quelli che andavano ad aspettarlo sotto casa prima di riunione..
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Giovedì 08 Mag 2008, 07:54    Oggetto: Rispondi citando

Anna Casu1 ha scritto:

A 18 anni capire il valore di certe cose nella società in cui viviamo non è scontato..e se uno a 18 anni ha ancora bisogno di crescere secondo me bisogna fare di tutto per dargli le opportunità per farlo. Anche se poi uno si fa un periodo in clan svogliato, magari dopo 2 anni capisce che gli hanno fatto bene quelli che andavano ad aspettarlo sotto casa prima di riunione..

Attenzione: infatti non si spara a prima vista, ma si pondera e anche bene. Un conto per esempio è essere svogliati, esserci e non esserci, fare periodi di latitanza. Un altro conto è esserci per essere di disturbo.
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stambeccosincero



Età: 67
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MessaggioInviato: Giovedì 08 Mag 2008, 21:16    Oggetto: certe volte le scelte dei capi Rispondi citando

Hai ragione, infatti non ho sparato nel mucchio. Ho solo fatto una considerazione ricavata dal fatto che sul forum non ho mai notato, o forse mi è sfuggito, un capo che chiedesse consigli chinando il capo ed ammettendo di aver sbagliato ma soltanto capi che hanno attribuito la responsabilita dei fallimenti ai ragazzi o ai genitori, senza forse considerare che se l'esploratore è distratto, svogliato, insofferente, probabilmente la colpa è di chi non rende interessante le attività, di chi non si rinnova, di chi propone sempre la stessa pappa, trita e ritrita, gli stessi posti già esplorati e rivisitati innumerevoli volte, il tutto solo perchè "... non posso mica perdere tempo a trovare un posto diverso ogni volta che andiamo in uscita!......" oppure "finchè tutti non hanno imparato il nodo margherita non faccio altro..." o anche "....ho proposto questo gioco tante volte ed è sempre andato bene , perchè devo cambiare" (se ricordo bene anch'io sono caduto in questa trappola).
La mancanza di rinnovamento, in un giovane "assetato" di novità già di per sua natura, porta l'esploratore al terzo, quarto, (ed ora anche)al quinto anno, ad adagiarsi sulle esperienze vissute, sulle abitudini, sul "tanto l'ho già visto, non mi interessa più di tanto".
Questo atteggiameto non è frutto, o almeno non solo, della giovane età o del non essere fatto per lo scoutismo, ma anche, e soprattutto, del mancato stimolo del quale siamo responsabili solo noi capi, è inutile girarci intorno. Ci sono, ne sono consapevole anch'io (non vengo dalla valle del sapone) elementi ai quali non piace lo scoutismo ma in genere questi durano un mese, forse un anno, poi se ne vanno da soli. Quelli che invece rimangono manifestando insofferenza e noia, a volte anche intralciando le attività, son quelli che, in fondo, almeno fino a quel momento, hanno dimostrato interesse e partecipazione alle attività. Solo che a forza di ripeterle, queste attività, sono venute a noia anche a loro, ed ecco quindi che "si dissociano", cominciano a manifestare egocentrismo, anticipando ai compagni di squadriglia le attività e i giochi (quante volte vi è capitato che qualcuno degli "anziani" anticipasse agli altri " stasera tizio e caio faranno l'hike" oppure "domani sera sempronio prenderà il totem") rovinando la sorpresa agli interessati e il lancio ai capi. E tale atteggiamento è provocato solo dal fatto che il ragazzo già aveva vissuto quelle situazioni, magari più di una volta, e quindi era normale per lui, farsi grande davanti ai suoi compagni, facendo vedere loro che lui già sapeva tutto mentre gli altri, novellini, non sapevano ancora nulla.

Scusate devo scappare, continueremo il discorso.
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Venerdì 09 Mag 2008, 08:58    Oggetto: Rispondi citando

Mmm....c'è' del vero in quel che dici, Stambecco, condivido.
C'è da definire però quale sia il "livello" di disturbo ritenuto eccessivo. Gli esempi che hai portato sono ben noti, ma personalmente li ritengo abbastanza parte del gioco.
Diverso è, per esempio, il boicottatore, con il quale si fanno interminabili discussioni, si presenta senza stile, "dimentica" cose e persone senza battere ciglio e rende impossibile l'attività per gli altri... Ecco, questo è un caso nel quale, dopo un opportuno lasso di tempo per concedergli il recupero, si passa alla scrematura.
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stambeccosincero



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MessaggioInviato: Sabato 10 Mag 2008, 11:42    Oggetto: certe volte le scelte........ Rispondi citando

Condordo in pieno soltanto se considero il concetto come ipotesi astratta, cioè posso ipotizzare un giovane che "rompe", ma mi riesce difficile vederlo nella realtà, perchè presumo che se il ragazzo si è stancato del gioco, prende e se ne va. Non resta lì a rompere e a farsi rimproverare da tutti, capi e compagni, magari fino a farsi odiare. A quale scopo? Masochismo? No, non credo.
Il giovane non viene agli scout come se andasse a scuola, ove è obbligato ad andare, e dove, se non gli va bene il sistema, comincia a scalciare, a reagire malamente, a disturbare. Da noi, se non vuole stare, se ne può andare quando vuole: sta a noi fargli cambiare idea e fargli dire "voglio rimanere".

Ben più probabile, invece, l'ipotesi del giovane che vuole rimanere, vorrebbe rimanere, ma c'è qualcosa che lo spinge lentamente, ma inesorabilmente, lontano da quello in cui ha sempre creduto, da quello che ha sempre apprezzato. E allora ecco che comincia a criticare, a ribattere ogni affermazione, a contestare ogni decisione. Il tutto non per spirito di contraddizione (non sarebbe difficile smascherarlo e controbattere ogni sua contestazione) ma solo perchè c'è qualcosa che non va, qualcosa che non gli quadra più, qualcosa che si è insinuato in lui, e che lo porta a dubitare dei compagni, del capo reparto, il suo spirito critico viene esasperato dal conflitto interno che si trovava vivere e che crea in lui un dubbio atroce: è giusto quello che sto facendo oppure no?
E che il ragazzo, sebbene combattuto, abbia voglia di continuare è dimostrato dal fatto che, come detto, nulla gli impedirebbe di andarsene. Si sente spinto all'abbandono ma non riesce a "sganciarsi", forse anche per quel "scout una volta scout per sempre" che ti entra nel cuore appena ti infili in quelle brache corte, e allora lo vedi che combatte, si divincola, con la bocca ti dice "mi hai stancato" ma i suoi occhi ti dicono "dammi solo un motivo per rimanere, anche il più piccolo, il più stupido ma, ti prego, dammelo!!!"

E allora ecco che, dico io, dovremmo prendere noi capi di petto la situazione e verificare se questi dubbi, questi drammi, non li abbiamo creati noi con l'abitudine, con il mancato rinnovamento, con la nostra "voglia di essere capi" senza invece capire che, con loro, dobbiamo essere fratelli. Fratelli che "viaggiano" con la loro stessa mentalità, con la loro stessa voglia di avventura, voglia di nuovo, voglia di speciale.

Una volta, anni fa, durante l'uscita di reparto, mi è capitato di fare ritorno alle tende con una manciata di fragoline di bosco. Sono stato assalito da alcune guide (che me le hanno divorate) e due di loro mi hanno chiesto "Ci dici dov'è l'albero (delle fragole) che andiamo a prendere le altre?".

La domanda, al di là dell'aspetto culturale, mi ha colpito perchè mi ha fatto pensare che tante cose, che noi adulti/capi diamo per scontato, (è scontato/risaputo che le fragole non crescono sugli alberi) non lo sono invece per i ragazzi, nei confronti dei quali sarebbe quasi sempre sufficiente una maggiore attenzione (ask the boys diceva uno tanto tempo fa) e una maggiore umiltà.

Un abbraccio.


L'ultima modifica di stambeccosincero il Sabato 10 Mag 2008, 19:27, modificato 1 volta
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stambeccosincero



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MessaggioInviato: Sabato 10 Mag 2008, 11:43    Oggetto: certe volte le scelte ... Rispondi citando

Azz......ho ricominciato a scrivere troppo!!!!!
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Sabato 10 Mag 2008, 13:38    Oggetto: Rispondi citando

giusto per dirne una....a questo proposito: oggi (sabato 10 maggio) c'è il san giorgio zona verona montebaldo agesci.
Nostro reparto verona 20.
Due reparti paralleli.
Reparto maschile di 23 ragazzi, 3 sq da 6 una da cinque.

In tre giorni, abbiamo ricevuto: una sq ha il capo il terzo e due piedi teneri che non vengono. Un'altra il csq, il terzo, due del secondo anno che non vengono. Una terza il vice va via la domenica e il terzo non vengono. L'ultima un piede tenero e un secondo anno che non vengono, e il terzo va via la domenica.

Risultato:
due da quattro fino a domenica e due con due.

Colpa nostra?
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