Le cerimonie nel gruppo scout.

"Il Gruppo scout è l'organismo educativo fondamentale per l'applicazione del metodo" (statuto, art. 11).
E' la grande famiglia in cui si entra da bambino a otto anni e (se si sceglie di seguire il sentiero della formazione scout fono in fondo) si esce a 21 come Rovers o Scolte "partiti".
Dunque le cerimonie scout sono in primo luogo cerimonie di Gruppo anche quando coinvolgono una sola Unità. E quindi:

Come ogni famiglia che si rispetti, il Gruppo ha le sue tradizioni. Gran parte di quelli che in questo testo sono definiti spazi facoltativi o suggerimenti devono essere in realtà riempiti a livello di gruppo di contenuti più o meno fissi e vincolanti per l'Unità, stabiliti fino a un nuovo ordine della Comunità Capi. Naturalmente è opportuno che le regole delle varie cerimonie siano di tanto in tanto rivedute, per modificare od eliminare quelle tradizioni di cui ormai si è perso il significato, e mantenere e rinverdire invece quelle che possono ancora dare un buon impulso allo spirito del singolo, delle Unità e del Gruppo e quindi costituire un utile mezzo educativo.

Avvertenza
In tutto il testo, la parola Scout (aggettivo e sostantivo) si riferisce in senso generale a tutto il movimento, nelle sue componenti sia maschile che femminile. Parimenti, e per brevità, termini come Lupetti, bambini, ragazzi, Capi, includono anche, secondo il contesto, i loro corrispettivi grammaticali femminili (lupette, bambini, ragazze, Capo).

Quando non si tratti di punti di Statuto o di Regolamento, il termine "movimento" è spesso preferito a quello di "associazione", perchè si riferisce a tutto lo Scoutismo (l'AGESCI è solo una delle Associazioni scout esistenti in Italia).

 

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Testi di Mario Sica - CERIMONIE SCOUT - Editrice Fiordaliso: Informazioni sull'edizione.