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Un capo scout deve credere in Dio?
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Autore Messaggio
rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
Segno zodiacale: Ariete
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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 13:32    Oggetto: Rispondi citando

Ma che cavolo di senso ha un capo ateo che non ha spiritualità - nel senso che non è in cammino - in un movimento dove la spiritualità è messa al centro di un intero metodo educativo (come lo studio è messo al centro del sistema scolastico) ?
Per me, si sta sbiellando di brutto...ma ste domande non potevate farle al cfa o pari grado? Almeno le persone competenti c'erano...
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aureliano



Età: 42
Segno zodiacale: Gemelli
Registrato: 16/10/06 10:56
Messaggi: 516
Residenza: Fra Bolzano e Trento...

MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 13:50    Oggetto: Rispondi citando

porcellinopacifico ha scritto:
che bello una volta tanto devo dissentire dal mio amato uomodelbosco Very Happy
uomodelbosco ha scritto:
L'unico che possa definirsi veramente ateo credo sia colui che crede che tutto quanto sia l'enorme risultato di banali reazioni chimiche che dal grande pentolone cosmico in ebollizione ha prodotto il mondo che conosciamo.

Su questo non dissento (anche se, avendo studiato biochimica all'università, non le definirei propriamente banali... Wink )
uomodelbosco ha scritto:
...io non conosco proprio nessuno che creda VERAMENTE che tutto sia solo una combinazione di atomi di carbonio e che la morte sia uguale ad una tv che si spegne e fine dei programmi..

Io sì e affermo pure che, alcuni, ovviamente, di questi "ateacci" sono pure dotati di una spiritualità molto profonda. Che c'è di strano?
I valori spirituali sono valori umani, la spiritualità è una esperienza umana: se sei credente la puoi relazionare con il divino, altrimenti pensi che sia un risultato della cultura, della società, dei tuoi neuroni e sinapsi che si relazionano ad altri miliardi di miliardi di neuroni e sinapsi (e ti dico non solo umani, ma anche degli animali non umani...)
Se uno è ateo non può amare? Non può rendersi conto che se al mondo ci fosse più amore, rispetto reciproco, rispetto per la natura e tutto quello che volete voi, staremmo tutti meglio?
Il fatto che lui si senta un essere limitato che è inserito in qualcosa di più grande di lui, non significa che lui attribuisca a questo qualcosa un significato metafisico (al di là del mondo fisico). Questo qualcosa può essere l'iimmensità dello spazio tempo fisico.


Messa così mi sembra quasi che l'ateismo "puro" non esista...

Ho qualche dubbio che la spiritualità intesa solo come risultato della cultura, della società e delle sinapsi sia tale...


Citazione:
Ma che cavolo di senso ha un capo ateo che non ha spiritualità - nel senso che non è in cammino - in un movimento dove la spiritualità è messa al centro di un intero metodo educativo (come lo studio è messo al centro del sistema scolastico) ?


Uhm...non è messa proprio al centro.

B.-P. aveva in mente un Movimento che formasse persone/individui. L'individualità si forma grazie a vari elementi, fra cui un cammino spirituale.

Quindi uno scoutismo senza spiritualità, come già detto in altro topic, non è concepibile:
Io stesso, in altro topic, ha scritto:
la spiritualità è inscindibile dallo scoutismo e dalle sue attività: fare un campo nei boschi, accendere un fuoco e fare una veglia alle stelle sono alcuni dei momenti più spirituali che possano esistere...a me ha dato molto di più tutto questo che non le route o gli hyke nei monasteri o nei centri religiosi




Io per "ateo" intendo una persona priva di qualsiasi forma di spiritualità, ergo un capo ateo non è concepibile.Un ragazzo ovviamente sì. Un capo areligioso pure. ma un capo ateo no...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 13:53    Oggetto: Rispondi citando

porcellino pacifico ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
...io non conosco proprio nessuno che creda VERAMENTE che tutto sia solo una combinazione di atomi di carbonio e che la morte sia uguale ad una tv che si spegne e fine dei programmi..

Io sì e affermo pure che, alcuni, ovviamente, di questi "ateacci" sono pure dotati di una spiritualità molto profonda. Che c'è di strano?
I valori spirituali sono valori umani, la spiritualità è una esperienza umana: se sei credente la puoi relazionare con il divino, altrimenti pensi che sia un risultato della cultura, della società, dei tuoi neuroni e sinapsi che si relazionano ad altri miliardi di miliardi di neuroni e sinapsi (e ti dico non solo umani, ma anche degli animali non umani...)
Se uno è ateo non può amare? Non può rendersi conto che se al mondo ci fosse più amore, rispetto reciproco, rispetto per la natura e tutto quello che volete voi, staremmo tutti meglio?
Il fatto che lui si senta un essere limitato che è inserito in qualcosa di più grande di lui, non significa che lui attribuisca a questo qualcosa un significato metafisico (al di là del mondo fisico). Questo qualcosa può essere l'iimmensità dello spazio tempo fisico.


Recentemente ho letto qualcosa - un pò di sfuggita, per la verità - su Einstein e ritrovo qui alcuni concetti simili di spiritualità.
Amato Porcellino, Very Happy non ho capito su cosa non sei d'accordo: sul fatto che un ateo "purissimo al 100%" non abbia spiritualità?
Se intendiamo ateo=senza divinità, perchè non dovrebbe avere una sua spiritualità?
Se Giangiovanni trae la propria spiritualità dalla coltivazione delle rose che male c'è? E' forse meno spirituale di un Cristiano? Direi di no, ma Giangiovanni possiamo definirlo ateo in quanto non legato ad una divinità ( a meno che una mattina non si prostri in preghiera davanti al cespuglio di rose).
Quindi, in sostanza, accettando anche il fatto che l'amore è spiritualità (forse nella forma più pura), anche un ateo che pensa che tutto sia chiacchiere e atomi di carbonio ha una spiritualità, se ama.
Quindi in conclusione non esiste nessuno che non abbia almeno una forma di spiritualità ( e devo ricredermi sui capi-mensoladicaminetto), e quindi non esistono atei propriamente detti, ma "rifiutatori di divinità".
E' così?

rinoceronte caparbio ha scritto:
Per me, si sta sbiellando di brutto...

Laughing Laughing Lo penso spesso, ma non per questo topic...
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 13:54    Oggetto: Rispondi citando

aureliano ha scritto:
Io per "ateo" intendo una persona priva di qualsiasi forma di spiritualità, ergo un capo ateo non è concepibile.Un ragazzo ovviamente sì.

Perchè? Non mi è chiaro.
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aureliano



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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 14:02    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
aureliano ha scritto:
Io per "ateo" intendo una persona priva di qualsiasi forma di spiritualità, ergo un capo ateo non è concepibile.Un ragazzo ovviamente sì.

Perchè? Non mi è chiaro.


Perché per ateo intendo una persona che, tornando al tuo esempio, non tragga un minimo di spiritualità nemmeno dalla coltivazione delle rose o dalla pianta di rosmarino, qualcuno che crede che l'amore sia solo ed esclusivamente un rilascio di sostanze nel cervello causato da reazioni chimiche...dov'é la spiritualità qui?

Sul fatto che, per una formazione completa di un individuo, sia necessario anche una qualsiasi forma di cammino spirituale, credo siamo tutti d'accordo...o no?

Citazione:
Quindi in conclusione non esiste nessuno che non abbia almeno una forma di spiritualità ( e devo ricredermi sui capi-mensoladicaminetto), e quindi non esistono atei propriamente detti, ma "rifiutatori di divinità".


Qui sarebbe interessante sentire l'opinione di chi si dichiara ateo.

Però non credo che non esista nessuno che non abbia almeno una forma di spiritualità...
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porcellinopacifico



Età: 63
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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 14:46    Oggetto: Rispondi citando

Un po' di confusione il linguaggio sicuramente la può dare. Io intendo una cosa, un altro ne intende un'altra. Su concetti poi difficili, quali "credere" "non credere" "spirito" è ancora più facile dire una cosa e capirne un altra. I confini spesso sono difficili da segnare, ma la parola ateo (letteralmente) è la negazione (a) di dio (teo). In senso lato possiamo estendere il concetto di dio a qualsiasi entità soprannaturale.
Per quanto riguarda lo spirito le cose si fanno più complicate. Se intendiamo quello di Dio quello è sicuramente soprannaturale. E in quello l'ateo non ci crde.
Ma per quanto riguarda lo spirito umano esso fa parte dell'uomo, ed è quindi naturale. Come ho già avuto modo di sostenere il concetto di spirito, o di anima, separata dal corpo come se fosse un'entità soprannaturale dell'uomo, è più proprio della filosofia greca (in particolare di Platone) che non della religione cristiana; anche se è vero che normalmente si parla dell'immortalità dell'ANIMA quasi fosse distinta dal corpo, nel Credo "aspettiamo la resurrezione dei morti": non delle anime. L'anima o lo spirito neanche per un cristiano esiste separata dal corpo.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 14:56    Oggetto: Rispondi citando

Aureliano ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
aureliano ha scritto:
Io per "ateo" intendo una persona priva di qualsiasi forma di spiritualità, ergo un capo ateo non è concepibile.Un ragazzo ovviamente sì.

Perchè? Non mi è chiaro.


Perché per ateo intendo una persona che, tornando al tuo esempio, non tragga un minimo di spiritualità nemmeno dalla coltivazione delle rose o dalla pianta di rosmarino, qualcuno che crede che l'amore sia solo ed esclusivamente un rilascio di sostanze nel cervello causato da reazioni chimiche...dov'é la spiritualità qui?


Mi sembra di capire che per te un ragazo possa essere ateo nel senso di privo di qualunque spiritualità, mentre un Capo no. Ho capito bene?
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aureliano



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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 16:21    Oggetto: Rispondi citando

Ups...bisogna veramente stare attenti con le parole, nell'affrontare questi argomenti...


uomodelbosco ha scritto:
Aureliano ha scritto:
uomodelbosco ha scritto:
aureliano ha scritto:
Io per "ateo" intendo una persona priva di qualsiasi forma di spiritualità, ergo un capo ateo non è concepibile.Un ragazzo ovviamente sì.

Perchè? Non mi è chiaro.


Perché per ateo intendo una persona che, tornando al tuo esempio, non tragga un minimo di spiritualità nemmeno dalla coltivazione delle rose o dalla pianta di rosmarino, qualcuno che crede che l'amore sia solo ed esclusivamente un rilascio di sostanze nel cervello causato da reazioni chimiche...dov'é la spiritualità qui?


Mi sembra di capire che per te un ragazo possa essere ateo nel senso di privo di qualunque spiritualità, mentre un Capo no. Ho capito bene?


Sì, per me è così.
Questo perché in un ragazzo la spritualità è ancora da coltivare, mentre da un Capo -per quanto sempre in cammino- mi aspetto che certe linee se le sia già formate.
Ma questo vale per l'intero sistema educativo del Metodo scout, non solo per la parte spirituale.
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scoiattolo parsimonioso



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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 16:36    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
Ma che cavolo di senso ha un capo ateo che non ha spiritualità - nel senso che non è in cammino - in un movimento dove la spiritualità è messa al centro di un intero metodo educativo (come lo studio è messo al centro del sistema scolastico) ?
Per me, si sta sbiellando di brutto...ma ste domande non potevate farle al cfa o pari grado? Almeno le persone competenti c'erano...


Condivido pienamente. E credo che io e te stiamo usando lo stesso linguaggio.
Se leggi attentamente tutta la discussione, ti renderai conto che in realtà stiamo dicendo tutti più o meno la stessa cosa ma non ci capiamo perchè abbiamo un frasario differente che si incasina sulla definizione di ateo ed ateismo.
Cerco di riassumere il tutto in tre punti:

1. per ateo si intende una persona priva di ogni tipo di spiritualità e ASSOLUTAMENTE PRIVO di tutte e forme di spiritualità sin qui elencate;

2. in un'associazione pluriconfessionale può esserci spazio per una spiritualità "alternativa" purchè si rispettino le esigenze ed i doveri spirituali e religiosi di tutti, ma assolutamente nessuno spazio per l'ateismo come descritto al punto 1;

3. in un'associazione confessionale, per questioni di coerenza, non può esserci spazio per forme di spiritualità "alternativa" (altrimenti che confessione sarebbe...) né tantomeno per l'ateismo del punto 1.

In questi tre punti credo di aver riassunto tutto il mio pensiero "adattandolo" terminologicamente a quanto detto sin qui. ok?
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aureliano



Età: 42
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Residenza: Fra Bolzano e Trento...

MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 16:43    Oggetto: Rispondi citando

scoiattolo parsimonioso ha scritto:
rinoceronte caparbio ha scritto:
Ma che cavolo di senso ha un capo ateo che non ha spiritualità - nel senso che non è in cammino - in un movimento dove la spiritualità è messa al centro di un intero metodo educativo (come lo studio è messo al centro del sistema scolastico) ?
Per me, si sta sbiellando di brutto...ma ste domande non potevate farle al cfa o pari grado? Almeno le persone competenti c'erano...


Condivido pienamente. E credo che io e te stiamo usando lo stesso linguaggio.
Se leggi attentamente tutta la discussione, ti renderai conto che in realtà stiamo dicendo tutti più o meno la stessa cosa ma non ci capiamo perchè abbiamo un frasario differente che si incasina sulla definizione di ateo ed ateismo.
Cerco di riassumere il tutto in tre punti:

1. per ateo si intende una persona priva di ogni tipo di spiritualità e ASSOLUTAMENTE PRIVO di tutte e forme di spiritualità sin qui elencate;

2. in un'associazione pluriconfessionale può esserci spazio per una spiritualità "alternativa" purchè si rispettino le esigenze ed i doveri spirituali e religiosi di tutti, ma assolutamente nessuno spazio per l'ateismo come descritto al punto 1;

3. in un'associazione confessionale, per questioni di coerenza, non può esserci spazio per forme di spiritualità "alternativa" (altrimenti che confessione sarebbe...) né tantomeno per l'ateismo del punto 1.

In questi tre punti credo di aver riassunto tutto il mio pensiero "adattandolo" terminologicamente a quanto detto sin qui. ok?


Ok!
Ottimo riassunto, che mi sento di quotare in pieno per quanto riguarda la figura del Capo.
(purché le stesse cose NON valgano per i ragazzi; anzi, per un ragazzo ateo (inteso come lo spieghi tu) lo spazio deve esserci! )
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porcellinopacifico



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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 17:00    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
Ma che cavolo di senso ha un capo ateo che non ha spiritualità - nel senso che non è in cammino - in un movimento dove la spiritualità è messa al centro di un intero metodo educativo (come lo studio è messo al centro del sistema scolastico) ?
Per me, si sta sbiellando di brutto...ma ste domande non potevate farle al cfa o pari grado? Almeno le persone competenti c'erano...

Io personalmente infatti ho parlato di capo non credente e non di capo ateo senza spiritualità.
Scusa l'ignoranza che cosa è il cfa.

scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Condivido pienamente. E credo che io e te stiamo usando lo stesso linguaggio.
Se leggi attentamente tutta la discussione, ti renderai conto che in realtà stiamo dicendo tutti più o meno la stessa cosa ma non ci capiamo perchè abbiamo un frasario differente che si incasina sulla definizione di ateo ed ateismo.
Cerco di riassumere il tutto in tre punti:

1. per ateo si intende una persona priva di ogni tipo di spiritualità e ASSOLUTAMENTE PRIVO di tutte e forme di spiritualità sin qui elencate;

Come ho già sottolineato non ci si può confondere sulla parola ateo (άθεος= atheos =senza dio) e non vuol dire "senza spiritualità".

Comunque se TU LA INTENDI così (ma a dire il vero in italiano non SI INTENDE così) allora ti quoto al 100% gli altri punti.

A questo punto almeno noi ci siamo messi d'accordo , a parte la terminologia, almeno sulla sostanza.
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scoiattolo parsimonioso



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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 17:37    Oggetto: Rispondi citando

Probabilmente sarò io "de coccio" però, per il tipo di educazione che ho ricevuto, non riesco ad immaginare una spiritualità senza Dio. Ci si può illudere di chiamarlo in altro modo, ma per vivere la spiritualità c'è bisogno di Dio, altrimenti essa non avrebbe senso. Così come è alquanto ipocrita voler credere in valori civili derivanti da valori cristiani non riconoscendo l'esistenza di Dio. Se non si riconosce l'origine di questi valori che senso hanno??? E, infine, un ateo che ritiene la vita una serie di meccanismi biologici, come può non seguire "la natura" rispettando questi valori??

Secondo me l'ateo è una persona che NON VUOLE riconoscere Dio per i motivi più disparati, più o meno condivisibili, ma se davvero non ne sentisse la presenza non potrebbe vivere in una comunità. Mi viene in mente il caso di un amico che faceva con me il chierichetto in parrocchia. Quando avevamo circa 12 anni è morta la sua sorellina di un brutto male. Da allora si professa ateo. Tu crederesti che è convinto della non-esistenza di Dio?

Per concludere, confermo quanto detto da Aureliano. Il capo ateo va evitato, il ragazzo no. Anche perchè, come nel caso del mio amico, può dichiararsi ateo, ma gli si può credere? Il ragazzo "ateo" va aiutato. Non nel senso di "tirarlo" dentro la fede, ma nel senso di accrescere la propria spiritualità come egli sente di fare.
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porcellinopacifico



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MessaggioInviato: Mercoledì 26 Settembre 2007, 17:51    Oggetto: Rispondi citando

scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Da allora si professa ateo. Tu crederesti che è convinto della non-esistenza di Dio?
Nel caso specifico non so perché non conosco il tuo amico. Ma in generale per il rispetto che devo alla persona io gli credo. Prima gli parlo cerco di capire la sua posizione: è vero ci sono anche quelli che si dicono atei e atei non sono. Ma non bisogna generalizzare.

scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Il ragazzo "ateo" va aiutato. Non nel senso di "tirarlo" dentro la fede, ma nel senso di accrescere la propria spiritualità come egli sente di fare.
Il ragazzo ateo va aiutato, come il credente, a percorrere il "suo" cammino spirituale. Il libretto che ho segnalato può essere un aiuto in tale direzione.
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bagheera80



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MessaggioInviato: Martedì 09 Ottobre 2007, 00:50    Oggetto: Rispondi citando

Per me c'è anche altro da dire.
Un ateo può essere scout e capo scout.
Quello che è assolutamente incompatibile è far parte dell'AGESCI.
Signori c'è una C grossa come una casa che se non ricordo male significa Cattolici. L'appartenere all'AGESCI implica una chiara scelta di fede all'interno della quale si cresce.
Negli scout laici e altre associazioni scout non so come funziona e non mi pronuncio e non mi permetterei mai, ma se l'associazione è indirizzata verso un chiaro cammino di fede allora l'ateo non combacia con l'insegnamento che si vuole dare ai ragazzi.
Non so se sono stata chiara, credo di essermi intrecciata un po' con le parole Very Happy
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scoiattolo parsimonioso



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Registrato: 11/05/07 07:26
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MessaggioInviato: Martedì 09 Ottobre 2007, 06:47    Oggetto: Rispondi citando

bagheera80 ha scritto:
Per me c'è anche altro da dire.
Un ateo può essere scout e capo scout.
Quello che è assolutamente incompatibile è far parte dell'AGESCI.
Signori c'è una C grossa come una casa che se non ricordo male significa Cattolici. L'appartenere all'AGESCI implica una chiara scelta di fede all'interno della quale si cresce.
Negli scout laici e altre associazioni scout non so come funziona e non mi pronuncio e non mi permetterei mai, ma se l'associazione è indirizzata verso un chiaro cammino di fede allora l'ateo non combacia con l'insegnamento che si vuole dare ai ragazzi.
Non so se sono stata chiara, credo di essermi intrecciata un po' con le parole Very Happy


Hai perfettamente ragione... Se però leggi tutto attentamente, eravamo quasi convenuti, tutti d'accordo, che non ci può essere scout o capo senza spiritualità. Il ragazzo ateo va accettato ed aiutato, ma qualunque sia l'associazione il capo senza spiritualità non può esserci.
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