Il figliol prodigo

P.     Ho due figli e il più giovane sei tu, che mi vuoi parlare.
La tua parte di ricchezza già ce l'hai, cosa ne vuoi fare?
F.   Tu non puoi capire quello che non ho restando sempre qui con te,
ma col mio denaro io vivrò nel mondo che aspetta solo me.
P.     Dove avrò sbagliato non lo so; ma perché partire?
Volgio bene a tuo fratello come a te, te lo vorrei dire...
F.     Come fuoco di paglia sta bruciando il sogno della mia felicità:
son rimasto solo, ho perduto tutto quel che era falsità.

Rit.
Forse mai lo rivedrò (ritornerà)
giorno e notte preghero (ritornerà)
non e morto mai per me (ritornerà)
figlio sono accanto a te.

Hanno pane pure i servi ed io pane
non ce l'ho (ritornerà)
mi alzerò da qui e andrò da mio padre
e gli dirò (ritornerà)
"Ho peccato contro il cielo e non son degno più di te (ritornerà)
se vorrai un altro servo io ti prego prendi me".

P.     Sull'aratro tuo fratello suderàquando viene il giorno.
Ma il mio cuore non riposa, e lui lo sa, senza il tuo ritorno...
F.     Padre da lontano ora la tua ombra scorgo chiara ma perché
muovi con amore i tuoi passi incontro a ciò che d'uomo resta in me?
P.     Figlio amato il mio perdono è su di te; vera gioia è questa!
Rivestitelo un banchetto si farà la mia casa è in festa!
F.     E' tornato in vita chi la morte aveva conosciuta ed ora sa:
senza andar lontano dall'amore eterno viene la felicità.

Rit.

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